Schianto nella giungla ad est di Bombay

Schianto nella giungla ad est di Bombay Dut*ante un furioso temporale Schianto nella giungla ad est di Bombay Il quadrireattore nella notte da venerdì a sabato stava per atterrare quando è «scomparso» - Soltanto il giorno seguente squadre di soldati hanno potuto raggiungere i rottami dopo una terribile marcia nel fango 24 italiani fra le vittime Nostro servìzio particolare Bombay, lunedi mattina. Un quadrireattore della « Alitili in » in servizio sulla linea Sydney-Roma è precipitato, incendiandosi, su una altura ad una novantina di chilometri ad .est di Bombay. SI teme, purtroppo, che nessuna delle 9-f persone'che" erano a bordo sia scampata alla morte. Il disastro è il più grave che abbia colpito l'aviazione civile italiana ed è anche il più impressionante fra quelli accaduti nell'India. La tremenda sciagura è avvenuta nella notte fra il venerdì ed il sabato, mentre infuriava un temporale, con raffiche di vento impetuose e scrosci di pioggia di eccezionale violenza. L'aviogetto, che aveva fatto scalo a Darwin, Singapore e Bangkok, era atteso sull'aeroporto Santa Cruz di Bombat/ alle ore 0,05 di sabato. Tre minuti prima del previsto atterraggio, quando il quadrireattore doveva trovarsi ad appena 7 chilometri dalla pista, il marconista dava la posizione a 11)00 metri d'altezza e chiedeva alla torre di controllo di potersi abbassare a 1200, a causa delle pessime condizioni atmosferiche. Che cosa aia accaduto dopo quel momento, le autorità dell'aeroporto non sono in grado di dirlo. Sta di tatto che si perdeva ogni traccia del velivolo. L'apprensione del ptrsonale della torre di controllo non tardava a trasformarsi in a»igoscia e, col passare delle ore, il timore di una spaventosa catastrofe andava acquistando certezza. Il comando della polizia di Bombay, messo in allarme,, predisponeva le prime ricerche nella zona collinosa che si stende ad oriente dell'immensa metropoli. Ma le operazioni si rivelavano subito estremamente difficili, non solo a causa della pioggia incessante ma anche per la mancanza d'efficienti vie di comunicazione. Non appena gli uomini si addentravano nelle boscaglie dove si presumeva, che l'apparecchio potesse essere precipitato, il fango che sovente arrivava fino ai polpacci costringeva i soccorritori a fatiche improbe per avanzare di poche decine di metri. Per tutta la giornata le ricerche continuavano, con la partecipazione di 160 soldo ti e con l'aiuto d'elicotteri e d'aerei da ricognizione. Purtroppo non si trovava la minima traccia dell'aviogetto che, veramente, sembrava si fosse completamente disintegrato in volo, a pochi chilometri dal l'arrivo a Bombay. Solo verso sera, quando già si prevedeva di sospendere le operazioni Ano al mattino dopo, giungeva la notizia che rottami dell'aereo italiano erano stati ritrovati da alcuni pastori, in una fitta foresta, presso Jonnar, 80 chilometri ad oriente di Bombay. Diverse decine d'agenti partivano subito da Jonnar per il luogo indicato dai pastori che, fra l'altro, avevano raccolto o consegnato alla polizia alcuni oggetti e banconote italiane rinvenuti sulla pendice del colle su cui il velivolo si era schiantato. Altre squadre di soccorritori seguivano la prima e nella mattinata di ieri oltre 1S0 uomini erano sul posto, impegnati nel doloroso compito di ricuperare i corpi delle vittime. Quanto sia difficile l'impresa Io si può desumere dal fatto che il luogo in cui è avvenuta la catastrofe è in piena giungla, che la strada più vicina dista una quindicina di chilometri, che ovunque il terreno è sconvolto dalle alluvioni degli scorsi giorni e che, infine, nella zona sono presenti tigri e cinghiali. In queste condizioni è difficile avere informazioni particolareggiate, ne è possibile tentare d'indovinare le cause (Continua in 5" pagina) Il «DE 8» precipitato presso Bombay durante il volo Sidney • Roma (Telefoto.) L'hostess Maria Camilla Rigazio, di Vercelli Il primo pilota, comandante Luigi Quattrini (Tel.) Il primo steward, Luigi Valimberti, di Torino

Persone citate: Cruz, Luigi Quattrini, Luigi Valimberti, Maria Camilla Rigazio

Luoghi citati: Bangkok, India, Roma, Singapore, Sydney, Torino, Vercelli