Alla FIAT totale fallimento dello sciopero di protesta

Alla FIAT totale fallimento dello sciopero di protesta Una dimostrazione di fon ori senso All'ordine di sospensione del lavoro proclamato sabato dai tre sindacati ha aderito il 5,9 per cento degli operai e lo 0,1 per cento degli impiegati - Le maestranze hanno affermato di essere contro la violenza e l'illegalità - Un comunicato dell'azienda: «Successo del lavoro» - Un commento del Sida: «E' stato un referendum che dovrebbe indurre molti a rivedere i loro atteggiamenti ed a ristabilire la verità» Hanno lavorato 79 mila su 83 mila Lo sciopero di 24 ore proclamato sabato dai tre sindacati alla Fiat, per protesta contro gli 84 licenziamenti disciplinari effettuati dall'azienda, è totalmente fallito. All'ordine di sospensione del lavoro della Cgil, Cisl e Uil (che nelle ultime elezioni di commissione interna ottennero il 70,1 per cento del voti) ha aderito il 5,9 per cento degli operai e lo 0,1 per cento degli impiegati. Il Sindacato italiano dell'auto si era dichiarato contrario allo sicopero. < La Stampa > ha raccontato con esattezza e con obiettività tutu gli atti di violenza avvenuti davanti agli stabilimenti Fiat durante lo sciopero del 7 luglio. Nessuno come gli operai della Fiat, che sono stati le vittime, può testimoniare che questi fatti, indegni delle tradizioni di Torino, sono avvenuti. La migliore dimostrazione l'hanno data sabato presentandosi unanimi al lavoro nonostante si fosse alla vigilia delle ferie, ed i sindacati — in particolare la Cgil e la Cisl — li avessero invitati a rimanere a casa. Gli operai e gli impiegati della Fiat hanno dato una dimostrazione di maturità e di buon senso. I sindacati, che proclamano scioperi con troppa facilità, hanno avuto la conferma che queste campagne agitatorie sono destinate al fallimento quando non hanno basi logiche. C'è anche un'altra considerazione: sabato lo sciopero era limitato alla Fiat Al dirigenti sindacali è cioè mancata la massa di manovra costituita, dagli attivisti delle altre aziende che nelle precedenti agitazioni erano stati inviati a «far muro davanti agli ingressi degli stabilimenti Fiat, a scagliar sassi, a rovesciare le auto, a colpire con pugni e calci chiunque, uomo o donna, tentasse di forzare il blocco. Gli attivisti sabato erano necessariamente in numero ridotto, e si sono limitati a formare picchetti con cartelli ed altoparlanti senza ricorrere alle minacce ed alle violenze. Operai ed impiegati della Fiat liberi, questa volta, di decidere, se scioperare o meno, sono entrati in massa nelle aziende. E' stata una giornata di lavoro normale. Un episodio significativo. Alle 6 di sabato, davanti ad uno degli ingressi delle officine dì Miraflori, c'erano alcuni sindacalisti con cartelli. Gli operai arrivavano alla spicciolata e si fermavano a discutere. In poco tempo si radunarono oltre 200 lavoratori. Era quasi un comizio. In risposta alle argomentazioni del sindacalisti alcuni gridarono: <AToi entriamo. Non potete chiederci di scioperare in difesa di coloro che ci hanno tirato i sassi, ci hanno bastonati ed insultati ». L'esempio fu seguito da tutti i presenti, ed I dirigenti sindacali restarono soli a picchettare l'ingresso, sorvegliati a distanza dalla polizia che ha svolto un efficiente servizio d'ordine. Superata la paura dei picchetti, sabato nelle officine Fiat si era ristabilita un'atmosfera distesa ed equilibrata. Una testimonianza collettiva di solidarietà e di smentita per quanti negarono, o tentano ancora di negare, che davanti alla Fiat ci fossero state violenze contro le maestranze che volevano recarsi a lavorare. Sull'andamento dello sciopero la Fiat ha emesso il seguente comunicato: «Lo sciopero generale ordinato in tutti gli stabilimenti Fiat a Torino e nelle altre città dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Vii è pienamente fallito. A Torino su 69.447 operai gli assenti sono stati 4101 (percentuale delle presenze 944%); su 14.056 impiegati assenti 1B (percentuale delle presenze 99£%). Nelle altre città, stabilimenti e filiali Fiat, lo stesso risultato: presenze al 100% o minime assenze. * Nessun incidente. L'entrata agli stabilimenti, ancorché coi picchetti degli attivisti, non è stata disturbata ed il lavoro si è svolto normalmente in tutti i reparti. Le autorità avevano predisposto un adeguato servizio d'ordine davanti agli stabilimenti, ma nessun intervento è stato necessario. « Come è noto, questo ordine di sciopero — riservato alla Fiat in tutta Italia — era stato motivato come prò- testa agli 84 licenziamenti comunicati dalla Direzione nei confronti di dipendenti resisi colpevoli di atti di violenza o di minaccia grave durante i recenti scioperi; non per rappresaglia al diritto di sciopero, bensì per doverosa difesa dei principi di rispetto umano e> di libertà di lavoro. € La grandissima maggioranza, in molti casi la totalità dei lavoratori Fiat a Torino e nelle altre città, non ha effettuato lo sciopero; e ciò sta a dimostrare la loro maturità civile, buon senso, spirito di solidarietà aziendale nell'interesse del lavoro comune. Il fallimento di questo sciopero, d'infondata protesta, è un successo del lavoro Fiat. < E' anche una riprova — conclude il comunicato della Fiat — che i lavoratori e la opinione pubblica sono consapevoli della validità degli indirizzi governativi di progresso sociale, non realizzabile che nell'ordine e con la collaborazione di tutti >. Nelle varie aziende torinesi della Fiat lo sciopero ha avuto questo andamento: Sede centrale presenti il 99,8 per cento degli operai e il 100 % degli impiegati; Miraflori presenti il 99,8% degli operai e il 99,9% degli impiegati; Fonderie e fucine presenti il 90,1% degli operai e il 99,9% degli impiegati; Produzioni ausiliarie presenti il 97,1% degli operai e il 100% degli impiegati; Officine sussidiarie auto (Lingotto) presenti l'89,4% degli opera! e il 100% degli impiegati; Ferriere presenti l'88,5% degli operai e il 99,8% degli impiegati; Avigliana presenti 11 99,8% degli operai e il 100% degli impiegati; Grandi motori presenti il 99,4% degli operai e il 100% degli impiegati; Sima presenti il 97,3% degli operai e il 100% degli impiegati; Spa presenti 11 71,9% degli operai e il 100% degli impiegati; Materiale ferroviario presenti il 92,4% degli operai e il 100% degli impiegati ; Velivoli presenti il 99% degli operai e 11 100% degli impiegati; Motori avio ed Officine Sangone presenti il 95,8% degli operai e il 99,7% degli impiegati; Officine Caselle presenti il 100% degli operai e il 100% degli impiegati; Ricambi presenti il 94,1% degli operai e il 100 per cento degli impiegati; Metalli presenti il 98,6% degli operai e il 100% degli impiegati; Filiale di Torino presenti il 99,1% degli operai e il 100% degli impiegata Previdenza ed assistenza presenti il 100% degli operai e il 100% degli impiegati; Costruzioni presenti il 99,8% degli operai e il 100% degli impiegati. Sono state fornite anche le cifre riguardanti le sezioni Fiat delle altre parti d'Ita-' lia e le aziende staccate: Officina di Cameri presenti il 100% degli operai e il 100% degli impiegati; Officina di Firenze presenti l'88,5% degli operai e il 100% degli impiegati; Officina Marina di Pisa presenti il 100% degli operai e il 100% degli impiegati; Officina di Modena presenti il 95,3% degli operai e il 100% degli impiegati; Officina di Napoli presenti il 99,7% degli operai e il 100% degli impiegati; OM di ATilano presenti l'86% degli operai e il 99,3% degli impiegati; OM di Suzzara presenti il 100% degli operai e il 100 per cento degli impiegati; OM di Brescia presenti il 45,7% degli operai e il 993% degli impiegati; Weber di Bologna presenti il 100% degli operai e il 100% degli Impiegati. Infine nelle 25 Filiali italiane della Fiat, con un totale di 5.777 operai ed impiegati, i presenti sono stati 5.770 pari al 99,9%. La situazione davanti agli stabilimenti Fiat di Torino è stata tranquilla per tutta la giornata. Alla Miraflori, alle 4,30 di sabato c'erano già in servizio circa 250 agenti di polizia e carabinieri. A differenza dagli ultimi scioperi, le forze dell'ordino sono rimaste sui camion c sulle camionette. I primi gruppi di operai hanno cominciato a riunirsi davanti ai cancelli verso le 5,30. Circolavano macchine con altoparlanti della Cisl e della Cgil che invitavano le maestranze a non entrare nei reparti. Le esortazioni cadevano nel vuoto: gli operai varcavano In massa I cancelli. Alle 6 sul controviale di corso Agnelli e di via Settembrini rimanevano solo sparuti gruppi di attivisti. Le macchine munite di altoparlanti si erano allontanate. Alle 9, dopo l'ingresso degli impiegati, le forze dell'ordine hanno smobilitato. Sono rimaste solo poche camionette di pattuglia attorno agli stabilimenti. Polizia' e carabinieri sono tornati verso mezzogiorno per l'uscita degli impiegati e più tardi degli operai. Nessun Incidente. Alcuni attivisti avevano abbandonato la lotta appendendo 1 cartelli agli alberi ed al lampioni della luce. Un andamento analogo si è avuto davanti agli altri stabilimenti. Al Lingotto i picchettatorl si erano raccolti sul marciapiede opposto agli ingressi di via Nizza e assistevano quasi senza reagire (pochi colpi di fischietto e la voce insistente di una donna che incitava le maestranze a scioperare attraverso un altoparlante portatile) all'entrata degli operai e degli impiegati. Davanti alla Spa, all? Ricambi ed alla Osa di Stura la propaganda degli attivisti e delle due auto-radio che circolavano coperte di manifesti, non ha avuto successo. Alla Grandi Motori gli operai si fermavano a chiacchierare con i sindacalisti e poi si avviavano tranquillamente al lavoro. Verso le 7,30 un attivista con altoparlante portatile ha fatto al- (Continua in 2a pagina) Alla FIAT totale fallimento dello sciopero di protesta

Persone citate: Officina, Sima