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Oltre trentamila domande in Piemonte per ottenere gli aiuti del "piano verd,, " Oltre trentamila domande in Piemonte per ottenere gli aiuti del "piano verd,, " In una interessante relazione fatta ieri dal prof. Bernardelli capo dell'Ispettorato agrario compartimentale per il Piemonte, ad un gruppo di dottori in scienze agrarie della provincia di Torino, è stata rilevata l'importanza del piano verde per lo sviluppo dell'agricoltura nazionale ed in particolare di quella piemontese nell'ambito del Mercato comune europeo, del ridimensionamento delle colture e dei miglioraménti fondiari " Sebbene la effettiva entra ta in azione del piano si sia e.vuta. solo al primo marzo 1962, oltre alle richieste di contributo già giacenti in precedenza presso gli Ispettorati provinciale e quello regionale, sono state presentate in tutto il Piemonte ben 30.000 domande riflettenti tutti gli articoli del piano verde, e, alla data del 20 maggio 1962. già erano state istruite 14.800 pratiche per un complessivo di opere pari al valore di 30 miliardi di lire. Le somme a ^disposizione deT Compartimento p'iemon^ tese da erogare in conto capitale ed in conto concorso interessi di mutui sono parò limitate a soli 6 miliardi, oltre 2 miliardi e mezzo posti a disposizione dei vari Istituti di credito per prestiti di conduzione e di esercizio. Nell'assegnazione dei contributi hanno la precedenza 1 coltivatori diretti, pei le pìccole aziende, indi le medie e le grand! aziende. Relativamente alle richieste riflettenti l'art. 12 del piano c la meccanizzazione > sono pervenute 6687 doman de per un importo di 10 mi nardi e 658 milióni di" lire" Maggiori contributi verranno concessi alle zone collinari piemontesi dichiarate ormai « zone depresse > per circa l'857c della superficie. Il prof. Bernardelli ha riferito che nelle norme annuali di applicazione del piano sono state inserite per il 1962 anche 1 settori dell'avicoltura, dell'apicoltura, della floricoltura e della rico stituzione dei vigneti specia- lizzati; inoltre, il Capo del Compartimento ha lamentato lo scarso sviluppo che ha i avuto finora la cooperazio! ne agricola e, tra l'altro, ha \ riehia'maTo l'attenzione degli j agricoltori sull'< impiego ecoI nomico > delle macchine 1 agricole n Carlo Kava