Dichiara alla tv: «Non sono superstizioso» e poi uccide una donna per il «malocchio»

Dichiara alla tv: «Non sono superstizioso» e poi uccide una donna per il «malocchio» Allucinante delitto di un contadino nelle campagne del Palei«niitano Dichiara alla tv: «Non sono superstizioso» e poi uccide una donna per il «malocchio» Ha infierito sulla vittima, di 70 anni, a colpi di roncola - Nel 1952 aveva già ferito a rivoltellate la « maga » ma era finito in carcere per 7 anni - Dopo il crimine ha tentato di aggredire i carabinieri; infine si è arreso: «Mi perseguitava; voleva che la sposassi ma non potevo essere il marito di una strega!» (Dal nostro corrispondente) Palermo, 16 giugno. Un allucinante fatto di sangue è avvenuto oggi a Santa Flavia, un comune agricolo di 8000 abitanti sito a 16 km. dal capoluogo: un contadino di SS anni, con la mente rosa dal tarlo della superstizione e della paura, ha ucciso con tremendi colpi di roncola una donna settantenne che riteneva ■ una « strega >. Già una decina di anni addietro, l'assassino, sotto l'influsso del suo cervello malato, aveva tentato di sopprimere a colpi di rivoltella e di falcetto la < strega >, Caterina Di Paola, che, MlM1IIHrit(l1!IIIII!l!lll Ili 11 111 I II IMI t II 11 II III secondo lui, < gli aveva lanciato il malocchio >. La Di Paola, rimasta ferita, si riebbe nel giro di qualche mese; il mancato omicida., Salvatore Valenti, subì il processo e il carcere per sette anni. Il Valenti asseriva che Caterina Di Paola lo < dominava » con il suo potere' 'malèfico>. - Oli aveva messo < gli spiriti in corpo > e il contadino attribuiva alle pratiche della Di Paola ogni suo malanno. Ma andiamo con ordine. Sere fa anche i telespettatori hanno potuto conoscere Salvatore Valenti: infatti egli è apparso sul video nel corso di un'inchiesta condotta dalla rubrica « Rotocalco > e dedicata alla superstizione. Non era stato facile per gli operatori della tv < agganciare > il Valenti e riprenderlo. Il telecronista soltanto dopo molte insistenze aveva potuto strappargli qualche frase. Era stato, sì, processato per il tentato omicidio di Caterina Di Paola, ma il fatto era accaduto ormai tanti anni addietro. Si era convinto — aveva continuato il Valenti — di essere preda del malocchio della « maga >, era ben certo di essere una sua vittima: ne aveva, avuto la conferma da ventisei < maghi > di tutta la Sicilia. Così aveva tentato di sopprimerla. Ma non era riuscito nel suo intento. Era finito in carcere, aveva espiato e ormai non ci pensava più.. < Cose passate — aveva concluso. — Ormai sono tornato libero e non penso più a queste cose». Invece, come purtroppo si aa adesso, Salvatore Valenti continuava a credere nel presunto malefizio della Di Paola. La sua manìa era ormai così radicata in lui da fargli dipingere di rosso (contro il < malocchio », naturalmente) la porta della sua abitazione. All'interno della casa aveva sistemato ogni sorta di < portafortuna > e di « scongiuri »: ferri di cavallo, corni bianchi e rossi, di plastica e in osso, zampette di coniglio, gobbetti in terracotta, ciuffi di quadrifogli, immaginette sacre davanti alle quali ardeva sempre un lume votivo. Qualche sera fa il Valenti si era affacciato al balconcino di casa e aveva addirittura arringato i passanti gridando: <Pregate per me, che ho gli spiriti in corpo! » e pronunciando poi ogni sorta di frasi <magiche » e di scongiuri e facendo le corna con l'indice e il mignolo delle due mani. Stamane, dopo un'altra notte insonne perché — come ha poi dichiarato — Za « cavalleria » delle streghe aveva danaio un'Infernale sarabanda sulla sua testa e sul tetto di casa, Salvatore Valenti è uscito con una roncola dicendo che si recava a potare. Invece ha raggiunto l'abitazione del la Di Paola che stava stendendo al ' sole la sua misera biancheria. Col viso stravolto, gli occhi lucidi di pazzia ha fatto roteare la roncola e ha detto: € E' giunta finalmente la tua ora, strega!». TI primo fendente ha colpito al capo la donna spaccandole il cranio. Ma altri colpi il Valenti ha vibrato, invasato da furia demoniaca. La Di Paola è rimasta ferita alla guancia destra, al collo, mentre un altro colpo le ha troncato la mano sinistra levata a difesa del viso Il Valenti ha poi sputato tre volte sul cadavere e sghignazzando ha gridato: « Tutto finito. Ora finalmente potrò guarire dal tuo infame maloc¬ chio!». Quindi s'è dato alla fuga. Salvatore Valenti è stato arrestato poco dopo. Rintracciato mentre vagava con la roncola insanguinata in mano, per una stradetta di campagna a poca distanza dal luogo del delitto, l'uomo ha reagito brandendo l'arma e cercando di aggredire t carabinieri. In un baleno però è stato ridotto all'impotenza dopo breve colluttazione. In caserma ha dichiarato di avere ucciso quella che egli riteneva una strega perché il suo « malocchio » lo aveva complètamente rovinato. « Quella donna — ha detto — mi ha rovinato! Anni fa l'ho aggredita ma rimase soltanto ferita. Neanche i due colpi che le sparai dal buco della serratura la raggiunsero. Era " immortale "! Fui condannato a sette anni per tentato omicidio, ma anche in carcere mi ha perseguitato con le sue magie! € Da due anni — ha proseguito — sono tornato libero: ho girato mezza Sici .j., ho consultato altre "streghe"; a Termini Imerese, a Gangi, a Petratta Sottana. Ho dovuto vendere la mia casa di Particella a il mio agrumeto per essere " liberato " dagli spiriti che la maledetta di Santa Flavia mi ha messo in corpo. Sarebbe stato meglio che l'avessi uccisa nove anni fa. Avrei sofferto di meno ». E ha concluso, fissando i presenti come un allucinato: « Sapete perché mi aveva stregato f Perché, rimasta vedova, tanti anni fa, io non l'ho voluta sposare. Vi pare possibile sposare una strega t ». f.d. zcslsiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiii Salvatore Valenti e la sua vittima, Caterina Di Paola

Luoghi citati: Gangi, Palermo, Petratta Sottana, Santa Flavia, Sicilia, Termini Imerese