Arrestato per furto, chiede un permesso perché devono processarlo in Tribunale
Arrestato per furto, chiede un permesso perché devono processarlo in Tribunale Arrestato per furto, chiede un permesso perché devono processarlo in Tribunale Sorpreso mentre scassina un'auto, prega : « Portatemi a palazzo di giustizia, sono già in ritardo» • Qui è stato condannato a 14 mesi per un precedente furto Ieri mattina, poco prima dell'alba, un agente dei Cittadini dell'Ordine sorprendeva un giovanotto che stava scassinando una «1100» ferma davanti allo stabile n. 64 di corso Dante. Gli intimava l'alt, l'altro scappava: l'agente lo inseguiva, rivoltella alla mano, e lo bioccava all'angolo di corso Massimo d'Azeglio. Alle 3,45 ladro e guardia notturna facevano ingresso al commissariato di PS. Barriera di Nizza dove il sottufficiale di servizio Iden•ificava il giovane in Giovanni Pozzi di 20 anni, domiciliato in via Principe Amedeo 44. — Senta — diceva il Pozzi al brigadiere — alle 9 io devo assolutamente essere fuori di qua. Ho un impegno importantissimo -- Ma lei e matto — replicava il sottufficiale — non si rende conto che è in stalo di arresto.' — SI, si — rispondeva il Pozzi — ma io per le 9 ho un appunlamenlo cui non posso e non debbo mancare. Appena arrivava il commissario, il giovanotto ripeteva la richiesta e si decideva a spiegare di che natura fosse l'impegno. Un paio di mesi fa era stato denun¬ ciato all'autorità giudiziaria, a piede libero, per furto di un'auto; proprio ieri mattina era tenuto a presentarsi davanti alla II Sezione del Tribunale. Alle 9 il Pozzi, scortato da due agenti, arrivava in Tribunale. I giudici gli infliggevano un anno e due mesi di reclusione. Dopo di che tornava in commissariato e di qui era trasferito in una cella delle Nuove, in attesa del nuovo processo.
Persone citate: Giovanni Pozzi
Luoghi citati: Nizza
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