Mosca respinge il nuovo piano degli S.U. per la tregua nucleare
Mosca respinge il nuovo piano degli S.U. per la tregua nucleare Dopo la ripresa delle esplosioni sovietiche Mosca respinge il nuovo piano degli S.U. per la tregua nucleare Il capo della delegazione russa a Ginevra, Zorin, ha promesso un accurato esame del progetto, ma ha già dichiarato che «non è incoraggiante» (Dal nostro corrispondente) Ginevra, 6 agosto. Anche se la questione della tregua nucleare non figurava all'ordine del giorno dell'odierna riunione della conferenza per il disarmo, diversi delegati, specie del gruppo dei non impegnati, hanno fatto convergere le discussioni sul progettato divieto degli esperimenti atomici: i rappresentanti del Brasile, dell'India e della Nigeria, dopo aver deplorato la esplosione effettuata ieri mattina dai sovietici nell'isola di Nuova Zemlja, hanno chiesto che venga esaminata con assoluta priorità la questione della messa al bando di tali prove, suscettibili di avvelenare l'atmosfera. Rispondendo ai delegati del blocco neutrale il capo della delegazione americana, l'ambasciatore Arthur Dean, ha precisato che ieri si è già incontrato con il vice-ministro degli Esteri russo, Zorin, per metterlo al corrente delle nuove proposte del presidente Kennedy circa lo scottante problema dei controlli: Dean ha aggiunto che non è il caso di abbandonare la speranza in un soddisfacente accordo, ma occorre avere ancora molta pazienza. Zorin, che dirige la delegazione sovietica, ha replicato: « Le prime notizie da Washington parlavano di nuove e promettenti proposte, ma dopo un loro sommario esame debbo dire che non sono poi tanto incoraggianti in quanto il governo americano non ha proceduto ad un sostanziale mutamento del suo atteggiamento in fatto di controllo: comunque il mio governo è disposto ad esaminare attentamente le nuov-3 proposte americane ». Sebbene la ripresa degli esperimenti atomici dell'Urss abbia notevolmente appesantito il clima delle conversazioni ginevrine, negli ambienti vicini alla conferenza sul disarmo si è dell'opinione che le nuove proposte degli Stati Uniti possano favorire un'intesa OvestEst in merito alla tregua nucleare: infatti Washington è disposta a fare varie concessioni nel senso che riconosce il concetto dei controlli nazionali, purché i centri di registrazione vengano posti sotto la sorveglianza di un organismo internazionale, ossia del ;l'Onu ' In altre parole, l'America rinunzia praticamente ai posti di controllo permanenti nel territorio dell'Urss, ma insiste tuttora nelle cosiddette ispezioni volanti nel caso di fenomeni sospetti: tutto sta ora a vedere, si argomenta qui, se l'Unione Sovietica sarà a sua vòlta disposta a fare qualche concessione accettando un mi npgvilpetcnvrtrdmdCpIriclctslisIIIMIIIIIIIIIIllMIIIlMIIIllllllllMIIllltlllllllllMllll nimo di controlli in casa propria. Con molta attenzione vengono seguiti gli incontri privati fra Dean e Zorin: dopo il primo colloquio di ieri, i capi della delegazione americana e sovietica si sono nuovamente incontrati oggi per trovare, come si afferma in circoli bene informati, un punto di avvicinamento. I sondaggi verranno proseguiti domani mentre la prossima seduta plenaria della conferenza per il disarmo è fissata per dopodomani, mercoledì, al palazzo dell'Onu. \, f.
Persone citate: Arthur Dean, Kennedy, Zorin
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