Seconda la Danimarca e terzo l'Uruguay

Seconda la Danimarca e terzo l'Uruguay Seconda la Danimarca e terzo l'Uruguay (Dal nostro inviato speciale) Roncadelle, SO agosto. I campionati mondiali su strada sonò cominciati per l'Italia nel modo migliore: il quartetto dei dilettanti azzurri, oggi, sul circuito di Roncadelle, ha vinto il titolo nella prova a cronometro a squadre. La superiorità della nostra compagine, formata da Tagliani, Zandegù, Grassi e Maino è stata nettissima. I dilettanti italiani, dotati di ottime qualità atletiche, hanno tempo e mezzi a disposizione per allenarsi in modo perfetto ed oggi si può ben dire non abbiano trovato antagonisti validi. Assenti per gli ormai noti motivi 1 tedeschi della Germania Orientale, deludenti i russi, almeno nel primo dei due girl, sfortunati i tedeschi dell'Ovest, vittime di ben tre forature nel quaranta chilometri iniziali, a contendere 11 trionfo agli italiani è rimasta una compagine a sorpresa, l'Uruguay. I sudamericani, che da parecchio tempo si trovavano nella zona di Como sotto le cure del signor Cattaneo excommissario tecnico degli azzurri, sono stati infatti gli unici a rimanere nella scia dei ragazzi di Rimedio al passaggio del primo giro. Qui, gli italiani venivano cronometrati in un'ora 12'20"8/10, alla media oraria di chilometri 46,693; gli uruguaiani avevano impiegato soltanto 31 secondi in più, mentre la Danimarca seguiva a l'36", la Francia a u.Kr,6 ul? m"daKiai.J^^'agnati-fuori della lotta per 11 trionfo, trionfo che, salvo sorprese clamorose, sembrava ormai ristretto fra gli italiani ed i •udamericani. Il lungo periodo di prove e la migliore preparazione individuale e complessiva, facevano pendere i pronostici a favore della squadra di casa. Gli azzurri, effettivamente, nel secondo giro mantenevano un ritmo elevato, pur se negli ultimi venticinque chilometri la formazione si riduceva a soli tre elementi per il ritiro di Maino, sofferente d'improvvisi crampi allo stomaco ed alle gambe per colpa di un secchio d'acqua gelata buttata a tradimento da uno spettatore esagitato. Gli italiani, a conferma della loro classe, sì attribuivano ancora il giro più veloce e si assicuravano cosi il successo. Cedevano un po' gli uruguaiani (uno di loro, Etchebarne, lamentava le conseguenze di una recente caduta), si prodi gavano i daneBi con bella re golarità, facevano scintille russi, recuperando però sol tanto In parte il tempo vana mente perduto. Alla resa dei conti, nel tripudio della folla, che, se non era molto nume rosa, pareva in compenso di sposta a superare ogni umaru record di entusiasmo, l'Italia sfrecciava vittoriosa al traguardo. Nella notevole confusione, la Danimarca finiva con il piazzarsi al secondo posto a 2'8", terzo era l'Uruguay, con alle spalle la Russia, l'Olanda, la Francia e la Romania. Qualche attimo di calma, sìa pur relativa, per permettere agli stremati protagonisti di riprendere fiato dopo la galoppata effettuata ad una media complessiva di km. 45,500, quindi si compiva la cerimonia della proclamazione ufficiale. In un'atmosfera di sagra paesana, sul podio piazzato davanti alle picoole tribune, salivano Tagliani e Zandegù, che splccavan su tutti, alti come sono, ed insieme con loro s'accalcavano la « recluta > Grassi e Maino, che soffriva con un'aria un po' Imbarazzata, quasi avesse qualcosa da farBl scusare. Un unico abbraccio riuniva insieme 1 quattro componenti la squadra. La folla si ricordava anche del commissario tecnico Rimedio che, per fortuna sua, rimaneva solo pochi Istanti nell'Instabile equilìbrio di spalle generose, ma un po' troppo scosse dall'emozione. La festa era intensa, ma breve. Gli azzurri rientravano tra gli applausi a Villa Santa Lucia, dove Rimedio è sempre alle prese con 11 problema dello schieramento per i c mondiali > di sabato (un dubbio, In più, da stasera, Maino ha forse perso quella maglia che era già sua oppure no?), in tribuna restavano i giornalisti a stendere 1 servizi. Domani riposo. Poi, 11 gran finale: sabato per :1 tìtolo mondiale su strada saranno in lizza 1 dilettanti e lo donne, domenica i professionisti. Fosse un po' vero che chi ben comincia... Gigi Boccacinì ORDINE D'ARRIVO: 1) Italia (Grassi, Maino, Tagliani, Zandegù) in 2 ore 28'48" (media Km. 45,400); 2) Danimarca (Rittcr, Banssborg, Krier, Tvilling) a 2'08"; 3) Uruguay (Etchebarne, Simon, Cencic. Pezzati) a 2'24": 4) Urss a 2'51": 5) Olanda a 3'07"; 6) Francia; 7) Romania: 5) BuJizmk; -A» CifHpdttaaccWa: 10) Jugoslavia; 11) Spagna; 12) Germania; 13) Austria; 14; Polonia: 15) Svezia; 16) Belgio; 17) Ungheria; 18) Gran Bretagna; 19) Turchia. 01' tjjdgtt' a tre Per J1 <ttlrlt *' 3?JS0'. vìttSfcÀgt8i %L traguardo XTclefJ

Persone citate: Cattaneo, Gigi Boccacinì, Krier, Pezzati, Rimedio, Tagliani