Questi i «bandi di concorso» per gli aspiranti alle 25 borse di studio di «Specchio dei tempi»

Questi i «bandi di concorso» per gli aspiranti alle 25 borse di studio di «Specchio dei tempi» Si avvicina l'ora delia prova iiwialG gses» i cannidati Questi i «bandi di concorso» per gli aspiranti alle 25 borse di studio di «Specchio dei tempi» Venti premi da mezzo milione sono destinati ai più coraggiosi licenziati nelle scuole medie superiori del Piemonte e della Valle d'Aosta; cinque per gli alunni liguri che vogliono avviai si agli istituti nautici - Il criterio di giudizio: aiutare i giovani meritevoli in difficili condizioni, offrire un concreto riconoscimento alle qualità morali - Tra i consensi all'iniziativa de «La Stampa», un telegramma dell'on. Pella - La lettera di un autodidatta, che nella sua difficile giovinezza non trovò aiuto Manca un mese alla fine dell'anno scolastico, all'inizio degli esami: che saranno, per i candidati alle 25 borse di studio di « Specchio dei tempi », una prova decisiva. Desideriamo che gli aspiranti a questi premi, numerosi e importanti (mezzo milione ciascuno), sappiano in tempo quali sono le norme di concorso: questa conoscenza potrà anche servire di incoraggiamento nella fatica dell'ultima preparazione. Pubblichiamo oggi il « bando»; subito lo faremo stampare su manifesti che (ne siamo certi) le autorità ci consentiranno di affiggere in tutte le scuole medie superiori del Piemonte e della Valle d'Aosta, in tutte le scuole medie inferiori della Liguria, nell'Albo pretorio di tutti i Comuni. Ecco il bando di concorso per le venti borse di studio a favore dei licenziati delle scuole medie superiori del Piemonte e della Valle d'Aosta: Per aiutare gli studenti più coraggiosi e in disagiate condizioni economiche e per ricordare l'importanza della scuola nella vita nazionale, « La Stampa », tramite « Specchio dei tempi », ha istituito venti borse di studio da 500 mila lire, da assegnare a diplomati di scuola media superiore. A) Le borse sono destinate a quei giovani d'ambo i sessi che. nella sessione estiva 1962, conseguano il diploma di scuola media superiore in istituti del Piemonte o della Valle d'Aosta, di qualsiasi ordine e tipo, ottenendo i migliori voti e superando i più gravi ostacoli personali o familiari, e che intendano iscriversi in una qualsiasi facoltà universitaria. B) Le borse saranno assegnate, a giudizio insindacabile della Commissione nominata dalla Direzione de « La Stampa ». C) I candidati devono appartenere a famiglie in condizioni economiche disagiate, ed aver dimostrato coraggio e ferma volontà nel superare gli ostacoli dovuti alla loro particolare situazione. D) I candidati dovranno presentare, entro il 31 agosto 1962, i seguenti documenti : 1) un certificato con i voti riportati agli esami, rilasciato dalla scuola media superiore in cui hanno conseguito il diploma o la maturità; 2) ima dichiarazione che illustri gli ostacoli di ordine personale, familiare ed economico, da essi superati nel corso degli studi, e che indichi la facoltà universitaria alla quale intendono iscriversi. I documenti, in carta Ubera, chiusi in busta, dovranno essere spediti raccomandati a: «La Stampa», Borse di Studio, Torino. Entro il 30 settembre i vincitori riceveranno notizia dell'assegnazione della Borsa da mezzo milione. Ecco il bando di concorso per le cinque borse di studio a favore di licenziati delle scuole medie inferiori o di avviamento della Liguria, che intendano iscriversi agli Istituti nautici: Per ricordare l'importanza della scuola nella vita nazionale, e per aiutare gli studenti meritevoli ed in disagiate condizioni economiche . ad avvilirsi alla carriera navale nella marina mercantile, « La Stampa », tramite « Specchio dei tempi », ha istituito cinque borse di studio da mezzo milione ciascuna, da assegnarsi a licenziati dalla scuola media superiore. A) Le borse sono destinate ai ragazzi non ripetenti (salvo che per comprovate ragioni di salute o di famiglia), che nella sessione estiva 1062 conseguano la licenza inferiore in una scuola media o d'avviamento (statale, pareggiata o parificata) della Liguria, ottenendo i migliori voti, e che intendano proseguire gli studi iscrivendosi in uno degli Istituti nautici (statali o parificati) della Liguria. B) Le borse saranno assegnate a giudizio insindacabile della Commissione nominata dalla Direzione de « La Stampa » C) I candidati debbono appartenere a famiglie in condizioni economiche disagiate ed aver dimostrato, oltre ad una buona attitudine agli studi, una ferma volontà nel vincere gli ostacoli. D) I candidati dovranno presentare, entro il 31 agosto 1962, 1 seguenti documenti: 1) un certificato con la votazione riportata alla licenza, rilasciato dalla scuola dove hanno sostenuto l'esame; 2) una dichiarazione del Comune sulle condizioni di famiglia; 3) una domanda sulla quale indichino l'Istituto nautico, presso il quale intendono iscriversi. I documenti, in carta libera, chiusi in busta, dovranno essere spediti raccomandati a: « La Stampa », Borse di Studio, Torino. Entro il 30 settembre i prescelti riceveranno notizia dell'assegnazione della borsa. La nuova iniziativa di « Specchio dei tempi » a favore della scuola e degli studenti in difficili condizioni economiche, continua a suscitare ì niù schietti consensi. Tra le molte persone che hanno scritto a ■ ■I1IIIIIIIIII1I1II!III1MIIIIIIIIIIIÌI1IIII1IIIMI1IÌ1II La Stampa esprimendo plauso e incoraggiamento, spicca il cordiale messaggio che l'onorevole Pella ha inviato al Direttore. L'eminente uomo di stato, che lo scorso anno volle consegnare personalmente i premi ai diciassette studenti vincitori, in una non dimenticata cerimonia a Palazzo Madama, e di cui è ben noto l'interesse per i problemi scolastici, ha telegrafato: < Profondamente persuaso formula di imponente programma borse studio Stampa rappresenti mezzo efficacissimo IMM1IMI IIII11IMIIIIIII1III lllIIIMIIIllMIIIill realizzare dottrina eguaglianza punto partenza giovani che si affacciano vita, et intimamente convinto che problema, base nostra patria est incremento istruzione giovani degni aiuto, vivamente felicitomi con Lei et famiglia Stampa cosi nobilmente rappresentata suo Direttore, et rinnovo fervidi sentimenti augurali quotidiana fatica servizio migliore futuro per italiani >. Come già abbiamo reso noto nella scorsa domenica, ci sono giunti anche piccoli doni e cospicue offerte per integrare il MilllllIIMIIlllIMMIMIIIIMIIIIllllllllllllIIIIIlItlIll programma di « Specchio dei tempi » a favore degli studenti meritevoli d'assistenza: preciseremo come verrà utilizzata la somma finora raccolta, di 1.285.000 lire. Tra le lettere che accompagnavano queste offerte, vorremmo citare almeno uno scritto: quello che un «modesto impiegato della Fiat», il signor Giorgio Babboni, ha unito ad un assegno di 5000 lire. Dice fra l'altro il signor Babboni, ricordando la sua esperienza personale: « Signor Direttore, la ripetentesi iniziativa del giornale da llllIllMIITIIlllllllIllll I Ili IIIMIIIia Lei diretto, volta a premiare giovani in cui lo spirito di sana conquista e di sacrificio e pari alla capacità intellettuale, ridesta in me — ormai maturo e padre di famiglia — pensieri che, un tempo, mi fecero riflettere lungamente. « Io sono stato un autodidatta e — anchs se fortunato autodidatta — penso a flutti quelli che si sono acquisiti, o ancora dovranno- acquisirsi, una, cultura mediante uno sproporzionato carico di fatiche e di sacrifici. Chi veramente ami lo studio e sia dotato, nonostante le difficoltà persevera e quasi sempre riesce: ma a quale prezzo T A quello dell'autodidatta: poco sonno, poco divertimento, sacrifici, rinuncie... Per imparare poi le stesse cose, o quasi, che la Scuola dà molto meglio e con minore fatica. < Mi auguro quindi, confortato dal progresso sin qui raggiunto, che La Stampa possa fare delle borse di studio e di incoraggiamento una tradizione, Sua e di Torino: nobile e di esempio, come la generosità e la socialità dei piemontesi. Spero di tutto cuore, signor Direttore, che l'associazione tra ragione e sentimento, tra sforzo pubblico e privato, ivi compreso l'apporto di quei tanti che in un periodo molto più duro di quello d'oggi non trovarono aiuti, faccia sì che nessun giovane — se dotato — sia più costretto a percorrere una strada cosi poco felice qual è quella dell'autodidatta ». L'iniziativa de La Stampa si propone proprio questo scopo, oltre a premiare qualche studente bravo e coraggioso: segnalare ancora una volta all'opinione pubblica che è dovere ed interesse del paese far si che le condizioni familiari non impediscano a nessun giovane di proseguire gli studi e che una vasta adeguata assistenza dia a tutti i ragazzi una « eguaglianza di opportunità » davanti alla vita professionale, eviti l'attuale gravissima dispersione di talenti. Le borse di studio non sono « carità», e nemmeno del semplici premi; sono una misura di progresso sociale. Una scuola efficiente, una cultura diffusa, l'utilizzazione di tutti i giovani capaci rappresentano le prime basi per un sicuro avvenire della nazione.

Persone citate: Babboni, Giorgio Babboni, Pella