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Washington: Kruscew non mantiene le promesse Washington: Kruscew non mantiene le promesse e sni oni n e e oue, il o. a o a amo e ida el u la i er e) to (Dal nostro corrispondente) New York, 1 giugno. La notizia che il governo russo ha aumentato del 30 per cento il prezzo della carne e del 25 per cento quello del burro ha accentrato stamane l'attenzione dell'opinione pubblica americana. Nel pomeriggio, si è poi avuta, in proposito, una dichiarazione ufficiale del portavoce del Dipartimento di Stato, che ha detto: «L'aumento del prezzo della carne e del burro, In Russia, conferma che gli interessi del consumatore sovietico sono ancora subordinati alle esigenze di ordine militare e dell'industria pesante >. «E' sempre al consumatore — prosegue la dichiarazione — e in particolare a quello che percepisce i redditi più bassi che sì chiedono ancora una volta 1 maggiori sacrifici. E' il consumatore minimo quegli che paga dunque il costo dell'incapacità del sistema agricolo collettivo sovietico a far fronte alle esigenze e agli au menti della popolazione... >. il[ Concludendo, il portavoce ha respinto e ridicolizzato l'insinuazione dei russi, secondo la quale l'aumento dei prezzi sarebbe imposto ai sovietici dalla necessità di prepararsi militarmente contro la politica minacciosa degli Stati Uniti. Una delle ragioni per cui gli americani, oggi, sono stati particolarmente colpiti dalla notizia dell'aumento del prezzo della carne e del burro in Russia, va fatta risalire, non tanto al compiacimento pole^ mico, quanto al fatto che non è facile per loro dimenticarsi di quando Kruscev affermava che, nel 1962, 1 russi avrebbero superato gli Stati Uniti nella produzione «prò capite > di questi due prodotti. La verità è, commentano oggi gli esper ti, che la politica agricola di Kruscev è, per ora, fallita. I russi, per quanto la loro po> polazione sia di molto supe riore a quella americana, tuttavia sono ancora ben lontani dal raggiungere la produzione di carne degli Stati Uniti. a. b