Il marito stroncato da infarto la moglie disperata si avvelena

Il marito stroncato da infarto la moglie disperata si avvelena Duplice tragedia in corso Regina Il marito stroncato da infarto la moglie disperata si avvelena Mentre l'uomo agonizzava la sventurata aveva chiesto soccorso invano ai medici del quartiere: tutti impegnati La donna ha inghiottito varechina, ma è fuori pericolo Sconvolta per la morte del marito, una donna ha tentato di avvelenarsi mentre I vicini ne stavano pietosamente ricomponendo il corpo. Ha dovuto essere trasportata d'urgenza all'ospedale, solo dopo un energico Intervento i medici l'hanno dichiarata fuori pericolo. Ma è ancora prostrata da un grave choc: continua ad invocare il marito, grida di non poter vivere senza di lui. E' la signora Delia Baudlno, di 35 anni: il pietoso dramma si è svolto ieri nella sua abitazione di corso Regina Margherita 179 Aveva sposato una decina di anni fa il rag. Mario Bragotti, impiegato alla Fiat. Il matrimonio non era stato allietato dalla nascita di un bimbo: malgrado ciò, i coniugi erano molto uniti. In un certo senso la mancanza di figli aveva rafforzato 11 loro affetto, vivevano l'una per l'altro. Negli ultimi tempi, al lavoro d'ufficio il rag. Bragotti aveva aggiunto una intensa attività politica Esponente del partito liberale, si era dedicato agl'organizzazione del partito e da circa un mese si era impegnato in una serrata critica alla nazionalizzazione delle aziende elettriche. A sostegno dei piccoli risparmiatori, aveva iniziato con l'on. Alpino al teatro Carignano una serie di conferenze, che era poi proseguita in altre città. Domenica scorsa, a Domodossola, dopo uno di questi comizi, il rag. Bragotti era stato colto da un collasso. Già una quindicina di giorni prima si erano manifestati i primi leggeri sintomi di insufficienza cardiaca, ma non pareva cosa grave. Anche dopo la crisi di domenica, non c'erani state eccessive preoccupazioni: 1 medici gli avevano prescritto riposo assoluto e una cura di iniezioni calmanti. Ma ieri mattina I dolori al petto e al braccio sinistro si erano fatti più acuti. Soffriva, gli mancava il respiro. Il medico gli aveva praticato un'iniezione, dopo la quale si era assopito. Verso le 13.30 s'è riscosso: ha tentato di alzarsi sul letto, è ricaduto chiamando la moglie In casa c'era anche il suocero: è accorso con la figlia, lo ha trovato agonizzante. È' stato chiamato un Inquilino, infermiere, che ha subito fatto un'altra iniezione. Ma il polso si faceva sempre più debole. Si è cercato un dottore: quattro o cinque hanno risposto di avere altri impegni, non potevano venire. La moglie era disperata, sconvolta. Prima che si trovasse un medico, il rag. Bragotti è morto. La moglie è rimasta per qualche istante impietrita sull'uscio della camera, mentre il padre e l'infermiere lo ricomponevano, poi è scoppiata in singhiozzi, è corsa in bagno SI è sentito un tonfo, una bottiglia ruzzolare sul pavimento: aveva inghiottito qualche sorsata di varechina, prima di abbattersi semisvenuta. Il padre ha tentato di alutarla, mentre l'infermiere chiamava la Croce Rossa. Pochi minuti dopo, al pronto soccorso del Maria Vittoria. Intervenivano I medici L'hanno dichiarata guaribile In una decina di giorni dall'avvelenamento, ma più grave è il suo stato di prostrazione: nessuno può confortarla, ripete soltanto, come ti.n lamento, il nome del marito. Mario Bragotti, 40 anni iiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiimiiiiiiHiin

Persone citate: Bragotti, Delia Baudlno, Mario Bragotti

Luoghi citati: Domodossola