I giovani di qua e di là del "muro" di Alberto Ronchey

I giovani di qua e di là del "muro"~NES S UNB^PUtr CONT) SCERE'CANI BÌ0"-PE !" NUOTI TEDESCHI I giovani di qua e di là del "muro" Sembrano diversissimi: da una parte i vecchi slogans del comunismo, un gergo speciale, una vita dura - Dall'altra un capitalismo nei suoi aspetti deteriori: feticismo dèi consumi, erotismo a freddo, grattacieli ed automazione - In realtà hanno molto in comune - Taluni si rifugiano nell'indifferenza, altri cedono ad un nazionalismo esasperato, anche se appare impossibile credere all'unificazione del Paese - Eppure, nonostante tutto, forse un giorno cadranno apparenze e simboli ed emergerà qualcosa di nuovo (o di vecchio) che potrà stupire o atterrire a , a o H nostro Inviato Alberto Ronchey conclude l'Inchiesta sulle ultime generazioni europee. Egli ha già riferito sul turbamenti che nascono in Francia e In Inghilterra dal nuovi rapporti fra padri e figli, oltreché dal senso di vuoto avvertito spesso dal giovani dinanzi alle vicende nazionali del dopoguerra. Ma iaflIIIIBIIMllMIIIIIltlIICtlllllllFIIEIllirillllll ITIi! in Germania è visibile 11 più sconcertante malessere degli adolescenti, che sono posti dinanzi al « muro » berlinese e nello stesso tempo Ignorano molto del passato nazista. Dopo avere descritto nei giorni scorsi alcuni segni di un nuovo naziorfalismo che affiorano a Berlino, viene Illustrata in quest'ultimo ser- IITlf1irt)llIllllilllllll91llll3lt91l)llli;illlflUllltlll vizio la «doppia vita» della nuova generazióne al di qua e al di là del «muro». (Dal nostro Inviato speciale) Berlino Est, agosto. Fra i soldati russi di Berlino Est, i più sono figli di contadini, venuti dalle staiiizl del Don e del medio Volga; questi ultimi si riconoscono dalla pronuncia stretta, la cosiddetta ókanle. Bono ragazzi, nati quando Von Paulus si arrese a Stalingrado. Mani arrossate, giacche ruvide senea camicia, papiroskl tra i denti, berretti all'indietro, vanno in libera uscita per la Vnter den Linden, Alexanderplatz, il Museo di Pergamo. A gruppi, tenuti d'occhio dagli ufficiali, alla fine Invadono lo zoo. Li osservo a lungo; non un tedesco che scambi una pa- \ rota con loro. Al chiosco dello eoo, comprano birre e fotografie di attrici. Alcuni, impacciati e senza fortuna, tentano di strìngere amicizia con. quelle berlinesi, almeno, che hanno l'aria di '« ragazze ài fàbbrica». La ferma dell'esercito sovietico dura tre anni;- solo gli ufficiali, privilegiati, ricevono le famiglie in visita. Bicordo certe ragazze moscovite, che una volta al mese, con la busta dell'ultimo salario, correvano trafelate al Mezhdunarodnl Telefon della via Gorki per sentire la voce dei fidanzati da Berlino. Eppure questi soldati, operai e campagnoli, dovrebbero sentirsi a casa loro. Quando si entra a Berlino Est dal valico della Friedrichstrasse, le rovine, accanto al «muro», sembrano intatte, come nel '45; ma più oltre s'incontra una città miraggio, Biamo sulla Frankfurter Alleo (già Btalinallee) oppure a Mosca, sul Leninskij Prospekt, sul KutuzovskijT O sul nuovo Kresciatik di kievt Uguali, fino all'Inverosimile, I palazzi monumentali, con i loro basamenti di pietra rossa, il 'àSsegnò Selle finestre, àeY Bovindi, e le colonne, i timpani, i fregi, le cupole, i pinnacoli, Il colore del legno dei a ua ) rdi i; o a auo. ukl a n, di i a n - \ i, a, a o, a a i, e a a l , , l a o à a, l o , o l i ti, vina di ca di arsiilring 00 cn». on rlni ola portoni. Qua e là, i rivestimenti di mattonelle cedono, come a Mosca Ceriomuski. Uguali persino i caratteri delle insegne sui negozi, le stoffe, le scarpe, gli abiti delle vetrine, la carta delle caramelle, i sigilli delle bottiglie di alcolici, i lampioni. Hanno sollevato di peso una città russa e l'hanno collocata nel cuore d'Europa. I ragazzi russi non dovrebbero sentirsi soli. Ma si può tentare di vedere anche con occhi tedeschi la nuovaMosca della Bprea. E' a questo punto che torna alla memoria una teoria di Urne Johnson, scrittore giovanissimo (18 anni), autore di « Congetture su Jakob » e di « Il terzo libro su Achim ». Egli sostiene che i giovani tedeschi, solo essi, non possono scegliere davvero un'ideologia (s'Intende, fn senso profondo-) poiché hanno di fronte Berlino Est e Bonn, ossia due imitazioni. Al . di là dell'aspetto esteriore delle cose, che ha solo valore di simbolo, Uwe Johnson afferma che non esiste un modo tedesco, ma sincero, di avvicinarsi alla democfaèia o al comunismo. Simile è il concetto di Erich Kuby, l'autore di « Rosemarie ». « Se l'Unione Sovietica — egli scrive — /osse come appare a Berlino, un olimpo di idoli d'argilla, e non fosse sostenuta dalla forza morale e biologica di uri popolo straordinario, basterebbe che gli americani toccassero con un dito Vediflzio comunista per farlo orollare... Se l'America si riducesse a ciò che si vede a Dusseldorf (civiltà tirata a lucido, feticismo del consumo, erotismo a freddo, " cocktail'parties ", fracasso) e non ci fosse dietro una società ancora libera, che a Dusseldorf non si vede, poiché la libertà non si può imitare, la Russia avrebbe presto partita vinta». La « civiltà tirata a tuoi■&o~>,'^G'~dì plàgio %"rtwfT?,'' rispecchia tuttavia Varchitettura moderna d'ogni paese, oltreché i grattacieli di New York e Chicago, mentV**1 W-'matrIce di Berlino Est è inconfondibile. Per il resto non si può dar torto M * B*»by?^gtt albcfgM dettla Germania di Bonn, cerii signori col sigaro in bocca e U colletto inamidato sembrano Imitare non già gli esponenti dette grandi corporation? americane, ma le loro caricature. A Francoforte, Jrai monumenti del neo-capitalismo, in cemento, allu-.ninio e vetro blu, avevo osservato che i giovani tedeschi sembravano americani; nel fisico e nel portamento, negli abiti, nei gusti, nell'alto potere di acquisto anche in acerba età. TI fatto era già. ammesso per certo: «...la musica delle nostre orchestre, la forma dei nostri colletti, il taglio dei nostri pantaloni, il modo di scrivere i nostri nomi (Walter M. Meyer)... ». Adesso il < Bild » calcola ohe il teen&ge market della Germania Occidentale, ossia il mercato dei beni di consumo offerti agli adolescenti per soddisfare finanche i loro « bisogni artificiali », ha assunto proporzioni americane. .Le spese dirette di questi teen-agers raggiungono una somma di marchi che corrisponde a 800 miliardi di lire all'anno. Dall'altra parte del imuro», a Berlino Est, cambia intanto la stessa lingua tedesca. ^énfòie non gono sensibile] I piovani comunisti adottano un gergo speciale, che risulta dal connubio fra il vecchio vocabolario e la terminologia sovietica di partito (parole russe, formule, sigle, concetti abbreviati). Il tBlick Punkty, rivista giovanile di Berlino Ovest, ha pubblicato una guida per la comprensione di tale nuova lingua. Si può dire, quasi, che se oggi un giovane comunista di Pankow e un socialdemocratico di Bonn fossero disposti a discutere, dovrebbero servirsi d'un interprete. « 7 giovani tedeschi — mi disse un regista sovietico — io li compiango. Vivono nello stesso tempo due vite opposte ». Sebbene dovunque, ma non in Germania, si discuta sulle alienazioni del mondo contemporaneo, sono essi 1 più alienati. Non possono credere nell'unificazione tedésca, che l'Urss non concederà mai, a nessun costo, né rifarsi al passato. Sono prigionieri del «muro* all'Est e del moderno entertainment all'Ovest, vittime di nazionalismo o nichilismo. Vi è di più: in Germania l'indifferenza può apparire persino saggia, come l'unica soluzione che non urti contro il rischio atomico. Indifferenza significa, per l'appunto, estraniazione. L'ultima generazione tedesca, la « stirpe sconosciuta », quando non lancia già grida nazionaliste, si mimetizza in tutto ciò che è straniero. I « giovani leoni » si trasformano in camaleonti. A Berlino Est, luogo d'incontro dei giovani è il tPresse Cafè», sulla Friedrichstrasse, che somiglia a certe sale dell'Arbat di Mosca. A Berlino Ovest c'è l'< Eden Saloon», gestito da un industriale del cinema in Damaschken strasse; libera: < taverna» da Greenwich Vittogè. La Frankfurter Alleo somiglia al Leninski} Prospekt, Kjtrfjlrs(cjidamm_rico^la Broadway. Il migliore albergo di Berlino Est si chiama « Ne va », il « top » di Berlino Ovest è VHUton. Il cBildì., in un'inchiesta ' sull'ultima generazione C«Jugend '6S»), afferma che i giovani della Germania Oc Gi¬ alla religione. Solo ti su cen¬ to praticano un culto. E che cosa fanno le chiese per attrarre i ragazzi? Il tempio evangelico di San Paolo, ad Amburgo, ha sostituito all'organo un'orchestra jazz (vibrafono, sassofono, chitarra, contrabbasso, batteria). I niovani che accorrono a quelle funzioni speciali battono il ritmo con i piedi. Pure n. Berlino Ovest, durante il festival, tedesco del jazz, la chiesa cattolica di Sudstern sostituì all'organo alcuni jazzisti. -Imitano "anche Barlem Troppo zelo, all'Est- e all'Ovest, quasi che vogliano condurre all'assurdo le duo facce del mondo contemporaneo Nasce il presentimento che un giorno, sema preavviso, cadranno i costumi, i trucchi, i simboli, ed emergerà qualche cosa di nuovo, o di vecchio, che potrà stupire o atterrire. Alberto Ronchey

Persone citate: Alberto Ronchey, Eden Saloon, Erich Kuby, Johnson, Linden, Nasce, Pergamo, Uwe Johnson, Von Paulus, Walter M. Meyer