fìssati i contributi per l'edilizia popolare

fìssati i contributi per l'edilizia popolare Come Terranno ripartiti, per regione, i tre miliardi fìssati i contributi per l'edilizia popolare Preferite le cooperative di omogenee categorie - Sovvenzionati i Comuni che forniranno gratuitamente le aree (Nostro servizio particolare) Roma, 15 maggio. Il Ministero dei Lavori Pubblici ha reso noto il programma di ripartizione della spesa di tre miliardi di lire, autorizzata1 dalla legge 21 aprile 1962, n. 195, quale contributo trentacinquennale per la costruzione dì case popolari. Nella ripartizione per province si è tenuto conto degli indici di affollamento, del fabbisogno reale di stanze, delle migrazioni interne e dei poli di sviluppo. L'assegnazione per regioni è stata cosi fissata: Piemonte e Val d'Aosta (totale, in milioni di lire) 184,4; Liguria 79; Lombardia 422,6; Trentino-Alto Adige 20; Veneto 114,1; Friuli 34,2; Emilia 104,8; Marche 32,3; Toscana 96,5; Umbria 22,4; Lazio 232,8; Campania 492.5; Abruzzo 65,2; Puglie 350; Basilicata 71; Calabria 222,8; Sicilia 381,6; Sardegna 72,7. Per gli istituti autonomi delle Case popolari sarà emesso entro il 30 giugno prossimo il provvedimento di «promessa di contributo », per un importo pari al 35 per cento dell'assegnazione globale- a loro favore. Gli istituti dovranno però far pervenire entro tale data: a) un programma di costruzioni, ripartito per comuni, ispi¬ iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiii rato al criterio della concentrazione degli interventi, nelle località ove questi siano maggiormente utili; b) una deliberazione del consiglio di amministrazione dell'istituto, che determini il tasso del contributo richiesto. Questo non dovrà superare, in ogni caso la misura del 5 per cento su un costo medio per vano di: lire 700.000 per i comuni con popolazione superiore agli 800.000 abitanti, 650.000 per i comuni con popolazione tra gli 800.000 e i 300.000 abitanti, 600.000 per quelli con popolazione tra 300 mila e 100.000 abitanti e di lire 550.000 per i comuni al disotto dei 100.000 abitanti. Inoltre la spesa ammessa a contributo non potrà superare per ciascuna di tali categorie di comuni il costo massimo determinato come segue per alloggio di 110 mq. di superficie, composto dì.5 vani e 2 accessori: comuni fino a 100.000 abitanti, lire 3.850.000; da 100.000 a 300.000 abitanti, lire 4.200.000; da 300.000 a 800.000 abitanti, lire 4.550.000; oltre 800.000 abitanti, lire 4.900.000. Per le cooperative edilizie il Ministero si riserva di finanziarle entro i limiti globali delle somme assegnate a ciascuna provincia, con preferenza per quelle a proprietà indivi- iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii duale. Il limite di contributo sarà del 4 per cento e sarà calcolato sugli stessi parametri stabiliti per gli Istituti case popolari. Le cooperative potranno chiedere l'estensione del contributo su una maggiore spesa che non superi del 30 per cento quella calcolata. Saranno preferite le cooperative i cui soci non abbiano fruito di benefici per l'edilizia popolare nel quindicennio 1947-1962 e quelle costituite da omogenee categorie comprendenti lavoratori a reddito fisso, contribuenti dell'Ina-Casa. Infine avranno titolo di priorità le cooperative che si impegnino a costruire nelle zone acquisite dai comuni, come demani di aree fabbricabili. Saranno ammessi al contributo anche enti morali e società costituiti con lo scopo di costruire senza finalità di lucro e che sì propongano di favorire l'acquisizione di alloggi per determinate categorie di lavoratori. Varranno le norme dettate per le cooperative, ed in più tutti gli alloggi dovranno essere assegnati con patto di futura vendita. I Comuni fruiranno di contributo a condizione, tra l'altro, che essi forniscano gratuitamente le aree. Per l'Incis e l'Unrra Casas valgono le nor me dettate per gli Istituti case popolari. II Ministero ha infine richia mato gli enti interessati ad adeguare le nuove costruzioni alle moderne esigenze, senza peraltro accedere a criteri di larghezza che eleverebbero il tono e il costo delle costruzioni. r. s. Tre giovani condannati a Chieri

Persone citate: Casas, Trentino-alto Adige