Defilippis amareggiato: «Una foratura mi ha impedito di vincere la tappa»

Defilippis amareggiato: «Una foratura mi ha impedito di vincere la tappa» La foli. "assalito,, I corridori dopo il traguardo Defilippis amareggiato: «Una foratura mi ha impedito di vincere la tappa» // torinese fermato dall'incidente nell'ultima discesa dal Colle del Joux - Gli elogi di Balmamion al compagno di squadra - Taccone deluso: sperava in salite più dure - Conterno finisce la corsa malgrado due gravi cadute (Dal nostro inviato spedale) St Vincent, 8 giugno. Non è vero che noi italiani deljford siamo „gente fredda, non facile all'entusiasmo.- Quello che è successo oggi, sul traguardo del Giro a Saint Vincent, quando Franco Balmamion, arrivando insieme a Defllippis e Adorni e davanti agli altri suoi avversari, si è riconfermato in maglia rosa, costituisce la più categorica smentita a questo luogo comune. Scene di pazzia collettiva, una vera aggressione al virtuale vincitore del Giro di Italia e al suo compagno di squadra Defllippis, trasformatosi più o meno volentieri ma comunque con encomiabile disciplina, nel più valido difensore dell'insegna del primato. Sballottato da ogni parte, richiesto dalla radio, dalla televisione, dai giornalisti, da suo zio Ettore e da sua sorella — venuti fin quassù guidando una carovana di tre pullman di compaesani di Noie Canavese — Franco Balmamion ha durato fatica a rispondere alle interviste. Frasi smozzicate, cenni con la testa, rispondendo o sforzandosi di rispondere contemporaneamente a dicci persone che gli chiedevano nello stesso tempo le cose più diverse. « Defilippis ti ha aiutato T » gli hanno domandato in molti. « Certo. Abbiamo fatto la corsa in pieno accordo ed i risultati sono stati per me. pienamente favorevoli. Nino avrebbe meritato almeno la soddisfazione della vittoria di tappa.: Jé£ spiacè immensamente TìhH;'f§er una ques'ffóne ai pochi secondi, abbiamo mancato questo obiettivo ». € Senza Defilippis, pensi che ce l'avresti fatta egualmente difendete la maglia f^^f >.. « Come posso dirlo?Forse sì' forse no. Ma è meglio che Nino ci sia stato, non è vero t » < Qual è il corridore che ti ha impressionato di piùt » « Scusate se sono monotono: Defllippis. Nino andava fortissimo oggi». Il direttore sportivo Giacotto commenta: « Franco oggi è andato fortissimo. Sono convinto che abbia fatto la più bella corsa della sua carriera. Ha risposto agli attacchi di Taccone con l'autorità di un vero campione. Certo che se Defilippis fosse riuscito a vincere la tappa, noi saremmo stati molto più tranquilli. Se Nino è ^amareggiato, lo si deve comprendere ». Con Defllippis, sul traguardo, nessuno è riuscito a parlare. Nino, stremato dalla fatica, appena è riuscito a sottrarsi all'abbraccio della folla, si è infilato in una macchina della Carpano ed è tornato in albergo. Qui è stato possibile avere da lui, nonostante il suo comprensibile riserbo per la posizione in cui si à venuto a trovare, il suo pensiero sull'andamento della corsa. € Quali erano i tuoi piani f » « Avevo la libertà di fare la mia corsa senza danneggiare Balmamion, e se non foravo all'inizio dell'ultima discesa dal Col de Joux, forse sarei riuscito in questo doppio obbiettivo. Ero solo e avevo staccato gli altri. Il cambio di ruota mi ha costretto inuece ad inseguire e quando sono rien trato su Taccone e Balmamion, il momento buono era passato. Pensavo di poter vincere almeno la tappa, ma an che questa è andata male ». Quanto agli sconfitti, Massignan non accampa troppe scuse: * Avevo male ad una gamba e non ho potuto scattare come volevo. La coppia Bai mamion-Defllippis è stata co munque fortissima ». Taccone invece trova da dire sul percorso: «Se l'ultima salita fosse stata più dura sarei indubbiamente riuscito nella mia offensiva. Se, ad esempio, si fosse scalato per ultimo la Té¬ te d'Arpy, Balmamion non mi avrebbe visto più. Con quelle salite pedalabili invece gli è stato facile rispondere ai miei scatti *v, jj rt . ■^Aiffito cMerno.àom «far compiuto una rovinosa caduta nella discesa dalla Téte d'Arpy — ha perso il controllo della bicicletta per un'improvvisa foratura ed è'finito contro un muretto, riparandosi fortunatamente la testa con la mano destra — è stato consigliato ad abbandonare la corsa. Un frettoloso controllo del medico della Carpano, dottor Peracino, gli aveva riscontrato la sospetta frattura di un dito di una mano. Si trattava di una cosa piuttosto dolorosa, Angelo non riusciva quasi più a stringere il manubrio. Ba stretto i denti, questo veterano di 37 anni, ed ha dato una lezione di coraggio a tanti giovani, arrivando egualmente al traguardo, sia pure con 4S minuti di distacco dai primi. Gianni Pignata

Luoghi citati: Arpy, Italia, Saint Vincent