I mondiali di scherma inaugurati quest'oggi

I mondiali di scherma inaugurati quest'oggi Per la primo volta i giochi In Sudamerico I mondiali di scherma inaugurati quest'oggi Ritardato l'inizio del fioretto maschile per attendere i russi giunti a Buenos Aires in mattinata - Buone speranze per i fiorettisti italiani e per la squadra femminile (Dal nostro inviato speciale) Buenos Aires, lun. mattina. I russi rivestono un ruolo di tale importanza nel fioretto da fare rinviare causa un ritardo' nell'arrivo, l'inizio dei campionati mondiali 1962 per non pregiudicare le loro possibilità. Con l'arrivo del sovietici il numero di fiorettisti che iniziano gli assalti alle 14,30 (18,30 ora italiana) è di sessantacinque, ed i nostri cinque azzurri sono in condizioni eccellenti. Dopo la cerimonia inaugurale il fioretto maschile e femminile occuperà tutta la settimana e soltanto dopo il domenicale Congresso straordinario internazionale, entreranno in lizza gli spadisti e gli sciabolatori che concluderanno le ostilità il 28 luglio. Questi campionati sono un evento straordinario e del tutto Inedito per il Sud America, atteso nella grande metropoli argentina dove la scherma vanta buone tradizioni, peraltro più accademiche che agonistiche; esse sono confermate dal brillante successo di reitera'e esibizioni dei più, rinomati campioni europei e dell'Intensa propaganda del presidente dott. Levene, il quale è riuscito ad ottenere per la prima volta, l'onerosa organizzazione del giochi iridati nel Sud America. Ad un anno di distanza dai mondiali di Torino, a metà strada del quadriennio olimpico sarà molto interessante constatare se la Russia, ormai pervenuta al vertice, continuerà a far la parte del leone nel bottino delle S4 medaglie in palio (4 oro, 2 argento e 2 bronzo all'ombra della Mole), se la Polonia ribadirà la sensazionale affermazione subalpina (2 oro, 1 argento, 1 bronzo), se l'Ungheria e soprattutto la Francia e l'Italia hanno trovato nuove armi valide per riconquistare le posizioni amaramente perdute dopo lustri di prestigiosa egemonia. Le prospettive per gli azzurri, rimasti a mani vuote a Torino, tuttora in piena fase di fatale rinnovamento e di faticosa ricostruzione, non sembrano delle più rosee; l'assenza del giovane già quotato fiorettista torinese Granieri, dei forti sciabolatori Ferrari e Luigi Narduzzi e la. drastica, clamorosa esclusione di spadisti quali Saccaro e Maestri (€.ribellii> come Breda, Bongianni, Albanese ad un ultimo torneo di selezione) rendono anche più aleatoria l'impresa. Curletto, Carpaneda, Lucarelli, D'Assunta, Vaselli tenteranno di non far la. parte delle comparse fra i primi attori russi, ungheresi, polacchi, francesi, tedeschi in urto furibondo per la conquista del titoli del fioretto detenuti dall'Unione Sovietica e dal sorprendente ragazzo di Varsavia Parulski. L'attrezzato quintetto femminile Ragno, Colombetti, Camber, Sanguinea e Masciotta potrebbe tecnicamente aspirare ai più alti traguardi. I francesi, guidati da Guittet, non nascondono le proprie mire di tornare in auge nella spada spezzando il blocco orientale e rintuzzando la riscossa degli svedesi; un'incognita la tenuta atletica dei nostri gloriosi « anziani > l'olimpionico Giuseppe Delfino, Pellegrinò, Dellantonio, Cipriano e la < matricolai torinese Chiari. Duelli ad oltranza nella sciabola, protagoniste Polonia e Ungheria e molte speranze per l tiosfri Calarese, Paolo Narduzzi, Fini, Resse, Salvadori. Carlo Filogamo Delfino (a sinistra) e Pellegrino due degli schermitori azzurri impegnati, nei « mondiali » a Buenos Aires