Recitano in una pianella tre «intermezzi» di Cervantes di Maria Rossi

Recitano in una pianella tre «intermezzi» di CervantesI "Mimi della Pigna,, nella città vecchia di Sanremo Recitano in una pianella tre «intermezzi» di Cervantes Otto giovani attori; guidati da un regista poco maggiore di loro, hanno rinnovato il successo ottenuto io scorso anno con Garcia Lorca Sanremo, lunedì mattina. Se La calzolaia meravigliosa di Garcia Lorca — rappresentata un anno fa alla Pigna, la città vecchia di Sanremo, in Un quadro ambientale fatto apposta, quale la.piazzetta della Cisterna, fra vècchie case romantiche, archi aperti su antichi carrugi, scalette, finestrelle fiorite di gerani ed erbe aromatiche, inferriate e canceletti di ferro battuto, luci e ombre — aveva ottenuto un cosi ampio successo di critica e di pubblico per il gusto e la perfezione- d'insieme* quest'anno il successo' si è ripetuto e intensificato per la nuova prova fornita da ti mimi della Pigna ». Un gruppo di giovani provenienti ■dà varie città e guidati da un;regista italo-argentino di poco maggiore di loro, Fabio.- pacchioni,' si. i per vari mési dedicato, in un vero seminario di studi, a creare un nuovo stile di rappresentazione, ridimensionando i criteri tradizionali dello spettacolo, sulla base di nuove esperienze, per legare il mondo magico della poesia e quello illusorio e prospettico del teatro, alla realtà esterna umana e sociale. Questi giovani — tre ragazze e cinque ragazzi: Luise Filippi, Maria Lafour, Vittoria Lotterò, Bruno Alessandro, Franco Carli, Luigi Di Snles, Lino Fajella, Gianfranco Varetto — per tre mesi hanno vissuto nelle vecchie Pigne, mangiando in un ristorante creato in un vecchio mulino, scambiando parole con la gente che abita quassù, ma soprattutto studiando con disciplina rigorosa, rinunciando alle vacanze estive al mare, agli svaghi, al riposo. Hanno nuovamente rappresentato La calzolaia meravigliosa, l'hanno poi portata attorno nelle vicine città di Oneglia e Porto Maurizio con generale soddisfazione. Si sono quindi accinti alla seconda fatica: un altro spettacolo con Tr'e~'<Antert<t?ggtsr 'di ^GBrvùi&t tes: Il vecchio geloso, Il giudice dei divorzi e la Sentinella all'erta. Sono brevi componimenti comici, brillanti, in cui spicca freschezza e umorismo e l'arguzia tal volta giunse alla satira, l'ironia diventa quasi amara, il dissidio si mute-in dramma* potenziale. -*Aplacare questi coloriti quadri di vita popolaresca è il sorriso di Cervantes, che guarda oon occhi moralistici ma solo ironicamente bonari, che indulge con simpatia ai caratteri, ai costumi, alla realtà della vita minore, semplice e domestica, (f Il vecchio geloso che chiude sette porte perché nulla e nessuno giunga al talamo della sua giovane sposa e se la lascia fare da una vicina scal¬ tra òhe introduce un giovanotto ardente; il giudice bonario che, ascoltate le recriminazipni di tre coppie di sposi che chiedono il divorzio, le condanna a restare unite; il soldato innamorato che caccia Vìa i pretendenti della ragazza dei suoi sogni, la .quale gli antepone un sacrestano danaroso, sono tipi, caratteri, personaggi che sembrano usciti da colorite pitture spagnole e che l'arte di Cervantes vivifica con pochi tocchi. L'arte dei giovani «mimi della Pigna», ha trasposto sul campiello della Cisterna, in raffinata edizione, questi intermezzi di (Cervantes facendone dei quadri di vita traboccanti di vita maliziosa e pittoresca, nell'ardito linguaggio cinquecentesco, tradotto con sottigliezza e acume" da. Eugenio Montale. Il 'pittore ceramista torinése Oiizia, trapiantato qui da anni e che della] vecchia Pigna è un entusiasta sostenitore, ha creato Vallestimènto scenico, aggiungendo pochi tocchi maestri all'ambiente naturale già stupendo; belli, suggestivi i costumi di Renée Cohen, eseguiti da Sibilla nella sua bottega d'arte, sempre alla Pigna. Anche le musiche, nella loro funzione introduttiva e talvolta sostitutive di un'azione, scenica, sono state originalmente scelte e inserite da Luigi DOnorà. La regìa di Fabio Pacchioni ha fatto in pochi mesi di otto esordienti otto attori originali, afflatati, anzi amalgamati con sapienti dosature. Il Teatro della Pigna aspira a diventare stabile, a crearsi un repertorio e a portarlo sulle piazze e nei borghi della Riviera. Si tratta di ottimo teatro, originale, raffinato, di gusto elevato, destinato al popolo e non soltanto a una « élite » intellettuale: l'idea è degna di considerazione. Non altrimenti in questi giorni il francese < Teatro al villaggio » (pochi giovani ardimentosi) va recitando il "Cid" sulle piazze dei paesi del Vaucluse, a contatto di popolo. Maria Rossi La compagnia dei «Mimi della Pigna» in una scena del «Geloso» di Cervantes

Luoghi citati: Pigna, Sanremo