Trionfo delle Ferrari nella Targa Florio

Trionfo delle Ferrari nella Targa Florio Quattro macchine italiane classificate tra le prime cinque Trionfo delle Ferrari nella Targa Florio Rodriguez, Mairesse e Gendebien formavano l'equipaggio della vettura vincitrice - Bella prova di Baghetti-Bandini, secondi assoluti nonostante un incidente di strada Dal nostro corrispondente Palermo, lunedi mattina. Trionfo della Ferrari nella 46" Targa Florio: la Casa modenese ha piazzato ai primi due posti della classifica assoluta altrettante macchine, rispettivamente pilotate dal < trio > Mairesse - RodriguezGendebien e dai giovani Baghetti-Bandini, battendo nettamente la Porsche di Bonnier-Vaccarella-Graham Hill. Significativo il fatto che il belga Olivier Gendebien, con quella odierna, ha ottenuto la sua terza vittoria nella « Targa >, impresa mai riuscita ad alcuno nei 56 anni di vita della classica gara siciliana. Nella prima parte della corsa, era stato l'altro belga, Willy Mairesse, a tenere il volante della vettura vittoriosa (il tipo VlflO) seguito poi dal messicano Ricardo Rodriguez ed infine da Gendebien. I tre piloti non hanno praticamente avuto rivali. Tutta la corsa è stato un monologo della Ferrari, un dominio incontrastato con un nettissimo vantaggio guadagnato via via sulle macchine che si sono alternate nella seconda posizione: prima Scarfiotti su Osca, poi Baghetti-Bandini, quindi Vaccarella (Porsche) e infine ancora i due giovanotti milanesi. La Ferrari non ha iniziato i primi giri della gara a un ritmo addirittura frenetico, imposto da Mairesse che nel secondo e nel terzo giro batteva, per due volte, il record di Von Trips dello scorso an- no, facendo infine segnare il tempo di 40'0"3, alla fantastica media di km. 101,913 mai raggiunta, prima sul circuito delle Madonie. In queste condizioni, il vantaggio della Ferrari era già di l'U" al primo giro, saliva a 3'30" nel secondo, poi affé mezzo al terzo giro. Diveniva poi un distacco addirittura incolmabile nei passaggi successivi, raggiungendo la punta massima al settimo con a circa diciotto minuti di vantaggio sul secondo. Da allora in poi — aia perché la vittoria era ormai al sicuro, sia perché alle spalle si facevano luce Baghetti e Bandini, che con una bella rimonta riconquistavano il secondo posto dopo avere malauguratamente perduto terreno nel corso del terzo giro — Gendebien non forzava più e arrivava al traguardo in piena tranquillità. A completare il trionfo delle Ferrari sono state altre due significative affermazioni: quella già accennata di Baghetti-Bandini, secondi nella classifica generale, e l'altra di Scarlatti-Ferrara, ohe con la nuova berlinetta 3000 Gran Turismo si sono piazzati quarti nella classifica assoluta e primi nella loro categoria, conquistando cosi alla Ferrar ri il punteggio pieno anche nella terza prova del campionato mondiale marche che, com'è noto, quest'anno si disputa esclusivamente fra le vetture della categoria gran turismo. Eccellente, anche se un po' sfortunata, la corsa della coppia tutta italiana. Baghetti, che già al secondo giro era al posto d'onore, sul finire del terzo è stato protagonista di un pauroso incidente che per fortuna non ha avuto serie conseguenze. Il pilota ha fatto un improvviso < testa-coda » ed è finito contro un paracarro che gli ha divelto il cofano posteriore, cosicché è stato costretto a fermarsi e riparare alla meglio la carrozzeria. Ha perduto vn mucchio enorme di minuti che soltanto con una poderosa rincorsa sul finire, segnando tempi sul giro oscillanti sui 41', ha potuto essere neutralizzato, ricuperando cosi a secondo posto che era stato temporaneamente preso dalla Porsche di Vaccarella e di Bonnier. La Ferrari 8400 si è rivelata la macchina più adatta al tormentato percorso delle Madonie. Avrebbe forse potuto migliorare anche la media-record sull'intero percorso, se nel finale Gendebien non fosse stato invitato alla prudenza dalla mancanza di compe- i l o e e- titori, visti i distacchi enormi accumulati su ogni rivale. Basti dire che Mairesse ha ottenuto il miglior tempo sul giro al terzo, rallentando negli ultimi metri e fermando per cambiare pilota. E' mancata cosi la lotta degli scorsi anni, ma la selezione c'è stata come sempre, ed è stata spietata, togliendo di gara fin da principio altri mezzi che alla vigilia apparivamo in grado di inserirsi nella contesa, come la Maserati di Colin Davis-Abate, tagliata fuori al quanto giro, dopo essere stata nelle primissime posizioni, e come la Osca 8000 di Scarfiotti, che era seconda assoluta alla fine del terzo giro. Proprio alla fine di questo giro Scarfiotti, nel decelerane per fermarsi ai boxes ha accusato un grave guasto meccanico ed è sitato costretto al ritiro. Delle 46 vetture partite tra 7 e le 1,30 dalla, tribuna di Corda, solo 13 hanno convpletato la corsa, e due sono finite fuori tempo massimo. La giornata ha visto la folla delle grandi occasioni assieparsi lungo tutti i 18 chilome tri del tracciato delle Madonie. Nessun incidente di rilievo. Qualche corridore uscito fuori strada, ma Benna conseguenze, e tutti hanno potuto concludere nel migliore dei modi la corsa più vecchia del mondo. Orlando Scarlato 1. Gendeblen-Rodrlguez-Malresse su Ferrari 2400, che compiono i 10 giri del percorso pari a km. 720 in 7 ore 2'56"3, media 102,142 ; 2. Baghetti-Bandini (Ferrari) 7 ore 14'24"4; 3. VaccarellaBonnler-G. Hill (Porsche) 7 ore 17'20"; 4. Scarlattl-Ferraro (Ferrari G.T. '62) 7 ore 22'08"; 5. De Lageneste-Rolland (Ferrari G.T.) 7 ore 44'33"; 6. Herrmann-Linge (Porsche G.T.) 7 ore 45'26"1 (1» Granturismo 1600) ; 7. Coco-Arena (Giulietta S. 55.) 7 ore 50'36"2 (1« Granturismo 1300); 8. Frescobaldi-Federlco (Flaminia Z.) 7 ore 51'38"1 (1« Granturismo 3500); 9. Thiele-Guichet (Gluliet ta S. Z.) 7 ore 56'39"4. Ua «Ferrari» di Baghetti-Bandini che ha ottenuto un brillante secondo posto nella 46' Targa Florio svoltasi Ieri

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