Un'automotrice uccide due fratelli che attraversano i binari sul trattore

Un'automotrice uccide due fratelli che attraversano i binari sul trattore La sciagura Ieri sera sulla ferrovia Cuneo-Saluzzo Un'automotrice uccide due fratelli che attraversano i binari sul trattore Le due vittime, di 35 e 41 anni, ritornavano dal lavoro nei campi - Si sono inoltrati sulla linea senza accorgersi dell'arrivo del treno: al volante era il fratello più anziano, cieco da un occhio - La polizia ha fermato il macchinista del convoglio iiiiiiiiliiiiiiiii iifiiiiuii iiimit ìiiiiiiiiiiiitri si el ori a fo o la va rato aar si uo arò ni opo to ul adi si. (Dal nostro corrispondente) Saluzzo, 23 maggio. Ad un passaggio a livello incustodito, due agricoltori hanno perso la vita stasera, investiti da una automotrice. Le vittime sono 1 fratelli Giovanni e Mario Roasio, rispettivamente di 41 e 35 anni, residenti il primo a Verzuolo in via San Bernardo 98, dove convìveva con una sorella e con l'anziano genitore, il secondo a Castiglione delle Stiviere. Il raccapricciante incidente è avvenuto verso le 19,30 in località Cagnata di Villanovetta. I Roasio sono proprietari alla Cagnata di un frutteto, che nel pomeriggio erano andati a coltivare. Poco dopo le 19, ultimati 1 lavori, 1 due fratelli salivano a bordo del loro trattore, un « Randi R 25 » targato CN 9342, e si avviavano verso casa. Guidava il più anziano del due. La strada carraia fiancheggia ili quel punto, e per un buon tratto, la linea ferroviaria .Cuneo-Saluzzo. Poi, per raggiungere Verzuolo occorre attraversare i binari in un punto dovè il passaggio è segnalato dalla croce di Sant'Andrea. Di questo cartello indicatore i Roasio non aveva¬ nl'vv no certo bisogno, quella strada l orl'avevano percorsa moltissime volte. Non solo ma essi conoscevano anche alla perfezione gli qupuin iiiiiii imiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiii inumi orari del treni in transito su|le quella linea. L'incidente, ap- mpunto per questo, è ancora più ] trinspiegabile. Il trattore dunque viaggiava sulla strada di campagna; ad un tratto Giovanni svoltava a sinistra per attraversare il passaggio a livello. L'automotrice AT 396 proveniente da Cuneo e diretta a Saluzzo sopraggiungeva in quel preciso istante, e l'investimento era inevitabile. Il trattore veniva letteralmente schiantato e l'erpice che gli faceva da rimorchio scaraventato a molti metri di distanza. I due agricoltori sbalzati dalla trattrice decedevano all'istante. Il corpo sfigurato di Giovanni veniva trovato sulle rotaie a cinquanta metri di distanza, - .elio di Mario a circa trenta metri sulla strada campestre. L'automotrice si fermava poco dopo. Ne scendevano il personale e 1 passeggeri. Fortunatamente nessuno dei viag giatori aveva riportato il benché minimo danno. Poco dopo il convoglio riprendeva la sua corsa. I cadaveri dei due agricoltori venivano pietosamente composti in un locale della parrocchia di Verzuolo, dopo che il sostituto Procuratore della Repubblica di Saluzzo dott. Ignesti, aveva effettuato pasucoboveveladastprfacadevatogisedesplol'aEsiteIl pepidiMli le constatazioni di legge. Do- mani le due salme saranno trasportate nell'abitazione del padre. L'automotrice continuava il suo viaggio fino a Saluzzo. Il conduttore poi ritornava, a bordo di un'altra automotrice, verso Cùneo; a Busca però veniva fermato su ordine della Procura della Repubblica. Giovanni Roasio era cieco dall'occhio sinistro; forse questo fatto è stato la causa principale dell'incidente. Infatti, percorrendo la strada carraia nella stessa direzione del treno, può darsi che' Giovanni Roasio non abbia scorto il convoglio che sopraggiungeva e che non lo abbia sentito a causa del rumore del trattore. Resta però inspiegabile come mai il fratello Mario non abbia avvertito l'avvicinarsi dell'automotrice. E' risultato che Giovanni Roasio era sprovvisto della patente di guida per trattore. v. i. m i m Giovanni Roasio era alla guida del trattore investito

Persone citate: Giovanni Roasio, Ignesti, Mario Roasio, Randi