Sono in crisi le Borse in Italia e all'estero

Sono in crisi le Borse in Italia e all'estero Un momento delicato per i mercati finanziari Sono in crisi le Borse in Italia e all'estero JnMtii Paesi industrializzati èjjuocsiuio assestamento dei valori mobiliari su basi più realistiche - In questa situazione, dopo mesi di notizie vere e false, si è inserita la decisione di nazionalizzare l'energia elettrica I risparmiatori sono sfiduciati : occorrono interventi e chiarimenti risolutivi (Nostro servizio particolarej Milano, 25 giugno. La crisi In cui sono entrate la Borse valori italiane si dimostra assai più profonda di quanto forse le autorità responsabili avessero previsto. Impostare riforme di struttura in un momento internazionale molto delicato richiede precisa conoscenza della situazione tecnica dei mercati finanziari. Ci si è fidati troppo del quasi immobilismo che era stata la caratteristica principale delle nostre Borse nei mesi passati. Non si è tenuto conto innan zitutto di ciò che sta avvenen do fuori dei nostri confini e soprattutto a Wall Street. I più grandi paesi industrializzati stanno combattendo una strenua battaglia per conservare l'attuale alta congiuntura ed è in atto un amplissimo ridimensionamento dei diversi valori. Caduto come un castello di carte il mito dei «Growth Stocks », dei titoli cioè che avrebbero dovuto compensare nel tempo il modestissimo dividendo del momento e che avrebbero dovuto difendere con la capitalizzazione la progressiva perdita di valore della moneta, si è ora in piena crisi di aggiustamento che do vrebbe portare i mercati mobiliari su basi più realistiche Ora si tende a riconsiderare il reddito, ma quale? Quello passato o quello che si spera ricavare in futuro? SI calcola che in America vi siano circa 16 milioni di azionisti. Una decurtazione patrimoniale, sia pure sulla carta, del 30 sino al SO per cento e più di una cosi grande massa . di gruppi consumatori, non potrà avere grandi ripercussioni su tutta l'economia? Altra domanda: si arriverà a contenere il ribasso oppure si esagererà dall'altra parte? Simili salassi In un brevissimo lasso di tempo porteranno a profondi sconvolgimenti nella massa degli speculatori? L'Europa, per ora, ha relativamente ben resistito al ribassi di Wall Street In Italia la profonda crisi borsistica del secondo semestre del 1960 aveva spazzato gran parte della speculazione differenziale più esposta e la febbre si era spostata in altri settori. Ripulito il fondo, era entrata in campo la politica a rendere più cauti gli investitori e gli operatori differenziali. D'altra parte anche la clientela straniera, che tanta parte aveva avuto nello spingere 1 corsi, aveva cambiato tecnica e si era lanciata su di un ristretto numero di valori che più si avvicinavano ai « Growth Stocks > internazionali, gonfiandoli comunque oltre misura. L'avvento del governo di centro-sinistra mise l'allarme nel mondo della finanza per la tema di riforme Incidenti nel profondo del nostro sistema economico. Si notò più volte un vero e proprio sciopero del nuovo investitore ed un progressivo sgretolamento del reddito fisso. Gli scambi diminuirono di molto e il sistema della contrattazione per contanti e l'enorme costo del bolli sui fissati concorsero a rendere rigidissimo un mercato che può prosperare solo in quanto possa avvalersi di una grande elasticità. In tale situazione siamo giunti al varo del progetto di nazionalizzazione dell'elettricità, dopo mesi di alternative. notizie vere, false, superate, incerte, più o meno In buona fede. Dice un vecchio adagio che la Borsa vive sulle speranze; una volta che sj arriva alla realtà occorre costruirne di nuove per rimettere in movimento l'eterna vena ottimistica dell'uomo. Malgrado le assicurazioni e le precisazioni ufficiali, 1 risparmiatori si considerano beffati dalla legge proposta. Tutto sommato avrebbero pre ferito avere delle obbligazioni piuttosto che un credito a lunga scadenza con tutti gli oh- blighi fiscali di una vera ■> propria azione. Il malumore o diventato quasi universale t poco si può fare quando Imperversa una burrasca di tanta ampiezza. Non servono' le buone parole che in genere sortono un effetto controprn ducente e debbono sempre es sere accompagnate in modo discreto da fatti condotti con mano forte Il nostro Paese, arrivato pei ultimo nel gruppo di quelli in dustrializzati e perciò privile glati in uh periodo di alta congiuntura, ha ancora molte risorse intatte e potrebbe difen dersi meglio degli altri. Auguriamoci che l'attuale crisi sia in gran parte dovuta a fattori emotivi e psicologici e sia In breve superata. r. c.

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