La folla urla «assassino, carnefice!» al macchinista del tragico treno

La folla urla «assassino, carnefice!» al macchinista del tragico treno 11 processo per la sciagura delle Calabro-ImucaEie La folla urla «assassino, carnefice!» al macchinista del tragico treno Il presidente ha fatto sgombrare l'aula - Il 23 dicembre dello scorso anno, una carrozza si sganciò dalla motrice e precipitò da un ponte alto ottanta metri: 71 morti e 27 feriti - Il guidatore è accusato d'aver affrontato la curva a velocità eccessiva (Dal nostro corrispondente) Catanzaro, 7 settembre. Folla delle grandi occasioni stamane al Palazzo di Giustizia per il processo contro il macchinista delle Calabro-Lucane Ciro Miceli, di 37 anni, imputato di disastro ferroviario e di omicìdio colposo plurimo quale presunto responsabile dell'agghiacciante sciagura accaduta il 23 dicembre dell'anno scorso a quattro chilometri da Catanzaro. Il tragico bilancio fu di 71 morti e 27 feriti. Verso le 8 dell'antivigilia di Natale la carrozza di una motrice proveniente da Soveria Mannelli, che era condrtta dal Miceli ed aveva a bordo un centinaio di persone, in prevalenza studenti (altrettante si erano stipate nella motrice), giunta sul ponte della contrada Pantamò, a cavallo della Fiumarella, si sganciava improvvisamente, sfondando il parapetto in ferro del viadotto e precipitava da una altezza di ottanta metri. Quando 1 primi soccorritori riuscivano a raggiungere il fondo della voragine, si estraevano dalle lamiere contorte della carrozza 63 cadaveri, mentre per le altre vittime era necessario l'impiego della fiamma ossidrica da parte del vigili del fuoco. L'attesa del numeroso pubblico intervenuto, però (tanto numeroso anzi da consigliare la celebrazione del processo J o o e o nell'aula più vasta della Corte d'Assise), è andata subito delusa, in quanto, alla vista del Miceli, che vestiva un abito grigio scuro su una camicia bianca, la folla assiepata al di là e al di qua del pretorio ha rumoreggiato a lungo urlando J«assassino> e ccarnefice». Il presidente del Tribunale, dott. Ferlaino, considerati inutili tutti i richiami alla calma; si è consultato con i giudiic a latere, il dott. La Sorte e il dott. Sansalone, oltre che con il P. M. dott. Sgromo, sicché l'aula veniva fatta sgombrare e il processo continuava a porte chiuse alla presenza del soli avvocati nonché del gruppo dei giornalisti. ..... Esaurita la relazione del pre Bidente del Collegio giudicante sullo SDaventoso sinistro, che il Miceli avrebbe provocato per aver proceduto su un tratto di linea in curva alla velocità di 63 chilometri orari anziché a quella prescritta di 40, l'unico difensore dell'imputato, il prof. Luigi Gullo, del Foro di Cosen za, ha sollevato diverse ecce zloni di nullità, contro la sen tenza istruttoria. Secondo 11 prof. Gullo, 11 giudice istrutto re e il P.M. avrebbero violato alcune norme procedurali e ha chiesto per conseguenza non solo ti rinvio del dibattimento, ma anche la libertà provvisoria per il Miceli. Alle istanze avanzate dal difensore si è opposto il rappre¬ sentante della pubblica accusa, dopo di che il presidente Ferlaino, data l'ora tarda, ha disposto che il processo si riprenda domani. e> g.

Luoghi citati: Catanzaro, Soveria Mannelli