Orgogliosa prova delle azzurre vittoriose sulle atlele francesi

Orgogliosa prova delle azzurre vittoriose sulle atlele francesi Ad Aosta successo della squadra italiana per 59 a 56 Orgogliosa prova delle azzurre vittoriose sulle atlele francesi L'incontro deciso dall'ultima gara, la staffetta 4x100 - Primati nazionali della Jannaccone negli 800 metri e della Vettorazzo nel salto in lungo - Sfortunata la Bertoni negli 80 ostacoli - La Covoni prima nei 200 e seconda nei 100 metri DAL NOSTRO INVIATO Aosta, lunedì mattina. Il pronostico dell'allenatore francese Soulier non si è avverato: le atlele azzurre hanno vinto ieri l'incontro intemazionale di Aosta staccando le avversarie di tre punti nel risultato finale (59 a 56). Il trainer della squadra ospite aveva dichiarato che le italiane avrebbero dovuto rendere al massimo delle loro possibilità per avere qualche speranza di successo e così è stato, malgrado la prima, gara — gli 80 ostacoli — sia andata «buca» alla nostra squadra. Due primati italiani di buon valore internazionale — m. 6,01 della Vettorazzo nel salto in lungo e S'09"5 della, Jannaccone negli 800 metri — ed una serie di prove di grande impegno hanno consentito alle ragazze in maglia azzurra di cogliere un successo nel quale — in verità — tutti speravano ma pochi credevano, compresi il commissario tecnico dell'atletica femminile, Augusto Lorenzoni, e l'allenatore federale Marcello Pagani. La vittoria delle italiane è doppiamente meritata se si considera la malasorte che si è abbattuta sulla squadra, attraverso infortuni nei giorni di vigilia (la Spampani, dolorante ad un piede, non ha potuto correre i 100 per riservarsi alla staffetta; la Turba ha disputato il salto in lungo con la febbre) e durante l'incontro (la Govoni ha avuto una violenta crisi di stomaco fra i soo ed i 100 metri, la Bertoni ha toccato un ostacolo quando pareva lanciata verso un sicuro successo). Ha deciso la staffetta, disputata quando le prime ombre scendevano sul grazioso campo scuola aostano. Le dicci gare individuali, in un alternarsi di speranze e delusioni per le due squadre, avevano portato le contendenti alla pari, con 55 punti ciascuna. La 4X100 < valevaj, quattro punti al quar- ' tetto vittorioso, ed uno al perdente; il punteggio finale sarebbe stato quindi di 59 a 56, restava da vedere a favore di chi. Duemila spettatori in piedi sulle gradinate, otto ragazze in pista con i nervi tesi, a giocarsi l'incontro in poco piii di mezzo minuto. Scattano in prima frazione la Govoni e la. negretta Can- guio; l'azzurra fa partire la Bertoni con un leggero vantaggio che la < capitana » mantiene quasi intatto sulla Davaze. Il secondo cambio azzurro è felicissimo e la Spampani dimentica il dolore al piede volando nella frazione in curva. La Mecocci parte con sei-sette metri di vantaggio sulla Guenard: la francese ha un ritorno magnifico, ma l'azzurra conserva sul traguardo ilue .metri di.vQntagpip^ Due metri che valgono non soltanto la vittoria finale, ma anche il viaggio a Belgrado. La squadra italiana per gli europei dovrebbe infatti comprendere le quattro staffettiste (piti una riserva) oltre alla Vettorazzo ed alla Jannaccone. Naturalmente la Govoni e la Bertoni, facenti parte della 4X100, gareggeranno anche nelle prove individuali di velocità e degli 80 ostacoli. La giornata era cominciata male per la squadra italiana. Negli 80 ostacoli la Bertoni ha concluso malamente alla terz'ultima barriera una gara sino a quel momento bellissima, da record italiano. La < capitanay delle azzurre, che aveva lasciato trasparire un po' di nervosismo causando una partenza falsa, è scattata benissimo al via valido. Preso il comando la Bertoni pareva in grado di contenere la rimonta della Guenard, ma ha incocciato il terzultimo ostacolo con il piede sinistro. Il conseguente sbilanciamento è stato fatale all'azzurra. Il traguardo era a pochi metri: sfrecciava prima la Guenard eguagliando per l'ennesima volta con 11' netti il record francese, seguiva la negretta Canguio davanti alla Castellari ed alla sfiduciata Bertoni. La sfortuna della Bertoni ha spronato al massimo le compagne di squadra nelle prove successive. Nei SOO metri Donata Govoni ha compiuto una curva < sparata » che l'ha poi-tata in netto vantaggio sulla francese Actis già all'inizio del rettilineo. La Tacciaria, malgrado il dolore al ginocchio, compiva ^exploit di battere la Davaze per il terzo posto. Nei 100 la Guenard ha avuto la meglio di un soffio sulla velocista emiliana, in non buone condizioni. Quarta la Bertoni, sorpresa dal «via» piuttosto rapido dello starter. Fra le altre gare, tutte interessanti e combattute dalle azzurre col cuore in gola, spiccano gli 800 metri ed il lungo. Gilda Jannaccone ha migliorato il suo primato italiano della più dura specialità atletica femminile con una gagliarda corsa di testa. La Collodo ha.voluto tenerne il passo, col risultato di crollare nel finale e perdere il secondo posto. Nel lungo, Magali Vettorazzo ha passato il «muro» dei sci metri, sia pure di un solo ceiitimetro, al primo turno di finale. All'annunzio del risultato ufficiale, la sua esplosione di gioia è stata così genuina da farle meritare un « bis » degli applausi. Bruno Perucca Magali Vettorazzo nel salto del record ad Aosta

Luoghi citati: Aosta, Belgrado