Diciottenne eon il "foglio rosa" investe un pensionato e poi fugge

Diciottenne eon il "foglio rosa" investe un pensionato e poi fugge ULTI I CRONACA Diciottenne eon il "foglio rosa" investe un pensionato e poi fugge Ore 16.45 di ieri. In via Cernala, all'altezza di via S. Dalmazio, il pensionato Arturo Panada, 74'anni, via Accademia Albertina 42, sta attraversando la strada sul passaggio pedonale, quando arriva una «Giulietta» eon due giovani, che lo colpisce al fianco e lo getta otto metri piii avanti. I presenti accorrono presso l'uomo che è finito sul bordo del marciapiede Qualcuno, dopo pochi attimi, si volta a guardare l'auto investitrice e la vede più avanti, accelerare, fuggire. Un motociclista la insegue per rilevarne il numero della targa: TO J26052. II ferito viene portato in una vicina farmacia, dove riceve t primi soccorsi nell'attesa della ambulanza della Croce Rossa. Poco dopo, sull'autobarella, è condotto all'ospedale S Giovanni, dove i sanitari lo accolgono con prognosi riservata per frattura ideila tibia destra, ferite alla ^iiinha sinistra, trauma cianico I carabinieri del nucleo di j pronto Intervento si recano al j pubblico registro automobilistico le accertano che il numero rilevato dal motociclista corrisponrle i all'auto della signora Marianna i Perlo, corso Vercelli 101. E' una operaia, come pure il marito, Claudio di 53 anni, dipendente delia Venclu Unica; hanno due tìgli, Piero ai 16 anni, commerciante in liquori, e Franco dì 18 anni, rappresentante di tessuti La macchina la signora Perlo l'ha acquistata per quest'ultimo figlio il quale però non ha ancora la patente e gira con il foglio rosa, avendo al suo fianco un amico, certo Nando, di 19 anni, già abilitato alla guida degli autoveicoli. La donna, vedendo i carabinieri, si allarma: «Cosa ha ancora combinato, mio figlio ?> e racconta che 1*8 aprile scorso, mentre percorreva la Ciriè-Caselle. Franco tamponò una «1300» guidata dal dott. Franco Anglesio, abitante in via Juvarra 1 A. causando alla macchina un danno di circa 150 mila lire. La Perlo indica ai carabinieri il luogo dove il figlio è solito andare: un cane di via Paisiello. Dieci minuti dopo i militi entrano nel locale. Franco Perlo è a tavolino con altri tre giovani e sta facendo una partita. Quando sente dire che ha travolto un uomo, finge di cadere dalle nuvole. « Io? Non è possibile. Mi sono assentato per breve tempo, soltanto per una commissione nelle vicinanze, poi sono tornato qui a giocare e non mi sono più mosso. Del resto — aggiunge ancora il giovane con aria spavalda — se avessi investito qualcuno, sulla macchina ci sarebbero i segni ». La < Giulietta > è fuori, davanti al bar Da un primo sommario esame, non sembra avere tracce dell'urto. Il giovane tuttavia è invitato nella caserma di via Giolitti per essere interrogato. Alle domande che gli vengono poste circa il suo presunto investimento, risponde sempre negativamente. Più tardi si rintraccia anche 11 suo compagno, Nando, e quando questi entra nell'ufficio dove è seduto il Perlo si ha un colpo di scena. Il Nando non ha difficoltà ad ammettere che l'amico ha investito il pedone. Precisa di avere invano insistito perché si fermasse e portasse soccorso allo sventurato A questo punto l'investitore confessa. Precisa anche di essere passato da un carrozziere, prima di tornare al bar, per far montare la ghiera cromata intorno al fanale anteriore destro, che nell'urto era saltata via. In serata i carabinieri hanno rilasciato il Perlo per trascorsa flagranza; però lo hanno denun ciato per lesioni gravi colpose, omissione di soccorso e fuga.

Persone citate: Arturo Panada, Franco Anglesio, Franco Perlo, Perlo

Luoghi citati: Ciriè