Sindaco accusato di truffa per una fornitura d'acqua

Sindaco accusato di truffa per una fornitura d'acqua Sindaco accusato di truffa per una fornitura d'acqua L'episodio a Cortemilia - Con il segretario comunale, avrebbe compiuto un falso nel calcolare il consumo idrico di una distilleria (Dal nostro inviato speciale) Cortemilia, 29 giugno. Quel che poteva essere un modesto contrasto comunale si è enormemente dilatato, trasformandosi in una vicenda giudiziaria. Molti commenti ha suscitato a Cortemilia e nella valle Bormida la notizia che il sindaco Giuseppe Pollarolo e il segretario comunale Mario Cuttica sono stati rinviati a giudizio per truffa e falso in atto pubblico, e a suo tempo compariranno dinanzi al tribunale di Alba. Nel 1952 l'industriale Mario Levi, titolare d'una distilleria, avendo necessità d'allacciare il proprio stabilimento all'acquedotto, si accordò con l'amministrazione comunale di costruire con mezzi suol l'impianto, ottenendo il rimborso della spesa con la fornitura d'un quantitativo d'acqua di ugual valore. L'impianto d'allacciamento venne a costare 524 mila lire. Il segretario .comunale dell'epoca, Giuseppe Safflrio, nel compilare la relativa delibera, si accorse d'avere erroneamente scritto 424 mila invece di 524. Secondo regolamento avrebbe dovuto compilare una nuova delibera. Invece prese la penna e, in buona fede, corresse il 4 in 5. La minoranza consiliare (liberale; la maggioranza è de- mocristiana) insorse. E segnalò il fatto in un circostanziati memoriale alla prefettura 6*2 Cuneo. Sindaco di Cortemilia era proprio l'industriale Mario Levi, il quale a sua volta chiese un'ispezione prefettizia. La conseguenza fu che per rimediare all'errore di scrittura, il Levi fu invitato a versare centomila lire, presunta differenza di .spesa. Nell'esposto veniva segnalata un'altra irregolarità, sempre riferita all'allacciamento idrico della distilleria Levi. In otto anni, dal '52 al '60, quanta acqua era stata fornita? Si era già arrivati al conguaglio della spesa? In tutto quel tempo non era mai stato fatto un controllo. Intanto, nell'ottobre 1961, il sindaco Levi era rimasto vittima d'un infarto, e a succedergli fu chiamato il maestro Giuseppe Pollarolo, della de, che assunse la carica nel dicembre '61. Egli lo era già stato nell'amministrazione precedente a quella preareduta da Mario Levi. Con deliberazione del consiglio comunale il sindaco Pollarolo fu incaricato, insieme col segretario Cuttica e con l'impiegato Pietro Carena, di calcolare il consumo dell'acqua della distilleria. I calcoli furono laboriosi, complicati anche dall'imperfetto funzionamento dei contatori. Il consumo risultò del valore di 524 mila lire, pari cioè al costo dell'Impianto. La minoranza non rimase convinta di questa concordanza, e sollecitò la prefettura di dar corso all'esposto. La prefettura lo trasmise all'autorità giudiziaria, che iniziò una inchiesta. Essa si è conclusa, come si è detto, con l'incriminazione del sindaco Pollarolo e del ' segretario Cuttica per truffa e falso; il primo è stato anche sospeso dalla carica di sindaco e dalle funzioni di ufficiale di governo. Entrambi si dichiarano innocenti, ma occorrerà attendere forse il prossimo autunno per veder dipanata dal tribunale di Albai la complessa vicenda.

Luoghi citati: Alba, Cortemilia