Ampio rimpasto a Londra Sette ministri sostituiti

Ampio rimpasto a Londra Sette ministri sostituiti La grave crisi del partito conservatore Ampio rimpasto a Londra Sette ministri sostituiti Lascia l'incarico anche il Cancelliere dello Scacchiere Selwyn Lloyd - Ma la politica economica del governo non muterà - Lord Heath (che rappresenta la Gran Bretagna ai negoziati con il Mec) rimane al suo posto (Dal nostro corrispondente) IlLondra, 13 luglio. IUn ampio « rimpasto > annunciato stasera ha dato nuovo volto e nuovo carattere al governo britannico. Più che un rimpasto è una vera e propria ricostruzione. Sette ministri presenti nel governo dal 1951, quando i conservatori salirono al potere, hanno dato le dimissioni: fra essi SeHvyn Lloyd, il cancelliere dello Scacchiere. Richard Austen Butler è indicato, per la prima volta con chiarezza, come il vice di Macmillan e il suo probabile successore. L'età media del nuovo governo è 51 anni, quattro meno del precedente. Alcuni ritocchi erano previsti, ma nessuno immaginava una trasformazione tanto profonda. Macmillan — è evidente — ha voluto agire con energia e coraggio per affrontare lo dure battaglie politiche dei prossimi mesi con una < squadra > più dinamica, più fresca e meno « compromessa » da certi insuccessi del passato. Il partito conservatore sta attraversando un periodo difficile: tutte le elezioni suppletive rivelano un declino nei suoi voti a benefìcio dei laburisti e soprattutto dei liberali; le iniziative per un connubio con l'Europa hanno acceso vaste controversie; ed entro il '64 il governo dovrà presentarsi al giudizio nazionale degli elettori. Le innovazioni non hanno però toccato il campo degli affari esteri. Lord Home continua a dirigere il Foreign Office; Edward Heath, il Lord del Sigillo privato, continua a rappresentare la Gran Bretagna ai negoziati con i Sei, e Butler continua a capeggiare il gruppo ministeriale preposto all'esame è alla soluzione di tutti i problemi relativi al < Mercato Comune ». Il motivo è chiaro. Le trattative anglo-continentali sono entrate in una fase troppo complessa e delicata per affidarle a nuove mani. Scompare invece Selwyn Lloyd, il quale, a differenza di altri dimissionari, ha però rifiutato un titolo patrizio e la elezione ai Lords per restare alla Camera dei Comuni. Lloyd, che ha 57 anni, è stato successivamente ministro dei rifornimenti, della difesa, degli esteri ed ora Cancelliere dello Scacchiere. Un suo ritorno al governo è improbabile: non ha mai goduto di molte simpatie, era criticato dai suoi stessi colleghi, la sua « popolarità» era minima. Gli succede Reginald Maudling, 45 anni, già ministro delle colonie ed esperto economico. Nella sua lettera a Macmil- lan pubblicata stasera, Lloyd dice: c Caro Premier, lei mi ha detto che le sarebbero gradite le mie dimissioni, ed io appago la sua richiesta. Mi rendo conto che le politiche da me patrocinate sono state impopolari: d'altra parte io le considero giuste e credo che abbiano avuto parecchio successo >. Nella sua lettera, Macmillan ringrazia Lloyd per essere consapevole della necessità di « una vasta ricostruzione del governo ». Oltre Selwyn Lloyd, 1 ministri che, su domanda di Macmillan, hanno dato le dimissioni sono: il visconte Kilmur, Lord Cancelliere; John Scott, ministro per gli affari scozzesi; Harold Watkinson, ministro della difesa; Lord Mills, ministro senza portafoglio; Charles Hill, ministro dell'edilizia; David Eccles, ministro dell'istruzione. Non tutti sono stati ancora rimpiazzati. «. e nmCrRCPmsrtNuzNsIdv9in, i pLe novità più importanti nel 11nuovo governo sono queste: R. A. Butler diventa vice-premier con il nuovo titolo di tdd «. primo segretario di Stato * e lascia il ministero dell'Interno; Duncan Sandys serba il ministero per le relazioni col Commonwealth ma assume pure il dicastero delle colonie; Reginald Maudling diventa Cancelliere dello Scacchiere; Peter Thorneycroft lascia il ministero dell'aviazione e assume quello della difesa; Henry Brooke è ministro dell'in¬ terno. m. ci.

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