In nella espansione rispello al '61 il commercio ilaliano con resterò

In nella espansione rispello al '61 il commercio ilaliano con resterò le dire definitive del primo semestre di quest'anno In nella espansione rispello al '61 il commercio ilaliano con resterò Le esportazioni sono salite del 16 per cento, le importazioni del 10,8 - Ridotto del 5 per cento il disavanzo ■ In forte incremento le vendite di ortofrutticoli, automobili e tessili - Il volume degli scambi aumenterà per le recenti riduzioni doganali (Nostro servizio particolare) Roma, 24 agosto. Come aveva preannunciato nei giorni scorsi il ministro Preti, il consuntivo del nostro commercio estero per il primo semestre 1962 appare assai lusinghiero. Le importazioni risultano in aumento . rispetto al corrente periodo dello scorso anno del 10,8 per cento; le esportazioni sono cresciute Jn misura ancora superiore (4- 16,1 per cento). Il disavanzo della bilancia commerciale si è pertanto ridotti -di un» ^rrtrna" * rniiVaT* di (da 417,6 a 397,6 miliardi), ossia di quasi il 5 per cento. Se si confrontano le percentuali citate con quelle relative al primo trimestre '62, si riscontrano variazioni quasi irrilevanti. La regolarità nel mantenere un netto distacco rispetto al 1961 è di buon auspicio per il consuntivo finale; sarebbe però necessaria un'ulteriore accelerazione nei prossimi mesi, per arrivare a fine dicembre con un margine di vantaggio altrettanto vistoso. Sul finire del 1961 si ebbe una « impennata » della congiuntura piuttosto eccezionale, sia sotto il profilo della domanda interna che per quanto riguarda la domanda estera. Potrà ripetersi il fenomeno anche quest' anno? E' lecito dubitarne in basVShe notizie' Hispon'iSflI sull'economia dei principali Paesi industriali dell' occidente. Ma non si può escluderlo del tutto, tenendo conto del fatto che l'Italia è uno dei pochi paesi che può fare assegnamento su riserve di manodopera ancora inutilizzate e su una domanda interna di beni di consumo ancora lontana dalla saturazione. Si deve inoltre considerare che il volume degli scambi commerciali è destinato ad aumentare per effetto delle riduzioni doganali comunitarie già entrate in vigore col 1° luglio e di quelle di prossima applicazione decise dal governo italiano per bloccare l'aumento uei prezzi. Quanto al traffico per paesi, va sottolineato il forte in- "Tèsti?*déirSre"a "cfél"''Mercalo Comune e in particolare con la Germania e con la Francia. Relativamente stazionario invece il commercio con gli Stati Uniti. Per le singole merci, ci limiteremo a pochissime osservazioni. All'importazione, rileveremo il forte aumento nell'acquisto dì rottami e di semi lavorati siderurgici, di lana grezza, di rame e di carni: in sensibile calo viceversa l'importazione di cotone grezzo e ridotta ai minimi termini quella di frumento. All'esportazione 1 fatti più significativi sono il c boom » ortofrutticolo ed i progressi del settore automobilistico e cremante- degli .^scambi colj^tessile. ar ar.

Persone citate: Preti

Luoghi citati: Francia, Germania, Italia, Roma, Stati Uniti