A Wall Street continuano i ribassi ed aumenta il volume delle vendite

A Wall Street continuano i ribassi ed aumenta il volume delle vendite Im a settimana «elle Borsa estera i ib A Wall Street continuano i ribassi ed aumenta il volume delle vendite I titoli industriali hanno toccato il livello minimo dal dicembre del 1960 - Su 1296 valori quotati, mercoledì erano cedenti 1005: ciò non si verificava più dal 21 ottobre 1957 - Le obbligazioni non sono state toccate dal declino (Nostro servizio particolare) New York, 26 maggio. . (a.) Cinque riunioni consecutive di ribassi veramente eccezionali hanno portato la media Dovi Jones dei valori industriali a 611,88 contro 650,70 di venerdì 18 maggio. Bisogna risalire al principio! di dicembre del 1960 per tro-' vare un livello più basso. Uopo un inizio di settimana calmo ma debole, una crescente pressione di vendite ha fatto aumentare l'attività del mercato sino a superare i B milioni di titoli giornalmente trattati, traguardo superato quest'anno solo altre tre volte. Mercoledì, poi, si toccava un nuovo record perche su 1296 valori trattati, quelli in ribasso sono stati 1005, il che non si verificava più dal 21 ottobre '57, mentre solo 135 erano in rialzo e 156 rimanevano immutati. Anche gli indici dei valori ferroviari e dei valori delle imprese di pubblica utilità hanno segnato ribassi più o meno proporzionali a quelli delle azioni industriali, passando rispettivamente da 136,32 a 129,23 e da 122,29 a 112,57. D'altra parte il fatto che i corsi delle obbligazioni non sono stati praticamente toccati dal ribasso sta a dimostrare che il mercato non nutre alcuna preoccupazione riguardo alla stabilità del dollaro. I commenti degli esperti sono naturalmente discordi: c'è chi asserisce che ormai si deve aver toccato il fondo e chi si dice incerto e non si meraviglierebbe che il mercato potesse indebolirsi ulteriormente. Si fa strada tra gli investitori la convinzione che i corsi dei valori azionari sono ancora troppo elevati rispetto sia agli utili complessivi delle aziende e a maggior ragione ai dividendi. L'opinione che in generale i coefficienti di stabilizzazione dei dividendi siano attualmente troppo elevati e che quindi i corsi attuali siano da ritenersi molto alti è stata espressa ultimamente anche dal presidente della First National Bank di Chicago, il quale ha tuttavia aggiunto di non credere affatto che la Borsa possa, trovarsi alla vigilia di un catastrofico ribasso di prezzi. La situazione non manca comunque di preoccupare le autorità, se non altro per il suo riflesso psicologico. Lo stesso presidente Kennedy, nella sua conferenza stampa uiiiiiiMiiiiMiiiiiiiiifiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuii settimanale, ha creduto opportuno di far sentire una nota ottimistica' e distensiva sottolineando il fatto che la congiuntura economica si presenta attualmente in una luce particolarmente favorevole. Tutti gli indici della produzione, dei consumi e dei redditi sono in rialzo; pertanto si dovrebbe attendere con fiducia una ripresa o quanto meno una stabilizzazione del mercato azionario. Londra depressa Londra, 26 maggio. (b.) Apertasi con una riunione insolitamente tranquilla, la Borsa si è progressivamente indebolita fino a fare di mercoledì la peggiore giornata che si sia avuta da parecchi mesi in qua. L'indice Reùter dei valori Industriali scendeva da 3954 di venerdì 18 corrente a 379,2 e l'indice del Times da 130,1)7 passava a 126,47. A deprimere in misura co- si rilevante il mercato azionario non è stata tanto la pressione delle vendite quanto la grande riservatezza ed esitazione dei compratori. Mercoledì il numero delle transazioni risultava infatti di 14.500 in confronto alle 15.367 del giorno prima e alle 16.529 di lunedi. Motivi di disappunto non mancavano: la possibilità di nuove restrizioni creditizie iiiiiiiiiiiiiumiUM iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiim contro la minaccia inflazionistica costituita dalle eccessive domande di aumenti salariali; i risultati assai poco soddisfacenti di alcune fra le maggiori società industriali, fra le quali la Fisons (chimicai, la Dunlop (gomma) e la Cunard (navigazione) ; i forti ribassi di Wall Street. A questa nuova ondata di malumore resistevano tuttavia i valori delle miniere d'oro, che hanno continuato ad essere molto ricercati non solo da compratori americani ma, come già durante la settimana scorsa, anche da interessi inglesi ed europei continentali. Lunedì l'indice Reuter delle miniere d'oro saliva a 69,3 dal 66,6 del venerdì precedente; martedì migliorava ancora a 69,9 e mercoledì perdeva soltanto un quarto di punto sulta dichiarazione d'un portavoce del Tesoro degli Stati Uniti che negava la possibilità d'un au mento nel prezzo ufficiale dell'oro. Nella riunione di gio vedi, iniziatasi ancora su un tono assai depresso, si sviluppava una corrente di acquisti, modesta ma sufficiente a far registrare un rialzo di quasi un punto nell'indice Reuter. I valori del rame e dello stagno si mantenevano deboli, mentre i petroliferi tendevano a riprendersi. Dal canto loro le quotazioni dei valori auriferi si facevano più riflessive. Sempre ben tenuti l titoli di Stato a prezzi praticamente invariati. Chiusura'di venerdì irregolare, senza variazioni degne di nota. Indice del Times per 150 valori industriali: 126,41. Parigi irregolare Parigi, 26 maggio. (1.) Le prime due riunioni di lunedì e di martedì, per quanto ad attività limitata, hanno però mantenuto le migliori disposizioni che si erano già manifestate la settimana scorsa. Le operazioni di liquidazione mensile effettuate lunedì con la risposta premi e martedì e mercoledì coi riporti si sono svolte regolarmente. La grande liquidità del mercato ha permesso che la maggior parte dei riporti potesse essere fatta al tasso eccezionalmente basso del 2 per cento. La tendenza si è appesantita nella riunione di mercoledì, quando il mercato si è messo di nuovo di • cattivo umore sotto l'influenza di iiiiiiiiiiii Mimmi iimiiiimiimimii Wall Street e della presa di posizione del gruppo parlamentare dei deputati indipendenti. Il movimento al ribasso appariva rallentato nella riunione di giovedì, ma venerdì il mercato si appesantiva di nuovo e chiudeva ancora una volta con una forte prevalenza di ribassi. Nel comparto dei titoli esteri, diffusa debolezza, in armonia con le Borse estere; sempre molto richieste, però, le miniere d'oro sudafricane, nonostante la rinnovata e netta smentita americana di un possibile aumento del prezzo dell'oro. La domanda di tali titoli si è ridotta solo in fine di settimana. Sul mercato dell'oro metallo l'attivi tà è aumentata, ma i prezzi hanno subito solo variazioni modestissime. Francoforte pesante Francoforte, 26 maggio, (s.) Altra settimana di Borsa pesante e accentuata tendenza al ribasso. Tutta la quota subisce forti falcidie. Incerto ed esitante fin dalla prima riunione di lunedì, il mercato azionario ha avuto solo martedì qualche spora¬ iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiinii l o i dico spunto di ripresa, ma nelle riunioni successive la tendenza al ribasso si estendeva all'intero listino. Sebbene la riduzione della tariffa doganale sulle automobili importate dagli altri Paesi del Mec fosse attesa, la sua approvazione da parte del Parlamento non ha mancato di incidere fortemente sui titoli automobilistici. La Daimler ha perduto da un venerdì all'altro 200 punti, da 1190 a 990 e la Volkswagen ne ha perduti 28, c'a 603 a 575. Il miglior comportamento relativo di quest'ultima si spiega col fatto che la società ha dichiarato' che i prezzi delle sue vetture non. subiranno mutamenti. Ecco le quotazioni da un venerdì all'altro dei titoli più rappresentativi: Aeg da 1)03 a 395, Brown Bovcri da 815 a 750, Daimler da 1190 a 990, Deutsche Bank da 57i a 518, Drèsdner Bank da 540 a it92, Farben Bayer da 487 a 460, Metallgesellschaft da 800 a 810, Rheinstahl da 255 a 245, Schering da 369 a 341, Siemens da 598 a 577, Volkswagen da 603 a 575. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiniMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Persone citate: Brown Bovcri, Cunard, Dovi, Incerto, Jones, Kennedy, Mimmi

Luoghi citati: Chicago, Francoforte, Londra, New York, Parigi, Stati Uniti