Le industrie inglesi si preparano a partecipare al Mercato Comune

Le industrie inglesi si preparano a partecipare al Mercato Comune 1 In netta ripresa oltre Manica la produzione e l'esportazione di autoveicoli Le industrie inglesi si preparano a partecipare al Mercato Comune Attraverso società collegate e con i montaggi locali di veicoli, la Gran Bretagna, è già saldamente affermata nell'«Europa dei Sei» - In aumento anche le esportazioni in Italia (Nostro servizio particolare) Londra, 31 agosto. Quale che sia il risultato delle trattative in corso fra il Governo britannico e la Comunità Economica Europea, l'industria automobilistica britannica si sta preparando a consolidare sempre più la sua'1^ posizione sul mercato europeo. I due complessi commerciali della zona di Libero Scambio e della Comunità Europea costituiscono i mercati mondiali di più rapida espansione, nei quali già il commercio britannico è in sorprendente aumento. Nel 1961 le esportazioni di autovetture inglesi verso i paesi dcll'Efta e della Cee avevano segnato un aumento del 18% e del S3% rispettivamente, malgrado le restrizioni doganali. E tutto lascia prevedere che aumenteranno ancora. L'industria automobilistica britannica guarda con fiducia alla possibilità di inserirsi in una. nuova èra di scambi intra-europci. Il mercato dell'Europa occidentale è molto vasto; solamente nel 1960 vi sono stati registrati oltre 3 milioni di autovetture nuove, e si prevede che negli anni 1963-1966 la vendita media annua di autovetture risulterà, praticamente raddoppiata rispetto al 1958. Superando le difficoltà della loro posizione geografica (che li obbliga a spedire le loro vetture esclusivamente via mare o via aerea) i fabbricanti britannici di automobili si sono saldamente piazzati in vista di un inserimento nel Mercato Comune. Numerose Case quali la B.M.C., la Ford, la Standard-Triumph, la Vauxhall e la Rootcs, hanno aperto nuovi stabilimenti in Belgio e in Olanda. In Belgio la B.M.C, ha firmato un accordo con il Gruppo Beherman-Demoen per il montaggio e rsalaBzadla0bfrsBcè ntactinIIIll ■ Il ■■ llill I II 111 II lllllllllllll UHI lllllll llll III I III lltll 1^ e la vendita delle vetture Morris ed M.G. Le'%etture Austin saranno montate a Malines; la Leyland si è affiancata alla Brossel Frcres per la produzione di una vasta gamma di automezzi pesanti. La Standard-Triumph (consociata della Leyland) ha aumentato del 0% la produzione del suo stabilimento di Bruxelles per fronteggiare la sempre crescente richiesta dei paesi del Benelux e della Germania occidentale. Anche il mercato italiano si è dimostrato molto ricettivo nei confronti delle vetture britanniche. Nel 1958 è stato concluso l'accordo con l'Innocenti per la Austin < A 1,0 »; l'anno scorso la Innocenti ha pro- dotto oltre 16.000 <A^0» e la B.M.C, si servirà dell'organizzazione della Innocenti per la vendita e la manutenzione di altri modelli esportati già montati. La Rootes ha una sussidiaria a Milano e, quest'anno ha anche aperto un deposito di parti di ricambio. La Hillman « Super Minx > è già montata in Italia e presto lo sarà anche la Sunbeam i Alpine ». Malgrado le tariffe doganali, la Ford ha esportato in Italia un numero di vetture supcriore a quello esportato da ogni altra Casa estera, e tutto fa prevedere che questa supremazia della Ford si prolungherà anche nel 1962. In altri paesi del Mercato Comune l'industria automobilistica britannica sta potenziando i suoi servizi di vendita, distribuzione ed assistenza tecnica, e già se ne vedono i buoni risultati. La Rootcs ha aumentato del 50% il numero dei suoi agenti in Francia; anche la B.M.C, e Ifr Ford hanno rafforzato la loro rete di distribuzione ed assistenza e già da qualche mese lo loro vendite in Francia sono in costante e continuo aumento. Per quanto riguarda l'attività della Gran Bretagna sul mercato tedesco, essa è ancora agli inizi e i principali fab¬ IIIIIIIMIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIMIIIIMIHII bricanti stanno per il memento ampliando la loro rete di distribuzione e assistenza. La Standard-Triumph ha recentemente completato la costruzione di un vasto magazzinodeposito a Krefeld e la Rover ha costituito in Germania una filiale. I fabbricanti inglesi di automobili si preparano dunque a una futura partecipazione al Mercato Comune; già le vetture britanniche assumono una linea di gusto europeo; i dirigenti degli uffici esportazioni seguono corsi di lingue estere e l'industria automobilistica britannica potrà offrire ai mercati europei una sempre più vasta gamma di autovetture e veicoli commerciali nello sforzo comune di cooperare sempre più strettamente a risolvere le esigenze di tutta Europa nel campo dei trasporti motorizzati. C. V. f.

Persone citate: Hillman