Diminuisce l'ansia nel Salernitano: l'epidemia di tifo ha decorso benigno

Diminuisce l'ansia nel Salernitano: l'epidemia di tifo ha decorso benigno Ieri sommo siati e*1cow&m*&ì£ alfW qwMattM*o colpiti Diminuisce l'ansia nel Salernitano: l'epidemia di tifo ha decorso benigno I! totale dei casi finora denunciati come «sospetti» ammonta a 42 - Finora per 4 di essi il responso è positivo, ma la diagnosi non è pessimistica DAL NOSTRO INVIATO Salerno, lunedì mattina. Razzi e girandole hanno acceso ieri sera di colori e di luci il cielo di Vietrl, la montagna e il mare si sono incendiati del loro riverbero. Non erano fuochi di ringraziamento perché le popolazioni delle quattro frazioni avessero visto diradare la minaccia del tifo, però essi erano un segno ugualmente consolante. Ieri era la festa patronale di Benincasa che, con Dragonea, Ratto e Albori, è al centro di questa oscura e inquietante minaccia, il tifo. Aver voluto ugualmente solennizzare il santo patrono con i festeggiamenti predisposti per la sua ricorrenza, mi si faceva osservare mentre 11 cielo rimbombava di gaie detonazioni, vuol dire che-la gente è tutt'altro che allarmata. Ad esprìmere, e giustificare, la sua serenità,, sta anche jl fatto che ieri due soli ammalati si sono aggiunti a quelli finora ricoverati negli ospedali di Cava del Tirreni e di Sa¬ lerno e nella clinica privata di Raito. Il totale così raggiunge la cifra di 42, su 38 dei quali incombe la minaccia di una diagnosi positiva circa il sospetto che si tratti di tifo. Per quattro di essi, infatti, il responso, dato sabato dall'istituto d'igiene e profilassi di Salerno, era già stato positivo, si trattava di tifo. Quale origine abbia avuto questo focolaio di infezione che mina la salute e demolisce la resistenza dei 2500 abitanti delle quattro frazioni montane di Vietri sul Mare, si è già spiegato. In un primo tempo sì era parlato d'inquinamento, avvenuto quando alla fine di luglio il Consorzio dell'acquedotto Ausino decise la sostituzione di due chilometri di tubi con altri di maggior diametro, per assicurare una più vasta portata d'acqua. Si suppone poi che l'inquinamento fosse avvenuto qualche giorno, dopo, quando i famosi tub'i, venuti dalla Germania, alla pressione dell'acqua an darono in frantumi, e .così, si ritenne, il terriccio infetto di colibacilli aveva l'acqua. L'ipotesi dell'inquinamento dovuto a un fatto esterno è stata però scartata dalle autorità sanitarie. Ma l'infezione ha avuto una seconda ondata, più grave delia prima. I sintomi hanno fatto sospettare i medici che si tratti di Ufo. Fino ad oggi 1 colpiti, nelle quattro frazioni, ma soprattutto a Dragonea, sono oltre duecento. Vengono curati in carta, ed 11 decorso del male nori sembra preoccupante. Oltre questi, ve ne sono 42 per i quali è stato ritenuto indispensabile il ricovero all'ospedale. Nei- loro riguardi i sospètti che si tratti di tifo sono più fondati. Dopo l'ondata, di venerdì, che vide l'ingresso in ospedale di oltre una ventina di ammalati, 11 decorso dell'infezio ne sembra declinare. Ieri, co me si è detto, non si sono avuti che due -ricoveri. Fortuna che sia così, perché 1 reparti infettivi degli ospedali di Cava del Tirreni e di Salerno sono ormai saturi, e ai è' dovuto ri¬ contagiato < I a a o ¬ < correre a una clinica privata di Raito, che ha messo a disposizione un intero piano accogliendovi 16 ammalati sui 20 posti messi a disposizione. Casi paradossali. Mentre per alcuni ammalati si è incontrato l'intralcio della mancanza di posti, alla quale si $ ovviaIto ricoverandoli nella clinica di Raito, altri, invece, non vogliono abbandonare le loro case. Intere famiglie, di quattro o cinque persone, sono ammalate, ma rifiutano di essere mandate all'ospedale, affrontando il disagio ed il pericolo delle cure casalinghe. Localizzata nei serbatoi la causa dell'infezione, si è proceduto con prontezza ed energia alla loro pulizia, completa ta da un'accurata dlslnfezlo ne. Dopo un giorno di sospensione, sabato l'acqua è stata ridata alle frazioni assetate. Nel frattempo gli abitanti erano stati riforniti di medicine ed era stata iniziata la loro vaccinazione- antitifica, mentre creolina e lisoformio venivano sparsi in abbondanza nelle strade e nelle case. Ieri mattina il medico pro¬ vinciale dott. Chignoli, il sin daco avv. Carrano ed il maresciallo dei carabinieri Giuseppe Napolitano, comandante la stazione di Vietri, si sono recati a Dragonea. Furono raggiunti poco dopo da un me dico dell'Istituto di igiene e profilassi di Salerno. Sulla piazza la popolazione commentava l'arrivo dell'acqua, ma nessuno era disposto a berla. Una voce disse: « L'altro giorno, con un manifesto, avete dichiarato che l'acqua non era potabile; ora ce ne vuole un al tro che annulli il primo ed ai" fermi che è potabile ». Il medico dell'Istituto di igiene disse che, se l'acqua era ridata, significava che era potabile, e non c'era bisogno di un manifesto, ma le sue parole furono accolte da incredulità Egli allora si fece dare un bic chiere, ed altrettano fece il maresciallo Napolitano. Assieme lo riempirono d'acqua e lo vuotarono con soddisfazione e fiducia. Ma-gK -altri -rimasero incrollabilmente diffidenti. Vo gliono il manifesto. Giuseppe Faraci

Persone citate: Albori, Ausino, Benincasa, Carrano, Casi, Chignoli, Giuseppe Faraci, Giuseppe Napolitano, Napolitano, Ratto

Luoghi citati: Germania, Salerno, Vietri Sul Mare