Per il calcio azzurro oggi a Bruxelles ultimo esame prima dei «mondiali»

Per il calcio azzurro oggi a Bruxelles ultimo esame prima dei «mondiali» CRONACHE DELLO SPORT Al ritorno dal Belgio la nostra rappresentativa parte per. il Cile Per il calcio azzurro oggi a Bruxelles ultimo esame prima dei «mondiali» Ferrini all'ala destra al posto di Mòra - L'Italia ha già disputato contro i belgi nove incontri vincendone otto, ma la nostra nazionale sta attraversando un periodo di grave incertezza - Critiche a Mazza e Ferrari, giunti a Bruxelles nella serata di ieri (Dal nostro inviato speciale) Bruxelles, 12 maggio. I < diavoli rossi >, come vengono definiti quassù i rappresentanti ufficiali dei colori del Belgio nelle competizioni internazionali, non sono fra i nostri avversari più soliti. Con essi gli azzurri si sono Incontrati nove volte in tutta la storia del calcio italiano, mentre, per esempio, con la Svizzera, l'Ungheria, l'Austria, la Francia, la Cecoslovacchia, la Spagna, la Germania si sono trovati di fronte in un numero superiore di occasioni. Dalle nove partite disputate contro il Belgio noi ne abbiamo vinte la bellezza di otto, non perdendone che una — proprio a Bruxelles — per due reti a zero nel 1952. Qualcuno degli incontri sostenuti coi nostri oppositori di questa volta contiene anche episodi fra i più tipici del nostro passato. Vedasi, fra altre, la partita di Anversa del maggio 1921, quando il juventino Pio Ferraris, dilettante della più bell'acqua, sentita illustrare la sua squadra con l'epiteto di < macaronì » scattò furibondo, verso il termine della gara, come potrebbe far scattare la droga del giorno d'oggi, superò ogni ostacolo, portò letteralmente la palla nella rete del famoso De Bie, e si abbatté svenuto oltre la linea di fondo: e la vittoria fu nostra per 3 a 2. Un passato come quello a cui abbiamo accennato milita tutto a nostro favore, e non dovrebbe dare luogo a soverchie preoccupazioni nemmeno questa volta. Se non fosse per tante cose... Se non fosse per esempio che noi siamo alla vigilia del campionato del mondo. Se non dovessimo partire per il Sudamerica fra mezza settimana. Se la squadra che deve difendere la nostra bandiera calcistica non attraversasse per tante ragioni un momento dei più incerti. II momento che attraversiamo, si diceva. Nelle prime ore del pomeriggio di questa vigilia della partita col Belgio, ad un aperitivo offerto da una grande ditta torinese, si sono trovati riuniti ad un dato punto i critici sportivi di tutti i più importanti giornali d'Italia Fortuna ha voluto che non fos- BELGIO 2 Barre 4 Hanon 8 Van Hlmst 1 Nicolay 5 Lejeune 3 Raskln 6 Lippens 10 Vandenberg 7 Jurion 9 11 Claessen Paeschen Menichelli Altaftnl Ferrini 11 9 7 Sivori Rivera 10 8 Trapattoni Salvadore 6 Radice 8 Baldini 5 Mattrel 1 Los! 2 ITALIA Arbitro: M. Hansen (Danimarca). La radiocronaca della partita sarà interamente trasmessa sul programma nazionale a partire dalle ore 16. Per la televisione la registrazione verrà messa in onda soltanto domani lunedì alle 21,05, sul 1° canale. sero presenti Mazza e Ferrari, i nostri due commissari tecnici, che non sono arrivati a Bruxelles se non questa sera. Altrimenti essi se ne sarebbero sentite di cotte e di crude. Noi non vogliamo seguire certi colleghi nelle sottili e certe volte velenose loro elucubrazioni sulle tattiche e principalmente sul modo in cui sono andate e stanno andando le cose nell'ambiente della nostra nazionale. Noi non siamo per nulla ammalati di tatticomania, e cerchiamo di guardare le cose con calma e con serenità, senza inveire contro nessuno e senza cercare di fare trionfare nessun principio particolare .nostro., Ma dobbiamo apertamente riconoscere che la nave degli azzurri sta muovendosi al momento attuale in acque agitate. Perché? Semplicemente perché l'errore primo risale al varo stesso della nave di cui si parla. Un compromesso politico sta alla base della costruzione che si è voluto fare. Quando le basi della costruzione stessa — qualunque essa sia — non sono sane, salde e sincere, allora non v'è da stupirsi se nel corso dei lavori avvengono sommovimenti o crolli. L'allontanamento di Herrera non è che una delle conseguenze di questo stato di cose, come un'altra lo è il fallimento di Maschio nella prova di Firenze, come un'altra ancora lo è l'avventura che si affronta ora con due mezze ali dal nome di Rivera e di Sivori. A non parlare di tanti altri aspetti della questione, ai quali noi abbiamo già più volte accennato in passato. La questione Rivera, dicevamo. Essa fa propriamente le spese del momento. Non si può non condividere la opinione di coloro che temono che due mezz'ali che sono due costruttori puri, e che non posseggono doti per prestare un vero e positivo concorso alla difesa — giocando come si gioca ai giorno d'oggi — che questi due uomini possano cioè provocare una specie di crollo in quella zona base che è la metà campo. La squadra nostra dovrebbe presentarsi in campo nella formazione seguente: Mattrel; Losi e Radice; Salvadore Maldinl e Trapattoni; Mora Rivera Altafini Sivori e Menichelli. Dovrebbe, diciamo, perché tutti quanti attendono l'arrivo a Bruxelles dei due commissari tecnici Mazza e Ferrari i quali saranno disponibili per tutti, soltanto poco prima delle ore 22 di questa sera. Con un'atmosfera cosi incerta, non c'è che da attendere gli avvenimenti e le decisioni che verranno prese. Se a vere decisioni si giungerà. Arbitro della partita sarà 11 danese Hansen. La gara avrà inizio alle ore 16. Il tempo pare stia volgendosi verso la pioggia. Da parte sua la Federazione belga conferma la formazione che già abbiamo annunciato ieri. I giornali locali asseriscono che questa è la più forte che il Belgio possa mettere in campo al momento attuale se si considera la assenza obbligata di due elementi come Semmeling e Verbiest, resi indlsponibili per incidenti di gioco. E confermata è pure la linea di condotta che la squadra deve tenere sul campo. Opporsi cioè agli italiani giocando in tono aperto e spregiudicato, < Non rendiamoci schiavi di Sivori e "compagni, facciamo quello che vogliamo e sap piamo fare noi, senza fronzoli né adattamenti tattici », questa la teoria enunciata ad alta voce dagli interessati. Tutto è possibile che succeda, in una partita che si presenta in tali termini. E' possibile cioè che il miglioramento di forma individuale che si attende da parte degli uomini nostri risolva la situazione o per lo meno migliori Io stato delle cose al punto da far tacere tutti l malcontenti e tutta le voci catastrofiche. E* possibile pure d'altra par¬ te che al cospetto di un avversario deciso e volenteroso si giunga da parte nostra ad un piccolo crollo. Ed allora saranno guai un po' per tutti i partecipanti alla pressi ma spedizione per il Cile, che partirebbero sotto auspici molto poco favorevoli. Auguria moci che le cose vadano be ne, senza fare pronostici. Vittorio Pozzo Mora (da sinistra in primo piano), Radice, Rivera e Altarini nell'allenamento degli azzurri a Bruxelles (Tel.) t