Salati non ha firmalo l'appello di Jouhaud L'Oas annuncia ad Algeri: "La guerra riprende" di Sandro Volta

Salati non ha firmalo l'appello di Jouhaud L'Oas annuncia ad Algeri: "La guerra riprende" Salati non ha firmalo l'appello di Jouhaud L'Oas annuncia ad Algeri: "La guerra riprende" Il condannato a morte ha scritto più volte al suo ex-comandante implorando di ordinare la fine del terrorismo; Salan non ha mai risposto - De Gaulle deciderà tra qualche giorno se far fucilare Jouhaud o concedergli la grazia (Dal nostro corrispondente) Parigi, 6 giugno. La lettera con cui Jouhaud ha chiesto a Salan di rivolgere un appello ai francesi di Algeria per far cessare l'azione criminale dell'Oas, è stata discussa nel Consiglio dei ministri che il generale De Gaulle ha presieduto stamane all'Eliseo. Non si sa quali decisioni siano state prese, perché alla fine della riunione il ministro delle informazioni, Alain Peyrefltte, si è limitato a dire ai giornalisti: < Il Presidente della Repubblica ha attirato l'attenzione dei membri del governo sulla necessità di non giudicare gli uomini e gli avvenimenti che in funzione dell'interesse superiore dello Stato >. , E' un'affermazione che si presta a qualsiasi interpretazione: può voler dire che Edmond Jouhaud, pur meritando una misura di clemenza, deve essere fucilato nell'interesse superiore dello Stato, come può voler dire il contrario, e cioè che tale interesse consiglia di concedergli la grazia, anche se non se la merita. E' certo, comunque, che il generale De Gaulle non ha preso ancora nessuna misura in proposito e ai giornalisti che gli chiedevano qual è la posizione del governo, 11 ministro Peyrefltte ha detto: «Tengo a ricordare che l'esercizio del diritto di grazia appartiene al presidente della Repubblica perché è un settore che la Costituzione gli riserva in esclusiva. Il governo non può decidere >. Dipende dunque dal Capo dello Stato se Jouhaud verrà sottratto al plotone di esecuzione, ed è probabile che De Gaulle leghi la propria decisione agli sviluppi della situazione in Algeria, dove sono ancora in corso le trattative fra gli esponenti musulmani e quelli della comunità europea. Se Raoul Salan firmerà l'appello the gli ha sottoposto Jouhaud in cui è affermato « il dovere di far cessare la lotta >, aumenteranno naturalmente le probabilità di successo di tali trattative: fi¬ no a stasera, però, non risulta che Salan abbia firmato. I due ex generali sono rinchiusi a pochi metri di distanza nelle carceri di Fresnes. Nei giorni scorsi c'è stato uno scambio di lettere fra di loro e ciò fa pensare che Jouhaud abbia cercato, senza riuscirvi, di persuadere il capo dell'Oas a rinunciare alla propria intransigenzaLa loro posizione è d'altronde diversa, perché, mentre uno aspetta da un momento all'altro l'esecuzione della sentenza di morte, l'altro, risparmiato dallo scandaloso verdetto dell'Alto tribunale militare che gli accordò le circostanze attenuanti, può ancora illudersi che arriverà prima o poi per lui l'ora della rivincita e della vendetta. Si è andata creando una situazione assurda, di cui è diventato in gran parte arbitro il responsabile flel più rivoltanti delitti compiuti dall'occupazione tedesca in poi. < Un'opportunità gli si offre — scrive stasera il direttore di Le Monde — non certo di riparare al suoi crimini, ma di limitarne i peggiori effetti. Se ha l'orrendo coraggio di rifiutarla, tanto peggio per lui e per coloro che lo seguiranno ». Sandro Volta

Persone citate: Alain Peyrefltte, De Gaulle, Edmond Jouhaud, Raoul Salan

Luoghi citati: Algeri, Algeria, Parigi