Tutta la solidarietà per la bimba rimasta sola si riduce ad una cassa di dolci e di pupazzi di Gigi Ghirotti

Tutta la solidarietà per la bimba rimasta sola si riduce ad una cassa di dolci e di pupazzi Abbiamo dimenticato in fretta la commozione per la sciagura ili Voghera Tutta la solidarietà per la bimba rimasta sola si riduce ad una cassa di dolci e di pupazzi Daniela Gritti, la piccola (di 23 mesi che ha perso i genitori, la sorella e altri tre congiunti, vive ora presso gli zii nel Cremasco - Riceve lettere di affetto (i ferrovieri le chiedono di non odiarli) ; molte coppie vogliono adottarla - Anche lo Stato ha annunciato di voler adottare la bambina - Daniela però avrà per genitori Io zio tranviere e la zia Giovanna, brava massaia (Dal nostro inviato speciale) Crema, 7 giugno. Una cassa colma di pupazzi, orsacchiotti di peluche e paperini di plastica da duecento lire. Un'altra cassa di cioccolattini, caramelle, uova di pasqua avanzate in magazzino: ma la piccola Daniela Gritti mangia il caffslatte e gioca con il gatto. Daniela Gritti, di mesi ventUré, è l'orfana di Voghera. Guardiamo1 àio'che il mammismo nazionale ha spremuto dalla sciagura di Voghera: tutta qui la « ondata di solidarietà» di cui parlano i giornali, queste le < testimonianze innumerevoli di affetto e di pietà che da ogni parte d'Italia eccetera eccetera »t Per essere un popolo di padri e di madri esemplari, non c'è molto da stare allegri. Il Presidente della Repubblica ha donato due milioni. Il ministro dei Trasporti ha annunciato che lo S~tato « adotterà » la piccola, ma non s'è capito bene che cosa intendesse dire. Poi ci sono le lettere: le più contengono espressioni commosse; alcune coppie di sposi si offrono di adottare la piccola. La lettera mandata da un gruppo di ferrovieri ci pare la più interessante. Dice: « Cara Daniela, noi ti siamo vicini, piangiamo con te, ti vogliamo bene, non odiare i ferrovieri quando capirai >. E perché dovrebbe odiare ferrovieri t Daniela Gritti, speriamo, non odierà nessuno, caso mai, se la dovrebbe prende re con l'intera joollettività nazionale, che ha le lacrime a fior di pelle, ma che si è mes sa il cuore in pace con una cassa di pupazzi e una di d'occolattini. Vorremmo sbagliare, ma ci sembra che la giusta in terpretazione del disastro sia questa: molta commozione, traboccante da tutte le pagine dei giornali. Ma all'interno delle case italiane, tutto è finito in fretta, si è voltata ra pidamente la pagina e si è tornato a ragionare in termini di « sacro egoismo » familiare: a chi tocca tocca, il mondo va avanti lo stesso. Qualcuno ci penserà, povera piccola! Il mondo va avanti lo stesso, si" capisce, anche senza l'accelerato di Voghera. Qual¬ cuno, si capisce, provvedere, anche senza aspettare le decisioni* del ministero dei Trasporti. In questo caso, chi provvede sono gli zii. Giusto: gli zii. Chi ci pensava piùt Francamente, con i tempi che corrono, li credevamo scomparsi, o retrocessi in posizioni mera- mente decorative. Allo stato dei fatti, la crisi degli zii è indubitabile: l'alveo della famiglia italiana si va restringendo ai suoi termini essenziali, genitori e figli, tutto ciò che può contenere un appartamentino alla periferia delle ■ città del « miracolo », o una utilitaria in viaggio per il week-end. Afa ecco l'imprevedibile sciagura di Voghera. Daniela Gritti venne estratta quasi illesa dai rottami del treno. Muoiono nella sciagura suo padre, sua madre, sua sorella, uno zio, una zia, un cùginetto. I giornali annunciano che Daniela è tsola al mondo y. Non pensavano ai nonni e agli zii. Una moltitudine, perché i Gritti e i Crispiatico sono famiglie all'antica, numerose e tenaci negli affetti. Ma presentiamo soltanto quelli, fra i parenti, che oggi erano intenti a far giocare Daniela con il micio. Ecco zio Stefano Crispiatico, che fa il militare a Padova, ma ora si è preso una licenza (sette giorni più il viaggio), zio Giampiero, torni tore a Milano, zio Enrico, che studia alle professionali; e in fine zia Giovanna Gritti. Zia Giovanna è sorella del papà di Daniela e ha sposato un fratello della madre della pie cola, Luigi Crispiatico, tran vierc a Milano. Esiste quindi un doppio legame. La coppia, in più, non ha figli. In più, si propone di andare ad alloggiare nei prossimi giorni ad Affari, nella casa lasciata vuota dalla famiglia distrutta. Il ministro dei Trasporti può risparmiarsi la retta dei collegi L'orfanello, nella sua disgrazia, non poteva cadere meglio. La sciagura di Voghera ha colpito gente, umile, che andava in villeggiatura con l'accelerato. Annunziata ed Enri¬ co Gritti, i genitori della pie dna, erano diretti a Finalpia una modesta stazioncina sulla Riviera ligure. Era la prima volta che andavano al mare Erano i primi mesi, questi, che non pagavano più l'affitto d casa: giusto da poco tempo muratore Enrico Gritti era riuscito a comperarsi l'allog getto. Era una famiglia come tante, partita una dozzina di anni fa da una cascina come questa, come tante, quasi nascosta nell'empito verde della campagna, e arrivata a forza di stenti al suo piccolo approdo, alle pendici della gran de Milano. Questa storia finisce in mi nore, come era incominciata Sembrava che Daniela doves se avere per papà il Presiden te della Repubblica e pe mamma le ferrovie dello Sta to; avrà invece per nuovi ge nitori lo zio tranviere e la zia Giovanna, una brava don na della Bassa c'remasca. Gigi Ghirotti Daniela Gritti, che ha perso tutta la famiglia nella sciagura di Voghera, in braccio alla zia che l'adotta