La vertenza dei metalmeccanici

La vertenza dei metalmeccanici Le decisioni dei sindacati La vertenza dei metalmeccanici La Cisl consiglia di riprendere le agitazioni dal 10 settembre - La Uil riafferma l'utilità di accordi separati e propone di definire, con l'intervento delle altre organizzazioni, l'intesa raggiunta alla Fiat in luglio - La Fiom si riunisce in questi giorni (Nostro servizio particolare) Roma, 4 settembre. Alla vigilia della ripresa di autunno, l'orizzonte sindacale è dominato dalla vertenza dei metalmeccanici. Il rinnovo del contratto per la categoria è stato finora impedito da un punto che rimane il maggior motivo di contrasto: i sindacati chiedono di poter intervenire in sede aziendale per determinare i criteri di Valutazione dei cottimi e di assegnazione del premi di rendimento, ossia di intervenire in questioni che la Conflndustria continua a ritenere riservate a trattative dirette fra le direzioni delle aziende e le commissioni interne. Ieri la Firn, ossia 11 sindacato del lavoratori metalmeccanici aderenti alla Cisl, si è assunta l'iniziativa di una ripresa degli scioperi. Il suo comitato direttivo ha deciso « d'intensificare massicciamente la lotta, proponendo alle altre organizzazioni sindacali di proclamare, a partire dal 10 settembre e a tempo indeterminato, azioni di sciopero di oltre 48 ore settimanali, nelle aziende private, allo scopo di raggiungere anche in esse gli obiettivi della contrattazione integrativa e di un completo e moderno contratto di lavoro >. Oggi la Uil ha emesso dalla centrale romana un comunicato in cui dà notizia delle decisioni raggiunte a Torino in una riunione congiunta dei dirigenti nazionali e provinciali dell'Uil e dell'Uilm. Nel convegno si è preso atto del favorevole andamento delle trattative con le aziende a partecipazione statale (che riprenderanno giovedì S settembre) e si è convenuto sulla necessità di sviluppare, unitariamente alle altre organizzazioni sindacali, l'azione rivendlcatlva nel settore privato, non rifuggendo però dalla conclusione di « accordi di acconto > con le aziende che si dichiarino disposte a trattare, in attesa di stipulare il nuovo contratto nazionale. Per quanto riguarda la situazione del gruppo Fiat, la Uil e la Ullm hanno stabilito di proporre la definizione del punti dell'accordo del 6 luglio scorso (su cui sono state già raggiunte intese di massima) e di eventuali altri punti di < opportuno completamento >. In particolare il sindacato intende definire le questioni seguenti: 1) le intese recenti sulla contrattazione articolata, se. condo quanto già concordato con le aziende di Stato; 2) i ter mini di applicazione del cosid¬ d34tdmvtsplt6dtgiuddRldnzthdcnfCrdGlsdmPardcsIIIMIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIII detto premio di collaborazione; 3) la revisione delle qualifiche; 4) la regolamentazione delle trattenute delle quote aziendali; 5) il trattameno economico in base all'anzianià di lavoro; 6) il miglioramento del trattamento d'Infortunio, alla stregua di quanto già ottenuto per l'indennità di malattia Le segreterie nazionali dell'Uil e dell'Uilm affermano inoltre che — avendo l'accordo del 6 luglio c riconosciuto II sindacato quale agente contrattuale in azienda > — il proseguimento delle trattative con il gruppo Fiat può attuarsi unitamente ai rappresentanti delle altre organizzazioni sindacali. In questi giorni si riunirà a Roma il comitato centrale della Fiom aderente alla Cgil. Già domani il segretario Pastorino renderà nota la sua rela- zione. ar> b

Luoghi citati: Roma, Torino