«La polizia ebbe ordine di agire dopo che fu provocata in a sassate»

«La polizia ebbe ordine di agire dopo che fu provocata in a sassate»Il processo per I fatti di Genova «La polizia ebbe ordine di agire dopo che fu provocata in a sassate» La deposizione dell'ex vice questore genovese - Un colonnello dei carabinieri afferma che la protesta contro il congresso del msi era collettiva: dei partiti, del senato accademico, delie organizzazioni studentesche (Nostro servìzio particolare) Roma, 28 giugno. E' proseguito oggi.in tribunale il processo per gli incidenti avvenuti a Genova in piazza De Ferrari il pomeriggio del 30 giugno 1960 in seguito alla protesta contro il congresso del msi. In attesa dell'interrogatorio dei parlamentari e di coloro che organizzarono quelle manifestazioni, l'udienza di oggi si è esaurita nell'esame di parecchi testimoni. I giudici cercavano di ricostruire 11 più fedelmente possibile 1 fatti, ma le deposizioni non hanno recato l'apporto che si sperava. Lo stesso ex-vlce questore di Genova, dott Lacconiti, non è stato in grado di fornire chiarimenti importanti. Arrivò a piazza De Ferrari il pomeriggio del 30 giugno i960, quando già gli incidenti si erano conclusi. Trovò la piazza ormai tranquilla anche se dovunque vi erano i segni della battaglia che era stata combattuta tra reparti della <Celere» e manifestanti. « Posso dire soltanto che — ha spie¬ 11111111111111 ■ ? 111 j f 111111111 ■ 11 ■ 11E11 IIIIIIIIIIIII gato ne di - la polizia aveva ordinon raccogliere even¬ tuali provocazionitoe idi. - limittare il proprio intervento sol tanto se non era possibile farne a meno. Svolsi subito una indagine e accertai che i reparti avevano reagito unicamente in seguito alla iniziativa presa dal dimostranti di lanciare I sassi contro gli agenti. Fu ferito al capo un commissario ed allora alle camionette della "Celere" fu dato ordine di disperdere ' la folla >. P. M. — E' vero che l'azione dei dimostranti aveva come obiettivo quello di sopraffare la polizia e non soltanto di organizzare una manifestazione di protesta? Prof. Vassalli (difensore) — E' una domanda alla "uale mi oppongo Presidente — Lei ha ragione e ' non pongo la domanda al dott Lacconiti. Il colonnello Ravello dei rarabinieri ha ricordato ai giudici che < la manifestazione del 30 giugno 1960 fu una protesta collettiva contro la de¬ IIIIIIIIIIItlllllllllllllllllllllllllllllllMIIIIIIIIIIIII tata da» tutti i pariUfe-politici, cisione del msi di riunirsi a congresso a Genova, organiz- dai gruppi culturali genovesi, dal Senato accademico della Università e dalle associazioni studentesche ». Sono stati presi in esame il prof. Paolella e il prof. Maccaggi (dell'Università di Napoli il primo, dell'Università di Genova il secondo) 1 quali hanno spiegato le condizioni dell'agente David Baviello che, dopo due anni, è ancora 'n stato di choc, per gli incidenti di cui fu protagonista e vittima nello stesso tempo. I due illustri medici hanno concordemente affermato che l'agente potrà sicuramente guarire in modo definitivo. Il processo è stato rinviato a lunedi prossimo. S- g-

Persone citate: David Baviello, Paolella, Vassalli

Luoghi citati: Genova, Napoli, Roma