Il 45 per cento degli infortun mortali avviene nell'edilizia

Il 45 per cento degli infortun mortali avviene nell'edilizia J visscHi ai cHi lavora Il 45 per cento degli infortun mortali avviene nell'edilizia Questa attività accoglie il maggior numero di braccianti immigrati che cercano occupazione - In Piemonte l'indice delle sciagure è più basso della media nazionale In Italia l'anno scorso si sono verificati un milione 497 mila 704 infortuni sul lavoro (comprese le malattie professionali). Di questi incidenti 4211 hanno purtroppo avuto conseguenze mortali. Le due cifre riportate indicano le dimensioni dèi problema e l'importanza del convegno su < II rischio infortunistico del lavoro nell'industria » che si svolgerà venerdì e sabato nel « Salone dei duecento » dell'Unione Industriale. Il convegno fa parte di un ciclo di riunioni per esaminare i vari aspetti -del lavoro italiano. A Venezia vennero discusse le questioni riguardanti la Previdenza Sociale ed a Firenze l'assistenza malattia. Interverranno i tecnici del Ministero del Lavoro, i direttori generali degli istituti interessati all'infortunistica, studiosi ed esponenti dei vari settori dell'industria. < L'aumento delle frequenze degli infortuni — affermano i tecnici — è da addebitarsi in gran parte all'imponente afflusso di " nuovi operai " nelle industrie. Il tasso più elevato si registra nell'edilizia, in parte si deve al fatto che in tale settore si effettua il primo insediamento industriale del bracciante immigrato. Vedilizia in pratica sopporta il maggior onere dell'ambientazione inisiale dei lavoratori ». In cifre assolute il numero degli infortuni sul lavoro è ealito, ma questo dato non può essere assunto come indice del fenomeno perché nel frattempo sono cresciuti in misura notevole anche i lavoratori assicurati che, ad esempio, dal 1952.al 1958 sono passati da 3,3 milioni a 4,1 milioni con un incremento del 24 per cento. Nello stesso periodo gli infortuni con invalidità temporanea sono aumentati del 41 per cento, quelli con invalidità permanente del 15 per cento e quelli mortali sono diminuiti dell'uno per cento. Dalle percentuali citate risulta che gli infortuni con invalidità temporanea .sono aumentati in misura superiore all'incremento dei lavoratori occupati. 11 contrario è avvenuto per gli infortuni con invalidità permanente e per i casi di morte. L'invalidità temporanea comporta in media degenze di 1516 giorni, mentre le lesioni permanenti richiedono ricoveri di 80-90 giorni. Il grado medio di inabilità provocato dagli infortuni permanenti è del 23-24 per cento. I tre quarti degli infortuni si verificano in quattro settori principali: edilizia, meccanica, mineraria e meccanizzazione agraria. L'edilizia da sola deve lamentare il 45 per cento dei casi mortali. Dalle statistiche emergono altre indicazioni: il progresso tecnologico contribuisce a far diminuire gli infortuni gravi (con lesioni permanenti o mortali); la frequenza degli incidenti sul lavoro è in rapporto non soltanto all'istruzione professionale dei lavoratori, ma anche al loro livello culturale (gli infortuni sono più numerosi dov'è maggiore il numero degli analfabeti); il 20 per cento degli infortuni si verifica nei primi sei mesi di lavoro; le giornate più peri¬ DiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii colose sono 11 sabato ed il lunedì. In sette anni in Piemonte la frequenza degli infortuni temporanei in un anno, compresi ì più lievi, è salita da 105 a 108 per ogni mille operai (la media nazionale è molto superiore ed è passata da 165 a 188). Nello stesso periodo gli infortuni -permanenti In Piemonte sono scesi da 4,51 a 3,75 ogni mille operai (la media italiana è diminuita da 8,17 a 7,58). Infine i casi mortali nella nostra regione sono scesi da 0,32 a 0,24 per ogni mille lavoratori (la media nazionale è .-alata da 0,58 a 0,46). La regione che detiene il triste primato del maggior Indice medio di disgrazie sul lavoro con invalidità temporanea è la Calabria (415,06 per ogni mille lavoratori). Il primato nell'Invalidità permanente appartiene invece, come indice, alla Sicilia (16,44 ogni mille lavoratori). Il più alto indice di sciagure mortai! infine si trova .in Sardegna con 1,15 ogni mille operai. Ecco infine alcune cifre che si riferiscono agli infortuni verificatisi nella provincia di Torino negli ultimi tre anni: agricoltura 2.938 (44 mortali), 3.028 (36 mortali), 2.728 (33 mortali); industria: 40.824 ( 89 mortali), 52.183 ( 95 mortali), 61.993 (108 mortali). L'incremento nell'industria è dovuto, come abbiamo già osservato, all'aumento del numero dei lavoratori.

Luoghi citati: Calabria, Firenze, Italia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Torino, Venezia