La Russia teme i progressi del Mercato Comune europeo

La Russia teme i progressi del Mercato Comune europeo La Russia teme i progressi del Mercato Comune europeo Lo sviluppo economGli accordi doganali il blocco orientale - (Nostro servizio particolare) New York, 7 agosto. L'obbiettivo più frequente degli attacchi di Mosca non è stato nelle ultime settimane la politica degli Stati Uniti ma il Mercato Comune e quello che esso rappresenta nel cammino verso l'unità poitica dell'Europa. Fino a poco tempo fa — rileva il periodico americano V. S. News World Report — i sovietici non avevano preso molto sul serio i tentativi di integrazione economica europea, ignorando sistematicamente ogni progresso raggiunto in questi anni. Ma ora che il Mec ha superato la prova, Kruscev ha concentrato tutti i suoi sforzi propagandistici per impedire che la politica del Sei ottenga nuovi, clamorosi risultati. In un modo o nell'altro, il successo dell'idea europeistica tocca interessi vitali dell'Unione Sovietica e, anche se il Cremlino non ha spiegato quali siano i motivi della sua ostilità, non è difficile immaginarli. Uno di essi è di natura ideologica. Le previsioni di Marx in questo dopoguerra non si sono affatto avverate. Il « capitalismo », invece di crollare, è divenuto più forte. Il nuovo mondo, dopo aver ottenuto l'indipendenza, ha per lo più rifiutato il sistema comunista e ha pre¬ loiiili)iiiiiiiiiiiiiiiiiiMitiiiiniit iifiiiiiMKriic ico del « capitalismo » nell'area della comuni Una futura unione politi ferito stringere nuovi rapporti con gli Stati colonizzatori. Lo stesso Kruscev non è più convinto dell'inevitabilità della guerra tra Oriente e Occidente; e i lavoratori non hanno accolto in nessun paese l'invito a risolvere con la violenza la lotta di classe. Ora poi si verifica il fat- Spionaggio «industriale)) in Austria a favore dell'Est Vienna, 7 agosto Un grave affare di spionaggio economico a favore di paesi dell'Europa orientale e di traffico illecito di leghe metalliche segrete è stato scoperto in Austria. Una decina di persone sono state tratte in arresto dalla polizia austriaca, a quanto annuncia il quotidiano Kurier. Lo spionaggio, riferisce il giornale, avrebbe riguardato particolarmente leghe di acciaio speciale per missili, motori a reazione e reattori nucleari fabbricati da una grande industria di Reutte, nel Tirolo. to più importante e inatteso — prosegue il periodico americano — gli Stati più avanzati d'Europa, liberi da mire imperialistiche, intensificano i propri sforzi per un'unione politica ed eco- iiMiit iiriitiiiiiii iiiiiiEiriim inumi occidentale disturba la prtà aumentano la concorreca europea rafforzerebbe nomica che permetterà loro di superare la Russia in capacità produttiva, oltre che in tenore di vita delle popolazioni. E gli operai del mondo capitalista, invece di essere sempre più oppressi dai datori di lavoro, sono in 1 grado di acquistare case e j ì automobili, di godere me glio del tempo libero, di divenire agiati borghesi. Tutto ciò contraddice in pieno alla propaganda comunista e ne annulla l'efficacia anche nelle nazioni più arretrate. Inoltre nei paesi che hanno ottenuto da poco l'indipendenza, il tenore di vita è un obbiettivo ben più importante del livello d'industrializzazione e dei successi spaziali. Il Mec ha contribuito ad accentuare questa differenza tra i due sistemi politici mondiali, e ha creato perciò notevoli difficoltà alla politica di Mosca. Ma il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori ha danneggiato l'Unione Sovietica anche nelle nazioni già associate al Mercato Comune, togliendo mordente alle rivendicazioni dei partiti comunisti occidentali. Ancora più preoccupante I per il Cremlino è l'influenza ì che la crescente prosperità dell'Europa occidentale esercita sui paesi satelliti. Il contrasto è stridente e i popoli dell'Europa orientale ne sono consapevoli. A mano a mano che i Sei fanno ulteriori progressi verso la unificazione, per la Polonia e l'Ungheria si crea un polo d'attrazione, la cui potenza non si può per ora valutare, ma che darà serie preoccupazioni ai dirigenti comunisti. Anche altri elementi — politici economici e militari — concorrono a determinare l'atteggiamento dei russi. Il danno più immediato della realizzazione del Mec per il blocco sovietico è proprio economico. L'Europa orientale ha sempre fornito all'Occidente generi alimentari e materie prime, ed ha costituito un mercato per le fabbriche del mondo libero; ma con la progressiva riduzione delle tariffe doganali all'interno del Mercato Comune, è cresciuta per gli Stati satelliti la difficoltà di smerciare i propri prodotti. E se non si rivedranno le attuali condizioni di scambio il commercio con l'Occidente andrà sempre peggio e lo sviluppo industriale degli Stati legati a Mosca sarà ulteriormente ritardato. Infine, le ripercussioni militari e polìtiche. Per adesso non ce ne sono. Ma se si farà l'unificazione polìtica dell'Europa, saranno di grande importanza. Mosca si troverà di fronte a un opaganda marxista nza agli scambi con l'alleanza atlantica potente blocco di popoli che volontariamente hanno unito le proprie risorse e scelto una politica comune. La potenza militare di tale unione sarebbe notevole e rafforzerebbe ancora di più 1 l'alleanza atlantica, j pino a questo momento, ì tuttavia, Kruscev non ha saputo opporsi efficacemente al Mec e si è limitato ad affermare che esso è uno strumento dei monopoli e ad insistere durante la conferenza del Comecon (l'organismo economico dei paesi satelliti), sulla necessità di rafforzare la collaborazione tra i paesi comunisti. Al punto in cui sono le cose, Mosca può seguire solo due vie: o tentare di competere con un'Europa che si va rapidamente consolidando, o stipulare un accordo con i nuovi organi soprannazionali. Se sceglie la seconda soluzione, nei prossimi anni vi saranno rivolgimenti radicali nella situazione politica mondiale. a> p IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

Persone citate: Kruscev, Marx