Il disavanzo dell'anno fiscale 1961-62 inferiore al previsto negli Stati Uniti

Il disavanzo dell'anno fiscale 1961-62 inferiore al previsto negli Stati Uniti Il disavanzo dell'anno fiscale 1961-62 inferiore al previsto negli Stati Uniti In gennaio si calcolava un deficit di 7 miliardi di dollari: è risultato pari a 6 miliardi 300 milioni - Preoccupazioni per la continua fuga dell'oro: le riserve sono scese a 16 miliardi 300 milioni - I debiti a breve termine ammontano a 23 miliardi (Nostro servizio particolare) Washington, 19 luglio. Alla chiusura dell'anno fiscale 1962 il bilancio americano ha accusato un deficit di 6 miliardi SOO milioni di dollari. Lo annuncia l'ufficio del Tesoro e del Bilancio statunitense, rilevando che la cifra è inferiore di 700 milioni di dollari alle previsioni formulate nel gennaio scorso. Ciononostante il deficit risulta il più pesante mai registrato in 1empo di pace, fatta eccezione per il 1959 e per il 19SS, anno della guerra coreana. Ecco le cifre del bilancio così come appaiono sul rapporto mensile del ministero del Tesoro: introiti 81 miliardi 360.S67.SH9 dollari; spese S7.667.980.122 dollari; deficit 6.S07.612.86S dollari. Il governo americano deve far fronte sul piano economico alla situazione più diffìcile che si sia verificata da quando Kennedy è al potere. Secondo gli esperti, una duplice minaccia incombe sugli Stati Uniti: una nuova possibile recessione prima della fine dell'anno e la continua fuga dell'oro, che indebolisce la difesa del dollaro. Quanto al primo punto, tre elementi del c barometro economico > confermano questi timori: 1) la produzione industriale che si è fermata in giugno, dopo aver registrato notevoli incrementi nei quattro mesi precedenti; 2) l'aumento più lento dei redditi personali; S) la diminuzione del 10 % del numero di cantieri aperti in giugno in rapporto ai mesi scorsi. Per la fuga dell'oro, si fa osservare che le riserve sono scese a 16 miliardi e SOO milioni di dollari la settimana scorsa, il che significa una diminuzione di un miliardo e 200 milioni di dollari dall'elezione del presidente Kennedy e di 6 miliardi di dollari dall'inizio del 1958. Inoltre, per la prima volta da un anno e mezzo a questa parte, la speculazione contro il dollaro è ricominciata sul mercato dell'oro. Tuttavia gli operatori americani sostengono che questa sfiducia nei confronti del dollaro non è giustificata. La situazione della bilancia dei pagamenti negli Stati Uniti è migliorata notevolmente. Il sottosegretario al Tesoro, R. Boosa, ha annunciato che il c deficit » sarà inferiore quest'anno a 1 miliardo e 500 milioni di dollari contro i 2 miliardi e 500 milioni nel 1961 e s miliardi e 600 milioni in media negli anni precedenti. Da parte sua il presiden¬ 1111:111111111111111111111111111111:111111111111111111 ■ r 11 ni te del Consiglio della riserva federale M. Martin ha dichiarato che l'economia americana è in difficoltà, ma che le statistiche non giustificano il pessimismo diffuso in molti ambienti economici. Secondo alcuni esperti stranieri, però, tale ottimismo non è giustificato. La minaccia che pesa sul dollaro non dipende direttarr. nte dal « deficit » nella bilancia dei pagamenti, ma dalla sproporzione tra i debiti a breve scadenza degli Stati Uniti — che si aggirano sui SS miliardi di dollari — e le loro riserve d'oro: poco più di 16 miliardi, di cui 12 servono di copertura per }a valuta. a. f. Copyright di « Le Monde » e per l'Italia de «La Stampa» iifriifMii!>tifiiiiiirii!iiTiiiiiiiPiiiiiiiiiTiiii[iiiiiiii

Persone citate: Kennedy, M. Martin

Luoghi citati: Italia, Stati Uniti, Washington