Visti come due punti luminosi nel cielo notturno di Parigi
Visti come due punti luminosi nel cielo notturno di Parigi Visti come due punti luminosi nel cielo notturno di Parigi Anche dall'osservatorio di Meudon hanno potuto osservare ad occhio nudo il passaggio dei due «Vostok» - I commenti della stampa francese (Nostro servizio particolare) Parigi, 13 agosto. I parigini rimasti in città nonostante il tradizionale esodo di ferragosto sono stati per tre minuti naso all'aria, stasera, per assistere al passaggio dei vascelli spaziali sovietici. La traiettoria dei cosmonauti (che da Dieppe hanno attraversato quasi tutta la Francia in direzione sud-est fino a Chambery) era stata annunciata con abbondanza di particolari dai giornali del pomeriggio e i punti sopraelevati della capitale sono stati invasi da una marea di persone che, con l'aiuto di binocoli e di canocchiali, cercavano di distinguere nell'incipiente oscurità del cielo le luci di < Vostok III » e di « Vostok IV». II passaggio era atteso per le 20,39, ma trascorsi i tre minuti durante i quali — secondo quanto era stato annunciato — 1 due vascelli spaziali dovevano essere visibili nel cielo, i curiosi hanno fatto ritorno alle proprie case insoddisfatti. Se qualcuno infatti giura di avere visto i satelliti, altri affermano che la foschia e il fumo delle fabbriche della città avevano impedito di scorgere le luci, e che al massimo s'era trattato di una suggestione collettijva o di una illusione ottica. A Meudon, alla periferia di Parigi, una piccola folla aveva risposto all'appello di c Radio Europa n. 1 », che ha registrato un servizio davanti all'osservatorio meteorologico per ritrasmetterlo più tardi. Sembra che in quel punto la osservazione sia stata più facile e lo stesso radiocronista ha affermato di avere scorto due punti luminosi spostarsi nel cielo. Per sapere la verità, in ogni caso, bisognerà attendere che si siano pronunciati gli esperti dei vari osservatori. Que iti hanno reso noto che < Vo stok III » e < Vostok IV » erano stati perfettamente visibili nel cielo di Parigi nella serata di domenica alle 21,11. A quell'ora, però, nessuno li attendeva e i satelliti erano passati sulla capitale quasi inosservati. Intanto la stampa francese dedica all'avvenimento un grandissimo risalto. L'editorialista di Le Monde, commentando i riflessi politici dell'impresa sovietica, scrive: c L'Urss continua a segnare punti in questo strano torneo che si svolge nello spazio infinito e che ha come spettatori tutti i popoli. Via via che il progresso delle armi e' la stabilità della società eliminano le forme tradizionali della lotta di potenza, questa competizione diventa la sola in cui i due sistemi che si disputano il mondo possano fornire in modo clamoroso la prova della propria superiorità. Il confronto dei tassi di aumento economico è infatti infinitamente meno eloquente, e ai poveri uomini importa poco sapere se il proprio paese produce una maggiore quantità di'acciaio, se essi, in fin dei conti, hanno le stesse difficoltà per nutrirsi e per cambiare alloggio. « La corsa nello spazio — continua Le Monde — esalta invece l'uomo, il suo bisogno di infinito e di soprannaturale. Cento anni dopo Giulio Verne, Nicolajev e Popovic appaiono come gli dei della religione scientista. Ci porterà essa la felicità? Rabelais scriveva tanto tempo fa che "scienza senza coscienza non è che rovina dell'anima". I. m.
Persone citate: Giulio Verne, Popovic, Rabelais, Vostok Iii
Luoghi citati: Chambery, Francia, Meudon, Parigi, Radio Europa, Urss
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