Domenica si apre la caccia in pianura 23 mila fucili si preparano a sparare

Domenica si apre la caccia in pianura 23 mila fucili si preparano a sparare Domenica si apre la caccia in pianura 23 mila fucili si preparano a sparare Primo consiglio: prudenza - In campagna ci sono ancora molti villeggianti - Non è più obbligatoria la licenza: sarà sospeso il ripopolamento della selvaggina? Si apre domenica la stagione della caccia in pianura mentre in montagna sarà consentita solo dal a settembre. I cacciatori in Torino e provincia sono 23 mila ed è facilmente prevedibile che domenica « usciranno » in massa per non perdere il vantaggio di battere le campagne subito, quando la selvaggina è ancora numerosa e sono possibili buoni carnieri. Ventitremila fucili sono molti: per evitare incidenti sarà necessaria molta prudenza. Siamo nella stagione in cui nei centri della provincia ci sono ancora numerosi villeggianti. E* noto poi che alla domenica le famiglie amano compiere brevi gite nei dintorni e consumare la merenda sui prati o nella boscaglia. I cacciatori hanno il dovere di tener conto di lutto ciò. Sparare al minimo stormir di fronda o alla cieca o in vicinanza di centri abitati ptiò essere causa di gravi disgrazie. • Inoltre, se è lecito un suggerimento, i cacciatori dovrebbero astenersi dall'esibire con ostentazione le loro prede. Non a tutti torna gradevole la visla di una lepre insanguinata o di un grappolo di passeri inanimati. Gli esperti prevedono « un'apertura mediocre ». Sembra infatti che la persistente siccità renderà difficoltoso il lavoro dei cani che sul terreno arido « non sentono la selvaggina». Poi ci sono I problemi organizzativi della categoria. La Corte Costituzionale, con la sentenza del 7 giugno scorso, ha stabilito che l'Iscrizione all'Associazione cacciatori non è obbligatoria. Prima invece per ottenere la licenza occorreva essere in regola con le quote sociali; 2500 lire all'anno che vengono cosi suddivise: 1100 lire alla sezione comunale per II ripopolamento periodico della selvaggina, 1400 lire alla sezione provinciale per l'amministrazione e la sorveglianza. Per 11 ripopolamento quest'anno nella provincia di Torino sono state liberate a500 lepri, 1800 coppie di starne e 1500 fagiani con una spesa totale di 45 milioni. Inoltre le quole dei soci sono servite a tenere in servizio dieci guardie giurate, con compiti di sorveglianza nelle zone a loro assegnate e quattro Impiegati per le pratiche d'ufficio. La tessera associativa comprende inoltre l'assicurazione: un milione in caso di morte o di invalidità permanente; 600 lire al giorno per invalidità temporanea; un milione per danni alle cose ed alle persone. Nonostante questi vantaggi sinora solo 16 mila cacciatori torinesi su 23 mila hanno pagato le quote sociali. Ciò rischia di mettere in crisi l'Associazione: <Nelle prossime assemblee — ci è stato dichiarato — i soci che hanno versato le quote dovranno decidere se nell'inverno prossimo sarà il caso di procedere ancora al ripopolamento che ovviamente andrebbe a vantaggio anche di coloro che non hanno più pagato le S500 lire ». Colonie Fiat —- i.e .bambine partite mercoledì sera per la colonia di Marina di Massa sono giunte felicemente a destinazione.

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