Partito da New York l'aereo con la Presidentessa e la figlia

Partito da New York l'aereo con la Presidentessa e la figlia Partito da New York l'aereo con la Presidentessa e la figlia (Dal nostro corrispondente) New York, 7 agosto. La notte sull'oceano, volando da ovest a est, è brevissima. Quando la presente nota, fresca di stampa, apparirà in Italia, Caroline starà probabilmente dormendo e volando sopra le nuvole rosa e bianche che, come una spessa coltre di bambagia, coprono il mare. E sua madide guarderà lo spettacolo radioso dell'alba, attraverso il cristallo del reattore della Pan American, su cui la Prima Signora d'America e la figlia bambina sono salite alle ore 9,40 di questa sera. La partenza è stata regolare e l'arrivo a Roma è previsto per le ore 10,30 di domattina. La signora Kennedy e la figlia sono accompagnate da un imprecisato numero di persone del servizio di sicurezza (pare che siano sette, in tutto), da undici bagagli, dal sacco delle mazze da golf e dalle racchette da tennis. Le notizie dall'Europa all'America si scambiano ormai in una ridda che è spesso fantastica e prodigiosa. Cosi, oggi, qui, si parlava dei pescicani che infesterebbero il mare di Salerno, della rete di nylon con cui la polizia italiana avrebbe deciso di proteggere la « Conca dei Marini » dove le ospiti andranno a bagnarsi, di polvere repellente agli sciacalli del mare che sarebbe stata inviata urgentemente dall'America, e, infine delle strettissime macchine italiane su cui la signora Kennedy sarà costretta a viaggiare, per via delle altrettanto strette strade della riviera di Ravello, Amalfi e dintorni. Sulla faccia della signora Kennedy, in partenza, nemmeno l'ombra di queste preoccupazioni ma, anzi, il consueto radioso sorriso, sotto i capelli spavaldi mossi dal vento, mentre a piccoli passi svelti raggiungeva l'aviogetto. Jacqueline Kennedy era arrivata a New York ieri. Dormito, al solito, al Carlyle. Ha passato la mattinata e la giornata di oggi in compere. Da notare che Oleg Cascini, il suo sarto, negli ultimi quattro giorni, è stato suo ospite a Hyannis, dove — dicono gli indiscreti — ha dato gli ultimi tocchi al guardaroba italiano della sua cliente. E' bene precisare che la signora Kennedy, in Italia, a Ravello, sarà ospite del principe e della principessa Radziwill, rispettivamente cognato e sorella, i quali sono dunque 1 legali affittuari della villa di Sangro Per quel che riguarda la piccola Caroline, essa è giunta nel pomeriggio di oggi, da Washington, con l'omonimo aeroplano personale della famiglia. La bambina non ha portato con sé nessuno dei suoi cani, ma lo ha fatto, a quel che pare, per non lascia ti solo il papà, che se ne sta alla Casa Bianca. E' una casa estremamente deserta e bu rocratica, d'estate, quando non ci sono i bambini. Il fratellino è andato a passare le vacanze a Newport, nel Rhode Island dov'è la nonna materna. Alla Casa Bianca, dunque, a far compagnia al Presidente, sono almeno rimasti i cani di Caroline. Sono due: Charlie, un terrier nero, con il quale il Presidente si diverte a giocare a palla, e Pushinka, figlio della famosa Streika, il regalo di Kruscev. Charlie e Pushinka vanno talmente d'accordo fra loro che si deve finire per tenerli separati: giocano, saltano, sono vivaci e sin troppo esube ranti. Sono un esempio vi vente, han detto i cronisti, og gi, di quel che sarebbero l'America e la Russia, se, nei loro rapporti, non s'intreccias sero anche gli interessi degli altri. Sembra una battuta di spirito. Ma vai la pena di ricordare che l'ex ambasciatore americano in Russia Thompson, ora consigliere speciale del presidente per gli af fari russi, ha dichiarato proprio questo, ieri, in un'intervista rilasciata al momento di toccare, per restarvi, il suolo del suo Paese, a missione fi nita: « Le relazioni dirette tra Stati Uniti e Russia — ha di chiarato Thompson — sarebbero state sempre piuttosto buone, durante 1 miei cinque anni di permanenza a Mosca. Son diventate complesse e difficili, quando vi si sono fatai mente intromessi anche gli interessi degli altri >. I cani di Caroline Kennedy, lasciati alla Casa Bianca a far compagnia a suo padre, mentre lei fa vacanza in Italia, l'americano Charlie e il russo Pushinka, che vanno perfet tamente d'accordo, quando sono soli, sono dunque simbolo e conferma di tutto questo. Ma, anche loro, c'è da scommettere, se un terzo cane, non si sa di dove, arri vasse, comincerebbero a liti - gare. Caroline questo non lo sa g non lo ha detto. Sa solo che, alla Casa Bianca, durante la sua assenza, non entreranno certamente cani, non autorizzati a turbare l'armonia del mondo. a jj