Da oggi a venerdì scuole chiuse per lo sciopero degli insegnanti

Da oggi a venerdì scuole chiuse per lo sciopero degli insegnanti Da oggi a venerdì scuole chiuse per lo sciopero degli insegnanti Aderiscono alla manifestazione di protesta i professori delle medie e i maestri iscritti al sindacato autonomo - Tengono invece regolari lezioni i maestri del sindacato aderente alla Cisl - Situazione grave nelle città (Roma, Napoli, Bari, Foggia, Pisa) e negli altri comuni dove si svolgeranno le elezioni, perché le scuole chiudono il 7 giugno (Nostro servizio particolare) Boma, 21 maggio. Domattina si inizierà nelle scuole medie e elementari lo sciopero di quattro giorni proclamato sabato notte dalle organizzazioni aderenti all'Intesa intersindacale della scuola. Questa sera il ministro Gui ha illustrato alla televisione la situazione e le proposte del governo. Dopo avere ripetuto che il governo ha accettato per il 1962 le richieste dei sindacati, dando prova di voler arrivare a una soluzione soddisfacente, e che si è impegnato di reperire altri fondi per il 1963, l'on. Gui ha detto che l'impegno dì una revisione entro il 15 dicembre di quest'anno è giustificato anche da ragioni di ordine generale, e cioè dalla preoccupazione di non ren¬ I )lMllllllll1IIMlllMIIMIIIIIIIIII(lllll(llllrlllMl e l l , e , , l è i ¬ dere effimeri, ma stabili, i miglioramenti. Fin da stamane i rappresentanti dell'Associazione nazionale capi di istituto, del Sindacato nazionale ed artistico, del Sindacato autonomo scuola media italiana, del Sindacato nazionale scuola media, del Sindacato nazionale presidi e professori di ruolo e infine del Sindacato nazionale autonomo scuole elementari, — che hanno costituito l'Intesa per ottenere l'indennità integrativa già concessa agli altri impiegati statali — hanno esaminato la situazione alla vigilia dello sciopero. Nel comunicato, diramato al termine della riunione, si rileva che non si sono determinate nuove posizioni che consentano di prevedere una ragionevole composizione della ver- llllllltPIIItlllll(iirillliMI11Mlir lllllMIMIIIIIItt tenza e si invita tutta la cate- geria direttiva e docente della scuola primaria e secondaria a testimoniare con la loro compattezza la ferma volontà di raggiungere l'obiettivo stabilito. Il Sinascel (Sindacato nazionale scuola elementare) aderente alla Cisl, dopo avere convocato a Roma tutti i segretari provinciali, ha deciso invece di non aderire allo sciopero, considerando l'impegno scritto del governo una garanzia che lascia aperte le trattative per l'accoglimento integrale delle richieste avanzate fin dal febbraio. Oggi l'Intesa ha risposto alla lettera del Presidente del Consiglio, ribadendo ancora una volta il suo punto di vista. In particolare si fa rilevare che la somma messa a disposizione per il primo semestre rap- presenta meno della metà dell'assegno integrativo concesso agli altri impiegati statali e che quella relativa al secondo semr .tre rappresenta la metà Hi tale assegno. Inoltre l'in deni iti concessa dal primo gennaio 1963 è inferiore all'as segno integrativo, senza che il governo si sia impegnato esplicitamente per miglioramenti pari a lire 70 per ogni punto di coefficiente in godimento L'on. Fanfani non ha tardato a replicare alla lettera in viatagli in nome dell'Intesa dal prof. Pagella, segretario nazionale del Sindacato nazionale scuola media, rilevando che non gli era stato dato atto di aver accettato le richieste per il 1962 e che per il 1963 il governo aveva preso impe itbdpsTrsdqsCvtggno esplicito di riesaminare il problema entro il 15 dicembre : di quest'anno. Il Presidente i del Consiglio si rammaricaii inoltre del fatto che stamane I il prof. Pagella gli aveva te-! lefonato per chiedergli se fos-.]se disposto a ricevere i rap-1presentanti dell'Intesa e che, avendo accettato, è rimasto in vana attesa del preannun- iciato incontro, 1 La situazione sì presenta j molto complessa: da una par te i sindacati non intendono recedere dalle richieste e so stengono che l'avere consen- itito allo scaglionamento nel , tempo dei miglioramenti costi- |tuisce già un cedimento alle . richieste iniziali. i Dì contro 11 governo fa pre- l sente di avere fatto tutto il i_ 11.11 , ■ ^ possibile per venire incontro lalle richieste degli insegnanti; inoltre, in questo momento, si trova col dover affrontare, a breve scadenza, il problema dei ferrovieri che hanno già proclamato lo sciopero. Questa sera i ministri La Malfa, Tremelloni e Trabucchi, riferendosi alle agitazioni in corso, esprimevano la necessità di evitare soluzioni parziali: quindi si rende indispensabile sottoporre le rivendicazioni al Consiglio dei ministri, perché vengano valutate tenendo conto della situazione economica generale. Anche l'Ucilm (Unione cattolica italiana insegnanti medi) ha preso posizione sullo sciopero degli insegnanti, ed il suo presidente, prof. Nosengo, non giustifica l'agitazione, aggiungendo di non escludere che alcuni sindacati, sotto la pressione esercitata dai partiti di destra, vedano nell'azione di sciopero degli insegnanti Un mezzo di indebolimento del governo di centro-sinistra. Insomma la situazione appare questa sera di difficile soluzione, e diventerà ancora più grave se, com'è intenzione dei sindacati dell'Intesa, & questi quattro giorni di sciopero dovesse seguire un'azione ancora più massiccia. A Roma, Napoli, Bari, Foggia e negli altri comuni in cui si svolgeranno le elezioni amministrative, già si presenta fin da oggi molto grave, perché in queste città l'anno scolastico finisce il 7 giugno e, tenendo conto che ai primi di giugno vi sono tre giornate di festività, praticamente non resta che qualche giorno di scuola e gli insegnanti devono ultima- : re Ie interrogazioni f. f. i

Persone citate: Boma, Fanfani, Gui, La Malfa, Nosengo, Pagella, Trabucchi

Luoghi citati: Bari, Foggia, Napoli, Pisa, Roma