Torna la fiducia negli industriali americani dopo il crollo allenano dì maggio e giugno

Torna la fiducia negli industriali americani dopo il crollo allenano dì maggio e giugno Torna la fiducia negli industriali americani dopo il crollo allenano dì maggio e giugno Secondo la rivista « Fortune », per ogni impresa che ha ridotto i suoi programmi ve ne sono due che li hanno aumentati - Dalla primavera all'estate i tìtoli sono scesi per un valore di 60 miliardi di dollari (Nostro servizio particolare) New York", 4 settembre. Dopo tre mesi dal tracollo di borsa gli ambienti economici e finanziari di Washington e di New York cercano di fare un primo consuntivo delle conseguenze che il crollo ha avuto sull'economia americana. Il risultato dello studio appare piuttosto incoraggiante. Nella scorsa primavera i risparmiatori americani perdettero (almeno in teoria) l'enor¬ me somma di 60 miliardi di dollari. Dalla fine di aprile alla fine di giugno il valore delle azioni quotate al New York Stock Exchange precipitarono da 368 a 299 miliardi di dollari; la perdita è anche maggiore se il confronto viene fatto con ì prezzi a fine dicembre. La maggioranza degli economisti espresse l'opinione che il tracollo azionario a Wall Street avrebbe arrestato la ripresa economica degli ultimi |due anni ed avrebbe segnato l'inizio di una nuova recessione. Ma il pubblico americano ha sopportato i sessanta miliardi di perdite con maggiore equanimità di quanto poteva prevedersi. E' vero che il ritmo della ripresa economica ha subito un notevole rallentamento, ma questo sarebbe probabilmente avvenuto anche senza il tracollo di Wall Street In realtà non si è avuta la prevista recessione e l'economia americana ha continuato a marcia- re di buon passo, se pur con rinnovata cautela. Vi erano tre « indicatori di tendenza », che venivano seguiti con particolare attenzione dalle autorità e dagli economisti, e cioè le vendite di automobili, e in genere di beni durevoli, le nuove costruzioni edilizie e i nuovi investimenti industriali in impianti fissi e mobili. Le vendite di automobili sono continuate con ritmo immutato, segnando anche un aumento rispetto alla primavera Si prevede che a fine anno saranno raggiunti i sette milioni di vetture, la cifra massima toccata nel 1955. I dati che riguardano le altre vendite al dettaglio sono anch'essi incoraggianti. Le nuove costruzioni residenziali hanno subito in giugno e in luglio un certo rallentamento in confronto al mesi precedenti. Ma anche qui deve rilevarsi che il fabbisogno postbellico di nuove abitazioni va a poco a poco rallentando. Quanto agli investimenti, e specie ai progetti di investimento industriali in nuovi impianti fissi e mobili, essi sì mantengono soddisfacenti. Da un'indagine compiuta dalla rivista Fortune, appare che per ogni impresa che ha ridotto i suoi programmi di espansione dal maggio scorso, ve ne sono due che li hanno aumentati. I progetti di espansione industriale potranno inoltre ricevere un nuovo impulso dalle progettate facilitazioni tributarie del governo, specialmente per quanto riguarda i più rapidi ammortamenti dei nuovi impianti. Queste considerazioni non escludono, tuttavia, che l'anno prossimo possa aversi una recessione economica, forse anche di dimensioni maggiori di quelle assai leggere dell'ultimo decennio (Ansa). 740700 660' 620' 580' 540500150140' 130' 120' ^■^^"S^ INDUSTRIAL! !S^j —| — " T il 1 v fee. VSf-^ ferroviari 740 •700 660 620 580 ■540 .500 150 140 •130 120 '110 90 1962 6 13 19 27 4 11 18 25 1 8 15 22 29 6 13 20 27 1 10 17 24, 31 APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO I tre grafici, tratti dal « Finanoial Times», descrivono l'andamento degli indici Dow Jones a Wall Street, da aprile ad agosto. Appare chiaro il tracollo azionario nei primi tre mesi considerati, nei comparti dei titoli industriali e ferroviari. La curva delle obbligazioni, Invece, non ha subito nessuna scossa degna di nota

Persone citate: Fortune

Luoghi citati: New York, Washington