Favorevole giudizio di "Le Monde,, sulla congiuntura 1962 in Italia
Favorevole giudizio di "Le Monde,, sulla congiuntura 1962 in Italia Favorevole giudizio di "Le Monde,, sulla congiuntura 1962 in Italia Il giornale francese rileva lo sviluppo della produzione e degli scambi con l'estero - II ritmo di espansione continua nei primi mesi di quest'anno (Nostro servizio particolare) Parigi, 25 giugno. In conformità al programma dell'* apertura a sinistra», il governo Fanfani ha deciso in questi giorni di nazionalizzare l'energia elettrica. Un disegno di legge sarà presentato presto al Parlamento che dovrebbe adottarlo prima del 15 agosto prossimo. In attesa, non si può non constatere il dinamismo senza battute a vuoto dell'economia italiana. Il rapporto ufficiale registra per il 1961 risultati ancora più brillanti di quelli previsti in partenza. E dall'inizio del 1962 tutto indica che lo sviluppo economico non subisce rallentamenti. La produzione ) industriale del primo trimestre è ancora aumentata del 12 per cento rispetto allo stesso periodo del lSjjiJ. In alcuni settóri, cóme quello automobilistico, si constata un incremento del 30 per cento, mentre l'industria chimica sembra * toccare il soffitto >. L'anno scorso il reddito nazionale lordo ha raggiunto in Italia 1 20.975 miliardi di tire, il che vuol dire un incremento del 9,9 per cento in confronto alla cifra del 1960, In volume, l'aumento è stato del 7,9 per cento, ciò che costituisce una percentuale relativamente molto elevata. Mentre all'inizio del 1961 la situazione appariva un po' incerta, si è assistito man mano a un vigorosissimo rilancio dell'attività il cui motore principale è stato l'accrescimento della domanda interna, stimolata da un incremento del 9,9 per cen- I to delle retribuzioni, nonché j della domanda estera, inco raggiata dall'alta c competitività» internazionale dell'industria italiana, i prezzi della quale si mantengono stabili in misura veramente rimarchevole. Le esportazioni nel 1961 I I j hanno superato del 17,6 per cento quelle del 1960. Il progresso più netto è stato registrato dall'industria meccanica. Le importazioni sono aumentate soprattutto per quanto riguarda i beni necessari ad equipaggiare le industrie. E gli investimenti nel settore industriale sono aumentati in valore reale del 17,4 per cento nel 1961 (il loro ritmo d'incremento dovrebbe logicamente rallentare nel 1962: si prevede, tuttavia, un aumento del 12 per cento). L'Italia dedica un quarto della sua produzione nazionale lorda agli investimenti. Questo sforzo, perseguito con costanza dal dopo-guerra, ha permesso già di riassorbire la metà dei disoccupati esistenti nel 1950 e di raddoppiare il reddito nazioI naie prò rapite (in lire) nel corso dell'ultimo decennio. Copyright di « Le *Ylo*d?» e per l'Italia de «La Stampa»
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