Diciassettenne aggredita e seviziata da tre giovani in campagna ad Asti

Diciassettenne aggredita e seviziata da tre giovani in campagna ad Asti Diciassettenne aggredita e seviziata da tre giovani in campagna ad Asti Uno è stato arrestato : nega - La ragazza, fuggita di casa, dice di essere stata anche rapinata di 20.000 lire - Si cercano i due presunti complici : sarebbero in Liguria (Dal nostro corrispondente) Asti, 14 agosto. La Squadra Mobile ha arrestato un giovane manovale, Gioachino Di Liberto, di 21 anni, proveniente dalla Sicilia e da poco residente ad Asti: le accuse sono di rapina e violenza. Due altri giovani sono ricercati dovendo rispondere degli stessi reati. La vittima della rapina e degli atti immorali è una ragazza di 17 anni, fuggita un mese fa dalla sua famiglia a Viverone e stabilitasi ad Asti dopo avere girovagato in diverse città del Piemonte. Alcuni giorni addietro la giovane aveva incontrato in corso Stazione un giovane in moto che l'aveva invitata a seguirlo in campagna. Essa aveva accettato. Il giovane, fattala salire sul seggiolino posteriore, si era diretto verso la campagna attorno al cimitero urbano. Qui, in un angolo appartato, vi erano altri due giovani in attesa. Pare si trattasse di amici del motociclista. Secondo quanto la ragazza ha dichiarato più tardi alla polizia, appena scesa dalla mo¬ to venne aggredita dai tre giovani che, dopo averla imbavagliata, le strappavano i vestiti e a turno la seviziavano. Prima di abbandonarla semisvenuta, i tre si impossessavano del portafoglio della ragazza, contenente 30.000 lire. Quando la giovane rinvenne anziché correre dai carabinieri o in questura, si recava in città e si metteva alla ricerca dei suoi aggressori. Le ricerche durarono sino a ieri quando riuscì a rintracciare e a identificare nel Di Liberto il giovane che l'aveva portata in moto nel luogo dove poi subì le sevizie. Essa lo affrontava chiedendogli la riconsegna del denaro, ma aveva un rifiuto perché il giovane dichiarava di non averla mai vista prima. Anche dopo avere identificato il suo aggressore, la ragazza non presentava alcuna denuncia. Il fatto veniva tuttavia a conoscenza della questura. Il commissario dott. Fusaro e il maresciallo Angelini iniziavano indagini, rintracciando la ragazza e poi il manovale nella sua abitazione e lo arrestavano. Il Di Liberto nega ostinata¬ mente di avere partecipato all'aggressione della giovane; sostiene di non averla mai incontrata prima, ma la ragazza, in un confronto, ha confermato le sue accuse. Gli altri due aggressori si trovano, pare, in Liguria. Ora sono ricercati. La giovane è stata riaccompagnata a casa da due agenti. a. m.

Persone citate: Angelini, Di Liberto, Fusaro, Gioachino Di Liberto

Luoghi citati: Asti, Liguria, Piemonte, Sicilia, Viverone