Gli Enti pubblici richiamati a una migliore amministrazione

Gli Enti pubblici richiamati a una migliore amministrazione Severa circolare del ministro del Tesoro, on. Tremelloni- Gli Enti pubblici richiamati a una migliore amministrazione La gestione del denaro del contribuente «non sempre risulta improntata alla necessaria regolarità formale» - Nuove norme per la compilazione dei bilanci •-«Devono essere esclusi tutti gli investimenti che non rientrano nelle finalità istituzionali » ("Nostro servizio particolare) Roma, 13 agosto, n ministro del Tesoro, onorevole Roberto Tremel'oni, ha diramato nei giorni scorsi una circolare a tutti gli enti di diritto pubblico in occasione dell'inizio dell'anno finanziario. Il testo della circolare, reso noto stamane dall'ufficio stampa dello stesso dicastero, negli ambienti politici è apparso piuttosto severo specialmente dove si afferma che, come rilevato dai competenti organi di controllo, «non sempre le gestioni degli enti pubblici risultano improntate alla necessariamente rigorosa regolarità formale > e che < qualche riserva può esprimersi per quanto riguarda il proficuo impiego delle rispettive risorse >. < Nella face storica attuale nella quale l'azione dello Stato assume un rilievo quanto mai spiccato — scrive tra l'altro il Ministro — si palesa necessaria, in ispecie da parte del ministro del Tesoro, una opera di intensificato vigore nella vigilanza su tutto il complesso della pubblica finanza >. Un particolare richiamo merita la compilazione dei bilanci e al riguardo il Ministro si diffonde ad indicare una serie di punti tecnici che gli enti dovranno d'ora innanzi osservare e che peraltro rispondono a quanto dettato in materia dalla, vigente legislazione. E cioè: « Un riesame dell'effettiva funzionalità del bilancio in relazione agli scopi conoscitivi ad esso assegnati; un'omogenità formale dei bilanci degli enti affini, tale da consentire una efficace comparazione tra dì essi; la formazione, negli enti composti, di un bilancio consolidato, il quale, u anche non previsto in Italia da alcuna norma di legge, costituisce tuttavia un valido strumento conoscitivo della gestione svolta, nei rapporti con i terzi> . Inoltre, prosegue il ministro del Tesoro, trattandosi di enti che amministrano per fini di legge denaro pubblico « ai documenti tradizionali, cioè» il conto esercizio ed conto patrimoniale, sembra opportuno aggiungere un terzo documento che dia ragione delle variazioni intervenute nel fondo di dotazione iniziale e nei suoi componenti, come espressione finanziaria della gestione svolta >. La circolare ministeriale conclude mettendo l'accento sulla opportunità di un con tinuo riesame dei criteri per una saggia scelta degli investimenti da effettuare: «Premessa ovviamente la esclusione di tutti gli investimenti non rientranti nelle finalità istituzionali, finalità determinate dalla natura pubblicistica degli enti, si richiamano i criteri di redditività cui tali investimenti debbono ispirarsi, nonché il criterio di una aggiornata liquidità dei medesimi onde la garanzia delle riserve sia effettiva e non solo nominale ». La prima reazione alla circolare di Tremelloni si avrà domattina sul giornale del suo partito La Giustizia, il quale, commentando l'iniziativa del ministro socialdemocratico, afferma che sono richiami «alcuni dei quali anche severi, ispirati ad un profondo rigorismo morale, che tendono a prevenire situazioni illegittime e pregiudizievoli, ma senza dubbio rispondenti a talune esigenze da più parti espresse >. Dopo aver riassunto i capisaldi della circolare, La Giustizia così conclude: «Affermando questi principi di buona amministrazione, il compagno Tremelloni non ha sconfessato i destinatari della circolare. Li ha invitati, invece, alla necessaria collaborazione nell'ambito di una reciproca e responsabile assistenza e in un clima di vicendevole fiducia, assistenza e fiducia che devono caratterizzare i rapporti fra il " vigilato " e il " vigilante ". « Cosi facendo il governo attuale rompe con la politica della improvvisazione e del pressapochismo e imprime anche nel delicatissimo settore degli enti pubblici una svolta I sostanziale. Ciò contribuirà — ne siamo certi — a rafforzare] la fiducia nel paese in tutto | ciò che è " pubblico " ed a convincere il cittadino contribuente che il denaro versato all'erario sarà impiegato produttivamente e senza sperpero nel suo stesso interesse, che è l'interesse di tutti noi ». Anche VAvanti! di domattina definisce la circolare come «un severo richiamo contro le disfunzioni e le insufficienze amministrative ». Scrive che l'iniziativa del ministro Tremelloni «non può essere considerata come un puro e semplice atto formale di ordinaria amministrazione » Glcofotidisuenuglid< chinscqtiimsoreziD(ae pocomtepnstlagigidpmnbddchrinpsodpsdncscarpfdopapastcsPtmitniilvmmzdsia per il contenuto polemico della circolare e delle diretti-ve che in essa si prescrìvonoai responsabili della gestionedegli enti pubblci, sia per le circostanze in cu: essa viene emanata con accompagnamento di ampia pubblicità >. r. m.

Persone citate: Roberto Tremel'oni

Luoghi citati: Italia, Roma