Don Luigi Sturzo è tornato per sempre alla natia Caltagirone

Don Luigi Sturzo è tornato per sempre alla natia Caltagirone Ieri alla presenza del Presidente della Repubblica Don Luigi Sturzo è tornato per sempre alla natia Caltagirone La salma dell'eminente uomo politico è stata tumulata nella chiesa del Santissimo Salvatore - Caloroso omaggio delle popolazioni siciliane all'on. Segni Catania, lunedì mattina. Il presidente della Repubblica ha presenziato oggi alla tumulazione della salma di don Luigi Sturzo nella natia Caltagirone. Il Capo dello Stato, a bordo dell'aereo presidenziale proveniente da Roma, è giunto a Catania alle ore 10,15. All'aeroporto di Fontanarossa erano a riceverlo il presidente del Consiglio on. Fanfani, giunto poco prima, il capo gruppo parlamentare della de all'Assemblea regionale on. Lo Giudice e le maggiori autorità locali. Il presidente Segni, passato in rassegna il picchetto d'onore schierato ai margini della pista, ha ricevuto l'ossequio delle autorità, proseguendo quindi immediatamente in auto alla volta dì Caltagirone. Lungo il tragitto in auto l'on. Segni è stato fatto segno a calorose manifestazioni di omaggio da parte della popolazione. Nell'abitato di Patagonia, il corteo presidenziale è stato costretto a fermarsi per permettere al sindaco dott. Fagone di porgere al Capo dello Stato l'omaggio della cittadinanza. Appena giunto a Caltagirone, il presidente della Repubblica si è recato in cattedrale, dove hanno avuto inizio le esequie. La chiesa era gremita di autorità e concittadini dell'illustre scomparso. Alla Messa di < Requiem » erano presentì, per il governo, il presidente del Consiglio on. Fanfani con I ministri Codacci-Pisanelli e Mattarella, e i sottosegretari Magri, Volpe, Dominedò, Terranova e Delle Fave; il Senato era rappresentato dal vicepresidente on. Zelioli-Lanzini; la Camera dei de- putati dal vicepresidente on. Bucciarelli-Ducci; erano inoltre presenti il presidente dell'assemblea' parlamentare europea on. Martino, gli on. Sceiba, Gemella e Spataro, il vicepresidente della Corte costituzionale Ambrosini. Ai piedi del feretro, era la corona del Presidente della Repubblica accanto alla quale vigilavano due corazzieri. Al termine del rito, 11 vescovo mons. Fasola ha pronunciato l'elogio funebre di don Luigi Sturzo. Si è quindi formato un corteo che ha accompagnato il feretro fino alla piazza antistante il municipio per l'ultimo saluto di Caltagirone al più illustre dei suoi figli. All'ingresso della piazza gremita Ano all'inverosimile, la salma è stata accolta da inni patriottici della banda delle guardie di PS. Sui balconi del la piazza campeggiava una scritta con la frase pronunciata poco prima della morte dall'illustre scomparso: «La Sicilia ha bisogno di comprensione, rispetto e aiuto ». Il sindaco Piazza, dopo avere ricordato il periodo in cui don Luigi Sturzo resse l'amministrazione civica di Caltagirone, ha tra l'altro detto rivolto al presidente Segni: «Un vostro illustre predecessore, Luigi Fi naudi, che in mpmentl difficili della vita nazionale, lui, capo dello Stato, non esitava a recarsi nella piccola casa delle Canossiane di Roma, per avere consiglio, in occasione del l'80° compleanno volle onorare Luigi Sturzo con la nomina a senatore a vita. Ciò fece non soltanto per additare agli italiani un cittadino, che per i suoi altissimi meriti aveva il lustrato la patria, ma anche come attestato nazionale per 1 servigi da lui resi alla causa della libertà e della patria e che lo videro in piena guerra, a Washington, farsi ambasciatore volontario d'Italia e vindie: dei suoi interessi material e morali nei confronti delle potenze vincitrici. Voi, signor Presidente, rinnovando il gesto del vostro illustre predecessore, avete voluto porgere l'estremo omaggio alle spoglie mortali di Luigi Sturzo. La città sensibile vi dice, a mio mezzo, il suo grazie per questo attestato di stima e di amore verso uno dei suol figli ». Si è quindi formato H cor teo che ha percorso le prlnci pali vie cittadine dirigendosi verso la chiesa del SS! Salvatore. Il feretro, coperto- dalla stola e dalla cotta, è passato fra due ali di folla sotto una pioggia Incessante di petali di fiori e volantini Inneggianti a don Sturzo. Era seguito dal presidente Segni, dal rappresentanti del Senato e della Camera, dall'on. Fanfani, dagli altri esponenti dei governo, dal vice segretario della de Salizzoni, dal capo gruppo parlamentare de alla Camera on. Zaccagnlni e dalle altre autorità nazionali, regionali, provinciali e locali. La salma di don Luigi Sturzo è stata calata nel sarcofago alle ore 13,20. Il presidente Segni si è soffermato in preghiera dinanzi all'altare e quindi, insieme alle altre autorità, ha raggiunto il municipio ricevendo, lungo il percorso, il caloroso omaggio della cittadinanza. Al Comune, dove si svolgeva un ricevimento in suo onore, il Presidente della Repubblica è stato ossequiato dai sindaci convenuti da ogni parte dell'Isola.