Il direttorio di Ben Bella si insedia domani ad Algeri di Sandro Volta

Il direttorio di Ben Bella si insedia domani ad Algeri Il direttorio di Ben Bella si insedia domani ad Algeri Sostituirà il governo provvisorio di Ben Khedda - Liberato il ministro berbero che fu arrestato due giorni fa - Lunga riunione del consiglio ' dei ministri francesi sugli ultimi avvenimenti nel Nord Africa (Dal nostro corrispondente) Parigi, 31 luglio. L'arresto di Mohamed Boudiaf, vice-presidente del governo provvisorio algerino, principale avversario di Ben Bella, avvenuto ieri da parte delle truppe della Willaya 1, comandata dal colonnello benbellista Boumedienne, minacciava di far fallire l'accordo che è sul punto di venir concluso fra le varie fazioni che si contendono il potere. Oggi, però, Boudiaf è stato liberato, in seguito all'intervento personale di Ben Bella, e le previsioni sono di nuovo improntate a un cauto ottimismo. Rabat Bitat, ministro di Stato incaricato degli Affari militari nel governo provvisorio, è partito stasera in aereo dalla capitale per Batma, dove in' contrerà Boudiaf e lo accompagnerà ad Algeri. La riunione tra i capi, prevista per oggi, è stata rinviata appunto per l'arresto del ministro Boudiaf. Oggi sono avvenuti soltanto incontri separati tra rappresentanti di Ben Bella e Ben Khedda. L'ufficio politico, che dirigerà il paese fino alle elezioni della Costituente, entrerà perciò ad Algeri giovedì. Lo ha dichiarato stasera a Orano il portavoce del gruppo di Ben Bella, Boumedjel, il quale ha aggiunto che non è ancora deciso se il viaggio avverrà in aereo o in auto. Ben Bella e gli altri membri dell'ufficio politico partiranno da Orano all'alba e dipenderà dunque dal mezzo di trasporto se l'insediamento ad Algeri avverrà in mattinata o la sera. Della situazione algerina si è occupato anche il Consiglio dei ministri francesi, che si è riunito stamani all'Eliseo sotto la. presidenza del generale De Gaulle. Nella relazione che vi ha svolto, il ministro Joxe ha constatato che « le incertezze si prolungano con gli inconvenienti e i rischi che ciò comporta, specie per la cooperazione fra i due paesi, ma pure in questa situazione confusa, vi sono molti elementi positivi > Il ministro ha messo in evidenza che nessuno dei capi algerini ribelli contesta la validità degli accordi di Evian: quegli accordi sono anzi l'unico punto su cui non hanno mai polemizzato fra loro. E tutti considerano gli europei indispensabili all'Algeria e ritengono che la loro sicurezza deve essere garantita con ogni mezzo. A questo proposito Ben Bella ha dichiarato oggi a una delegazione della popolazione europea di Orano, che era andata da lui per fargli presenti le conseguenze dei gravi incidenti accaduti nei giorni scorsi: « Tutte le misure sono state prese perché non ci siano più rapimenti di europei. Se venite a conoscenza di nuovi fatti di questo genere, venite da me e mi impegno a risolvere il caso entro un'ora ». Il Consiglio dei ministri francese ha trattato anche il problema dei rimpatriati dall'Algeria. Risulta che dal 1° gennaio i rimpatri • sono stati 498 mila, così ripartiti: 160 mila nella zona di Marsiglia, 100 mila in quella di Parigi, 70 mila Tolosa, 50 mila Tolone, 35 mila Bordeaux, 20 mila Metz. 16 mila Ville, 16 mila Reims, 16 mila Digione, 15 mila Tour. Su questo mezzo milione di persone, che corrisponde a 150 mila famiglie, 400 mila hanno chiesto di beneficiare dei sussidi governativi, e soltanto 20 mila hanno chiesto di essere aiutati a trovar lavoro nella Francia metropolitana Si può perciò presumere che molti rimpatri non debbano considerarsi definitivi. Soltanto in autunno si potrà calcolare il numero di coloro che non intendono ritornare in Algeria II ministro Joxe non ha tuttavia nascosto le difficoltà del problema, soprattutto quando arriverà la stagione invernale e i profughi non potranno più rimanere negli attuali alloggi di fortuna. Sandro Volta

Persone citate: Boudiaf, De Gaulle, Joxe, Metz, Mohamed Boudiaf, Tolosa