Ln Corte dei Conti critica l' azione di alcuni enti statali

Ln Corte dei Conti critica l' azione di alcuni enti statali HbMmpegntrdel governo permoratinare te-vita pubblica- Ln Corte dei Conti critica l' azione di alcuni enti statali Troppi "consulenti", bene pagati, attorno alle aziende preposte alla riforma agraria - Le organizzazioni per l'assistenza e la previdenza hanno speso in stipendi e spese proprie la vistosa somma di 1700 miliardi in un anno (Nostro servizio particolare) Roma, 17 agosto. La moralizzazione dei diversi settori della vita pubblica è argomento non nuovo per lo stesso presidente del Consiglio, che ne trattò sia presentando il programma del nuovo governo al Parlamento, sia in successive dichiarazioni. E' molto probabile che tale tema venga riproposto all'attenzione di tutti i membri del Gabinetto, nel quadro di un vasto esame dei problemi amministrativi e legislativi più urgenti che il Consiglio dei ministri terrà nella prima riunione dopo le ferie e prima che l'attività politica riprenda il ritmo normale. Rientrato a Roma oggi pomeriggio Fanfani, secondo voci raccolte a Palazzo Chigi, intenderebbe convocare i colleghi per la fine della prossima settimana, probabilmente proprio il 25 agosto. Lo spunto per discutere della necessità di più attenti controlli nella gestione degli enti pubblici sarà dato dalla circolare che il ministro del Tesoro Tremelloni ha emanato • nei giorni scorsi proprio su questo argomento (e la circolare ha saguito di poco la denuncia di un giornale cattolico su casi relativi alle direzioni di quegli enti). La circolare del ministro Tremelloni assume aspetti di gravità ancora maggiore se si considera che essa è stata a sua volta provocata da una relazione che la Corte dei Conti ha presentato al Parlamento e dedicata agli enti sovvenzionati dallo Stato, La Corte dei Conti è il massimo organo di controllo amministrativo dello Stato, che ha tra i compiti istituzionali proprio quello di partecipare al controllo degli enti sovvenzionati dallo Stato e di riferire direttamente al Parlamento sui risultati del controllo eseguito: Molte sono le critiche dedicate nella prima parte alla gestione degli enti di riforma, dei quali la Corte dei Conti ritiene sarebbe opportuno prendere in considerazione l'esigenza di predisporre fin da adesso un piano di smobilitazione. Per quanto riguarda i bilanci, nella -relazione'si afferma enei termini fissati dalle norme istituzionali per la loro formulazione ed approvazione non vengono osservati da alcuni enti/ « nessuna norma particolare — è scritto testualmente — disciplina la contabilità degli enti di riforma fondiaria >. Anche il ricorso all'opera dei « consulenti » non trova consensi alla Corte dei Conti, che rileva come tali « consulenti » prestino la loro opera « in via continuativa e permanente per cui si concretano in vere e proprie assunzioni », e pertanto si rende necessaria l'emanazione di norme che indichino senza possibilità di equivoci il principio della temporaneità del rapporto d'impiego. Altra materia che attira le critiche della relazione è rappresentata da « inadempienze di maggior rilievo, constatate nella adozione della trattativa privata, nella commessa dei lavori e delle forniture, in luogo dell'asta pubblica e della licitazione privata ». Definite « illegittime » le iniziative assunte da taluni enti per far fronte alla disoccupazione e alla crisi dell'artigianato, si avanza qualche dubbio anche sulla legittimità della conduzione > provvisoria di terreni espropriati e non ancora assegnati. Nella seconda parte, la Corte dei Conti si riferisce all'altra categoria di enti, quella ■limili riiiiiiiini mi liiiiiiillilillliiiiiliiii preposta all'assistenza e alla previdenza, la cui gestione — è sottolineato — in un solo esercizio, quello del 1958, è costata 1700 miliardi. Le entrate di tali enti — osserva la relazione — « provengono quasi esclusivamente dai contributi dei datori di lavoro e degli iscritti e talora anche da interventi della collettività attraverso i contributi dello Stato»; ne -deriva « la necessità che l'attività di tali enti sia sempre condizionata dalla gestione economica dei fondi ». Tra le disfunzioni contabili criticate dalla Corte dei Conti appaiono squilibri a volte no¬ llllllllllllllllllllt lllllllllllllllllllMIItllllll tevolissimi tra le spese e le entrate, e contemporanee anticipazioni finanziarie, destinate a colmare i deficit, tra enti diversi, in casi eccezionali addirittura da parte di istituti estranei al settore. Fatti di questo genere <t vengono a modificare la natura della contribuzione la cui destinazione è, o apparentemente si presenta, differente da quella effettiva ». « Uniformi disposizioni per tutti gli enti, in modo da evitare diversità di criteri in una materia dì così rilevante importanza ai fini patrimoniali » vengono chieste con urgenza. g. n lllllllllllllllllllllMIIIItlI llllllllTllllHIIIHlHI

Persone citate: Fanfani

Luoghi citati: Roma