Una barca con 6 ragazzi si rovescia nel lago di Como: annegati 3 giovani

Una barca con 6 ragazzi si rovescia nel lago di Como: annegati 3 giovani Tragico ritorno da un'allegra gita fra Lezzeno ed Argegno Una barca con 6 ragazzi si rovescia nel lago di Como: annegati 3 giovani Le vittime sono una quindicenne e due studenti, l'uno di 18 e l'altro di 16 anni - I loro compagni salvati da un battello di linea - La sciagura è avvenuta, per cause imprecisate, a mezzo chilometro dalla riva - I sommozzatori non hanno ancora ritrovato le salme C2 ' Como, lunedì mattina. Tre giovani — una ragazza quindicenne e due studenti, l'uno di 18 anni e l'altro di 16 — sono annegati nel lago di Como mentre in barca stavano rientrando da una allegra gita. Tre "loro compagni sono stati salvati a stento da un battello di linea. I sommozzatori, accors. .iti luogo, non sono anco- ra riusciti a ritrovare le salme. La sciagura è avvenuta ieri pomeriggio e, fino a questo momento, non ne sono state accertate le cause: l'ipotesi più probabile sarebbe quella di un brusco movimento di uno dei gitanti che abbia fatto sbandare l'imbarcazione fino a farla rovesciare. La comitiva, domenica verso le 16,30, era salita dal pontile di Colonna di Argegno sulla barca a motore di proprietà del diciannovenne Pericle Farioli, abitante a Milano in via Imbriani SS. Il gruppo era formato da tre ragazzi e da altrettante ragazze. Ne faceva parte anche il proprietario del natante. L'imbarcazione, diretta dal Farioli, aveva puntato su Lezzeno, poi — lentamente — era ritornata al centro del lago che appariva tranquillo e popolato di scafi variopinti. Trascorrevano così due ore. Attorno alle 19 la comitiva decideva di rientrare e puntava a terra. Nulla faceva presagire la tragedia. A cinquecento metri dalla riva, però, uno dei numerosi gitanti che, data la giornata festiva, si trovavano sul lungolago di Argegno, vedeva la barca a motore sbandare lievemente, poi inclinarsi e sparire ad un tratto sotto la superficie dell'acqua. L'allarme veniva «ubico lanciato; dalla riva diverse imbarcazioni staccavano gli ormeggi e, al massimo della velocità, puntavano verso il luogo della sciagura. Da terra si vedevano i giovani tentare disperatamente di tenersi a galla; pare — adesso — che soltanto due o tre di loro sapessero veramente nuotare. Nel tempo stesso sopraggiungeva un battello della Navigazione Loriana di Como — il <Baradello> — che, abbandonando la rotta consueta, dirigeva verso i pericolanti: un marinaio, dal ponte di comando del battello, aveva scorto i giovani che stavano per annegare. La tragedia, purtroppo, si compiva rapidamente. Tre ragazzi di Colonno — gli studenti Gilberto Soldarini di 16 anni e Ferdinando Gerletti di 18 e la quindicenne Elda Soldarini. che pare sia sorella del primo — sparivano sott'acqua. Evidentemente, stremati dallo sforzo e in preda al panico, non avevano saputo resistere oltre. Il €Baradello*, appena giùnta in prossimità del luogo della sciagura, lanciava alcuni salvagente in acqita mentre due marinai si tuffavano a nuoto per soccorrere i superstiti. Dopo non pochi sforzi i soccorritori riuscivano a portare a bordo il proprietario dell'imbarcazione, Pericle Farioli, la quindicenne Maria Grazia Soldarini e Cleofe Gerletti di 14 anni. Anche queste due ragazze sono di Colonno ma non si sa ancora se sono parenti in qualche modo delle vittime della sciagura. I salvati, preda di un violentissimo « choc >, venivano ricoverati nella cabina del comandante e rianimati. Nessuno di essi era in grado di parlare. Il cBaradello >, prima di puntare nuovamente a riva per affidare i superstiti alle autoambulanze che nel frattempo erano accorse sul lungolago di Argegno, proseguiva le ricerche dei tre giovani scom-' parsi, finché sul posto non giungevano i Vigili del fuoco di Como, con i loro sommozzatori, ed i carabinieri di Argegno. I sommozzatori si tuffavano subito nelle acque del lago perlustrando attentamente uno specchio acqueo largo oltre due chilometri. Le ricerche proseguivano fino al calare della sera, ma non davano nessun risultato. In quel punto l'acqua è profonda dai duecento ai quattrocento metri. Verso le 20, quand'ormai stava per diventare buio, dalla riva si staccavano sei 0 sette barche dotate di potenti fari: alla luce artificiale i sommozzatori ed .alcuni volonterosi proseguivano nei tentativi per ripescare i tre Una inchiesta sulla sciagura è stata iniziata dai carabinieri di Argegno ma, fino a questo momento, non è stato possibile accertarne le cause che l'hanno provoca-,, al—-ta: !■ tre superstiti sono'Stat^>interrogati, ma sembra che a causa dello « choc > non siano stati in grado di fornire una versione completa del fatto. Pare, tuttavia, che il movimento eccessivamenie brusco di uno dei gitanti abbia provocato uno sbandamento della barca che in quel momento marciava a velocità discreta. Filippo Angelini dpp—llnp—R

Persone citate: Baradello, Elda Soldarini, Farioli, Ferdinando Gerletti, Filippo Angelini, Gilberto Soldarini, Maria Grazia Soldarini, Pericle Farioli