Cinque anni al "piccolo Giuffrè,, che truffò decine di agricoltori

Cinque anni al "piccolo Giuffrè,, che truffò decine di agricoltori F malato ed ha ottenuto la libertà provvisoria Cinque anni al "piccolo Giuffrè,, che truffò decine di agricoltori Si fece consegnare molti milioni, con la promessa di alti interessi - In cambio, rilasciava effetti falsi - Hanno deposto contro di lui 80 testimoni, quasi tutti dell'Acquese: tra essi, un vecchio che gli affidò i risparmi (ìfowtro jui UUv'iiutttbontm Acqui, 28 giugno. Una condanna a 5 anni di reclusione è stata inflitta dal Tribunale di Acqui Terme al « piccolo Giuffrè > di Bergamasco, il mediatore in vini Giovanni Guerci, di 57 anni. Egli è stato riconosciuto colpevole di truffe, falso in scrittura privata, falso in cambiali ed emis. sione di assegni a vuoto. Il Guerci è stato invece assolto per insufficienza di prove dall'imputazione di insolvenza fraudolenta. Accogliendo la istanza dei difensori, il Tribunale, ha concesso la libertà provvisoria al Guerci, che si trova in precarie condizioni di salute. Il mediatore è stato subito scarcerato. Ora attenderà l'esito dell'appello. I due commercianti di vini di Bergamasco, Edoardo Scaglia, di 60 anni, e il figlio Francesco, di 36, coimputati con il Guerci per l'insolvenza fraudolenta, sono stati assolti con formula piena perché il fatto non sussiste. Giovanni Guerci, nativo di Casalnoceto, era giunto a Bergamasco molti anni fa. Sposata una ragazza del luogo, andò ad abitare in casa della moglie. I due coniugi hanno una figlia maestra. Iniziata l'attività di mediatore in vini il Guerci acquistò presto la stima di tutti gli agricoltori della zona. Nel 1952, approfittando della fiducia che riscuoteva, Giovanni Guerci cominciò a presentarsi alle sue vittime a nome di persone note, affermando di essere incaricato di chiedere prestiti a tassi d'interesse varianti fra il 7 e l'8 per cento. Ricevute le somme, il Guerci rilasciava in garanzia delle cambiali con firma falsa. Egli chiedeva ai creditori di non rendere di pub blica ragione il nome di chi aveva firmato gli effetti e ad ogni scadenza pagava gli interessi. Numerosi agricoltori consegnarono i loro risparmi al Guerci. La cifra truffata a sei di essi — Giovanni Boido, Cri stoforo Bovero, Giovanni Pie carolo, Domenico Bo, Carlo Cenerino e Luigi Scaglia — si aggira sui 15 milioni, ma si ritiene che molti dei truffati, dopo aver raggiunto un accordo con il mediatore, abbiano rinunciato a denunciarlo. In complesso il Guerci consegnò cinquantatré cambiali, tutte recanti firme false. Nei primi giorni dei gennaio scorso, uno dei mediatori scoprì che una cambiale rilasciata dal Guerci era falsa. Si presentò al mediatore. Questi disse che si trattava di un errore e firmò un assegno che però risultò essere falso. Era 10 scandalo. Giovanni Guerci fuggì da Bergamasco ma l'8 gennaio si costituì ad Alessandria. Dopo l'arresto, quattro agricoltori che gli avevano consegnato partite di vino, lo denunciarono per insolvenza fraudolenta e per tale reato 11 Guerci venne rinviato a giudizio con gli Scaglia, che a loro volta avevano acquistato il vino dal mediatore. Ieri, in udienza, il Guerci ha ammesso in pratica le truffe e il falso delle cambiali, ma ha respinto l'accusa di insolvenza fraudolenta. Sono stati poi interrogati i testimoni: erano più di ottanta, fra parti lese e persone il cui nome era servito al Guerci per firmare le cambiali. Fra i truffati vi è un vecchio agricoltore, Cristo foro Bovero, che consegnò al « piccolo Giuffrè > tutti i suoi risparmi (oltre 4 milioni di li re), e ne ricevette in cambio 19 cambiali false. Curiosa è stata la deposizione di Maria Guastavigna, la cui firma era stata apposta dal Guerci su una cambiale. «Signor presidente — ha detto la donna, — qdSAuvfa4pda quella cambiale deve essere distrutta qui dinanzi a tutti. Sa, è meglio non fidarsi». Ascoltati i testi e le parole di un unico patrono di parte civile, l'avv. Lulani, il p. m. ha formulato le sue richieste: 4 anni e 3 mesi per il Guerci; 40 mila lire di multa ciascuno per i commercianti Scaglia. Il dibattito è stato poi rinviato a stamani. Dopo le arringhe dei difen¬ sori del G'uufL'i, avTU(flfTl"r»lula e Mazzone, alle 10,30 i giudici si sono ritirsti in camera di consiglio ed hanno pronunciato la sentenza dopo tre ore. Giovanni Guerci è scoppiato In lacrime e sì è accasciato sulla panca. In giornata ha riacquistato la libertà Difficilmente farà ritorno a Bergamasco. f. m. Giovanni Guerci nell'aula del Tribunale di Acqui

Luoghi citati: Acqui, Acqui Terme, Alessandria, Bergamasco, Casalnoceto