Venne ucciso dal gas per un guasto alla conduttura

Venne ucciso dal gas per un guasto alla conduttura Venne ucciso dal gas per un guasto alla conduttura Un barbiere di Acqui - Processati il direttore della società concessionaria e il capo tecnico che eseguì i lavori (Dal nostro corrispondente) Acqui, 16 maggio. Si è iniziato oggi dinanzi al Tribunale penale di Acqui il processo a carico dell'ingegner Tullio Bariggi di 37 anni, abitante ad Acqui in via Cesare Battisti 3, direttore tecnico della società concessionaria dell'erogazione del gas, e del capotecnico dell'azienda, Paolo Raffaghello di 53 anni, anch'egli residente ad Acqui in Piazza Bollente, imputati entrambi di omicidio colposo per la morte del barbiere Angelo Bosio di 61 anni. La vicenda che ha portato in giudizio i due tecnici accusati di non aver preso le misure necessarie per riparare una conduttura difettosa, risale al dicembre scorso, Verso il mezzogiorno del 14 dicembre 1961 Angelo Bosio veniva trovato cadavere nella camera da letto. Secondo il referto del medico legale dott. Lingeri, Angelo Bosio era deceduto nella notte fra il 13 e il 14 dicembre per avvelenamento da ossido di carbonio di gas illuminante. Durante le indagini condotte dalla polizia, veniva alla luce un fatto molto importante: da alcuni giorni gli inquilini dello stabile in cui abitava Angelo Bosio, in corso Roma 12, avevano avvertito odori di gas provenienti dalla conduttura centrale interrata nella pubblica via, a breve distanza dalla parete dell'edificio. Una squadra di operai, guidata dal capotecnico Raffaghello, si portava il 13 dicembre nella zona e iniziava lavori di ricerca ma senza alcun esito. In serata i lavori venivano sospesi ed erano ripresi il 14 con la constatazione del guasto e la ripara zione della^ tubatura. Ma perAngelo Bosio non vi era più nulla da fare. Il gas uscitodalla conduttura, infiltratosi nelle crepe del terreno, aveva invaso l'alloggio del barbiere attraverso il tubo di scarico del lavandino. Stamane l'ing. Bariggi e il capotecnico dell'azienda del gas, Paolo Raffaghello, sono comparsi dinanzi al Tribunale. Il P. M. dott. Conti, in basa a nuovi elementi emersi nell'indagine dibattimentale e secondo i quali la morte del barbiere poteva risalire alla none fra il 12 e il 13 dicembre anziché a quella fra il 13 e il 14, ha chiesto la citazione in giudizio del dott. Lingeri e del prof. Fittipaldi che eseguì l'esame necroscopico. I due periti dovranno fornire chiarimenti sulla data e l'ora in cui sarebbe sopravvenuta la morte del barbiere. g. p.

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