La mancanza di strade ritarda lo sviluppo di Genova
La mancanza di strade ritarda lo sviluppo di Genova La mancanza di strade ritarda lo sviluppo di Genova Una relazione all'assemblea degli industriali liguri - Insufficienti le comunicazioni col Piemonte e la Lombardia (Dal nostro corrispondente) Genova, 22 maggio. (n. b.) - L'insufficienza delle strade urbane- e la carenza di arterie veloci che colleghino la città col Piemonte e la Valle Padana e quindi col Centro Europa sono le cause principali del troppo lento evolversi dell'economia genovese. Lo ha affermato il presidente dell'associazione industriali, Benito Vaccari, nella relazione ch'egli ha fatto oggi pomeriggio alla assemblea della associazione. «Ci troviamo di fronte — egli ha rilevato — ad un ciclo economico tuttora ad alta congiuntura. In parallelo dobbiamo rilevare però che l'economia genovese, pur mostrando segni di progresso, non ha potuto allinearsi adeguatamente al ritmo degli incrementi che si rilevano sul piano nazionale >. Il dott. Vaccari si è riferito alle cifre del censimento demografico e industriale dell'ottobre 1961. Sul piano demografico è sufficiente rilevare che Genova e la sua provincia hanno avuto, fra il '51 e il '61, un aumento di appena 90 mila abitanti (Milano registrava un Incremento di 700 mila abitanti e Torino di 380 mila abitanti), dei quali oltre 86 mila abitanti nel solo comune di Genova, per cui consegue che appena 4 mila unità in più devono essere registrate in dieci anni nel resto del territòrio della provincia. Altro elemento che suscita preoccupazioni è dato dai modesti incrementi registrati nello stesso periodo di tempo nel numero delle imprese economiche della provincia. Nelle Provincie di Milano, Bologna, Modena, Firenze, Brescia e Roma si sono avuti incrementi tutti superiori al 20%, con punte del 50% a Firenze e del 38% a Roma. Genova ha registrato un Incremento di appena 1*11%. Questo sfasamento non poteva non ripercuotersi nel limitato aumento dei dipendenti delle imprese. Mentre a Geno fiiifiifiiiitiiiiiiiiftiiririiftii iiiiriiMiri)iiiiiii va si registrava una maggiore occupazione del 22,8%, a Milano vi era un incremento del 4Q per cento, Bologna si iscriveva col 52%, Torino col 28%. Il dr. Vaccari ha posto in correlazione questa minore dinamica di espansione economica con l'i nadeguatezza dei programmi stradali e soprattutto con la loro eccessivamente lenta esecuzione. Egli ha fatto specifico riferimento alle vicende della camionale Genova-Serravalle, della Savona-Genova, della Ri varolo-Sestri Levante, della Ge nova-Piacenza, nonché alla viabilità cittadina da Nervi a Voltrl. Il dott. Vaccari ha anche af frontato il tema delle attività portuali, rilevando come l'incremento registrato nello scor so anno sia dovuto quasi esclusivamente alle merci sbarcate, mentre il tonnellaggio imbar cato è rimasto stazionarlo nel suo totale. L'oratore ha aùspl cato un ulteriore, urgente po tenziamento delle attrezzature portuali che possano consentire una riduzione dei costi.
Persone citate: Benito Vaccari, Vaccari
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